“MAZZARRI, BIENVENIDO NELLA PLAZA DE TOROS”
Ci siamo, è arrivata la serata della resa dei conti, la notte della giustizia calcistica, la notte in cui i voltafaccia di Walter Mazzarri avranno risposta, Napoli – Inter, non è una semplice partita di calcio, è la partita della verità, almeno quest’anno, sono troppe, forse tante le questioni in sospeso, la prima è l’accordo di mazzarri già a Marzo scorso, a campionato in corso, con l’Inter, la perdita di Hugo Campagnaro “accompagnato” a Milano da Mazzarri e lasciato andare, colpevolmente da Bigon e De Laurentiis, Peppe Santoro, napoletano doc passato all’Inter per far compagnia a Mazzarri, come si nota in ogni addio e relativo passaggio ai neroazzurri, c’è lo zampino del Vate di S. Vincenzo, l’uomo che aveva paura di vincere.Sono accorsi in sessantamila al S. Paolo, una forza d’urto incredibile, uniti e compatti come non mai per asfaltare l’Inter di Mazzarri, la carica di Higuain & soci trasmessa nella partita vinta contro l’Arsenal, hanno fatto il resto, il muro azzurro e il Napoli sono tutt’uno, arbitra Tagliavento reduce da una non felice serata in Champions nel corso della settimana.Si aspetta curiosi l’ingresso in campo del Mago di S. Vincenzo, per vedere come lo accoglierà il popolo azzurro, interpellati durante la settimana, non sono stati affatto teneri con Lui, tra poco la resa dei conti, sta salendo la scaletta, eccolo, mentre in curva B viene srotolato uno striscione soft nei confronti di Walter, mentre l’intero stadio fischia, ma è con il suo ingresso che i decibell si alzeranno ed infatti tantissimi fischi, solo fischi, pochissimi gli applausi, sotto lo sguardo freddo e glaciale di De Laurentiis e mentre lo stadio urla “DEVI VINCERE, VINCERE, VINCERE, VINCERE”, partiti.Il Napoli parte forte e pressa alto ed al 9’ non poteva segnare che Lui, il NUMERO 9, GONZALO HIGUAIN, con un tiro dal limite dell’area di sinistro, che si insacca alla destra di Handanovic, Napoli in VANTAGGIO.Un minuto dopo, il Napoli riparte in contropiede con Higuain e Ranocchia provvede con un calcione a fermarlo, Gonzalo è preso in cura dal Dott. De Nicola che lo rimette in sesto.Una cosa bisogna dirla, nell’Inter ci sono ottimi palleggiatori, Mazzarri si sbraccia, Benitez da consigli all’uomo più vicino alla linea alla sua panchina, al 24’ gran palo di Insigne alla sinistra di Handanovic, al 29’ Palacio ha calciato alto, dopo aver ricevuto un invitante pallone da un calcio di punizione.Ammoniti Insigne ed Inler per due falli evitabilissimi, al 35’ confusione totale del Napoli in difesa e Cambiasso pareggia le sorti dell’incontro.Al 38’ contropiede del Napoli, difesa scoperta dell’Inter, Dzemaili fugge palla al piede, arriva a rimorchio Mertens, GOOOOOOOOLLLLLLLLL, GOOOOOOOOOLLLLLLLLL, Drea Mertens, porta in vantaggio il Napoli.Al 41’ l’apoteosi, Mertens riceve il pallone da Insigne, fugge palla al piede, tira fortissimo, Handanovic riesce solo a respingere, arriva Dzemaili ed insacca, GOOOOOOOOOOLLLLLLLLLLL, terzo gol del Napoli, 3 – 1, non ce ne per nessuno.Sono due i minuti di recupero, altro svarione difensivo del Napoli e Nagatomo accorcia le distanze, finisce il recupero, ma non si possono concedere svarioni del genere agli avversari, in tre su Guarin per impedirgli di calciare e Nagatomo lasciato solo sul secondo palo, sembra la sagra degli errori, ha fatto tutto il Napoli, gol dell’Inter compresi, assurdo, si sta dando fiato e speranze ad una Inter che è una squadra normale, nulla di più, con un organico buono, ma non stratosferico, è il solito Napoli votato al suicidio in difesa.Mai come stasera, nel caso qualcuno non l’avesse ancora capito, si è capito che occorre un rinforzo di qualità in difesa ed un centrocampista che sappia leggere la partita, Inler sta sfoderando una prestazione poco apprezzabile, occorre un assetto più quadrato a questo Napoli, ha un attacco stratosferico, ma centrocampo e difesa fanno ridere, più quest’ultima, bisogna ridare equilibrio, l’asse, quello famoso che ogni allenatore pretende, tra gli azzurri è monco, abbiamo Reina, ottimo portiere, Higuain una punta micidiale, manca il centrocampista intelligente e di peso per mantenere l’ossatura della squadra su livelli alti.Inizia la ripresa, al 60’ entra Kovacic ed esce Taider, lo show degli errori continua, prima Inler e poi Maggio, ingenuità paradossali, al 65’ Rafael s’immola su Guarin e salva il risultato, per ben quattro minuti riceve le cure del medico, ammonito Ricky Alvarez per la seconda volta e quindi espulso, Inter in dieci.Al 75’ Higuain fa segno alla panchina che vuole il cambio, problemino muscolare per il Pipita, entra Behrami, si passa ad un 4 – 3 – 3, con Callejon unica punta, mentre Inler e Maggio continuano a sbagliare, ma meno male che c’è Lui il Cavaliere triste, Josè Callejon che insacca per il quarto gol del Napoli, GOOOOOOOOOOOOOOOOOOOLLLLLLLLLLLLLLLL, Mazzarri corre ai ripari, esce Campagnaro ed entra Icardi.All’83’ ennesima azione Callejon – Mertens, con tiro finale di quest’ultimo a fil di palo, esce Mertens ed entra Armero, signori, questa è una partita per cuori forti, ogni azione è un pericolo da una parte e dall’altra, dentro Pandev, fuori Revellier, 5 minuti di recupero, Insigne, Insigne scappa via, palla per Pandev, Ranocchia lo atterra in piena area, rigore !!!! Calcia Pandev ed Handanovic para e devia in angolo, ma il Napoli non è domo, gli olè del S. Paolo accompagnano i tocchi ripetuti degli azzurri, si divertono i tifosi, gli azzurri anche, Tagliavento porta il fischietto alla bocca ed è la fine dell’incontro, ma ci auguriamo l’inizio di un 2014 scoppiettante, mercato di Gennaio permettendo.