MAREK HAMSIK, FORSE IL MEGLIO L’ABBIAMO GIA’ VISTO

IL BUONGIORNO AI LETTORI AZZURRI CON L’ATTUALITA’ DI GIORNATA

Tutti pronti a criticare Benitez, tutti a parlare di modulo, di flessibilità e d’integralismo. Centrocampo a tre, a quattro e chissà quale altra soluzione fantasiosa. Spostato diverse volte in campo, messo avanti, dietro, ha avuto anche la possibilità di giocare dove vuole ma non riesce a ritrovarsi: parliamo di Marek Hamsik. Molti lo stavano aspettando a Milano, credendo nella sua consacrazione dopo la “rigenerazione” slovacca, tutti pronti a scommettere su di lui dopo l’anno di purgatorio, dopo l’infortunio e dopo aver fatto il ritiro completo doveva essere l’anno della consacrazione. In realtà, anche nello spareggio Champions c’era stato qualcuno pronto a scommettere su di lui e, forse, quel gol contro il Bilbao aveva fatto sperare. La verità è un’altra, nuda e cruda che rafforza sempre più la nostra vecchia convinzione. Hamsik pare abbia già dato il meglio di se negli anni trascorsi a Napoli. E forse sarebbe meglio cominciare ad ammetterlo anche da parte di chi, a tutti costi, sta cercando di regalargli ancora degli alibi. Calciatore capace di grandissime giocate soprattutto quando ha grandi spazi ma, di sicuro, quel talento molto promettente di sette anni fa pare destinato a restare un bellissimo bruco incapace di tramutarsi in farfalla. E’ bastata la sostituzione con un Jorginho, nemmeno in condizione, per trasformare la squadra. Purtroppo Marek, calciatore e uomo molto serio, professionista esemplare legato alla città ed alla squadra, sembra essere un lontano parente di quello che almeno era capace di belle giocate e qualche gol nel passato.  Oggi è diventato un lusso che il Napoli attuale non può più permettersi, l’equivoco tattico che sta condizionando questo inizio di stagione non proprio esaltante.  Lui che dovrebbe fare da raccordo tra centrocampo e attacco, ruolo perfetto per le sue qualità in barba a quanti dicono il contrario, deve cominciare ad essere messo in discussione: Jorginho, De Guzman, Mertens o Lorenzo in posizione centrale. Le soluzioni ci sono, addirittura si può pensare di mettere Higuain dietro a Zapata. Ricordiamo che anche Callejon era partito con un aspetto psicologico non eccellente…. A Benitez l’ardua sentenza

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