Michu: “Il Napoli è un rimpianto enorme”
Ultimo Uomo ha intervistato Michu che ha parlato anche della sua esperienza con la maglia del Napoli. Ecco le sue dichiarazioni:
Il Napoli invece è stato il momento meno felice della tua carriera?
Il Napoli per me è un rimpianto enorme. Ero arrivato con tanta voglia di far bene e di dare il mio contributo a una grandissima squadra, ero nel punto più alto della mia carriera. Poi la caviglia, che già mi tormentava dai tempi dello Swansea, cominciò a farmi male in continuazione e non riuscii a trovare pace da un dolore costante. Nemmeno il recupero qui in Spagna mi aiutò e l’impotenza di non riuscire a giocare mi distrusse psicologicamente.
C’è un momento in cui avresti potuto raccogliere tutto l’amore del San Paolo, nella partita di andata dei preliminari di Champions League, 19 agosto 2014. Ti arriva la palla di fronte al portiere avversario e invece di tirare col destro, la appoggi all’accorrente Callejón, che non arriva in tempo per calciare. Credi che se avessi segnato, la tua stagione si sarebbe potuta sviluppare diversamente per un fatto psicologico?
Sai, è una questione di decimi di secondo. Adesso so, dopo aver visto il replay, che in quel caso avrei dovuto calciare in porta. Eravamo sul 1-1 e un mio gol ci avrebbe dato un vantaggio meritatissimo, e avrebbe messo sul binario giusto una qualificazione che poi non arrivò. Magari un esordio positivo con gol avrebbe facilitato uno sviluppo migliore della mia stagione in azzurro, in tutti i sensi. Ma i tifosi non mi hanno mai fatto pesare né l’errore né le assenze per infortunio, i napoletani con me sono sempre stati gentilissimi e disponibili. Quella azzurra è una delle migliori tifoserie del mondo, senz’alcun dubbio. E comunque quella notte di Champions non la dimenticherò mai perché il grido ‘The Champions’ dei tifosi alla fine dell’inno prepartita mi lasciò con la pelle d’oca. E pensare che Dries[Mertens, ndr] mi aveva avvisato…