MANDIAMO IN CAMPO I RAGAZZINI!

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Quando è troppo è troppo. Il Napoli di Siena ha mandato su tutte le furie la tifoseria azzurra. Una squadra molle, svogliata, senza un minimo di volontà. Forse la più brutta e sconcertante dell’era De Laurentiis. Eppure in questi cinque anni non è che di brutte figure ne siano mancate. Ma la squadra vista al Franchi ha davvero superato ogni limite. Che non esistono più i calciatori simbolo nel mondo del calcio, purtroppo, è un dato di fatto. Ma un livello simile di strafottenza è fin troppo offensivo per chi in questa squadra ha una passione e una fiducia senza limiti. Ci sono persone che fanno sacrifici enormi per seguire il Napoli, che danno tutto per la squadra e questa gente come li ripaga? Con prestazioni vergognose che umiliano un popolo intero. I tifosi azzurri non meritano di essere trattati così. La storia del Napoli non merita di essere insudiciata da questi calciatori bravi solo a bussare a soldi o ad apparire. Giocare nel Napoli è un vanto. Indossando quella maglia si rappresentano sei milioni di tifosi sparsi per il mondo. Per questo va onorata sempre e comunque. I discorsi sulla mancanza di motivazioni non stanno e non possono stare in piedi. Questi ragazzi sono in vacanza da cinque mesi ed è inaccettabile.

 

Pier Paolo Marino ha fatto risalire l’inizio della crisi azzurra al funesto Napoli-Roma, quando, a parere del d.g., per la prima volta la squadra ha avuto il San Paolo contro e questa situazione ha finito per influenzare le prestazioni di chi scendeva in campo. Caro direttore, questi discorsi non possono che offendere un pubblico competente come quello di Napoli. E una persona intelligente e scaltra come lei lo dovrebbe capire da solo. Ognuno si deve prendere le proprie responsabilità. Non si può giocare allo scarica barile, addossando le colpe di una crisi tecnica e gestionale che dura da cinque mesi ad una più che legittima contestazione dei tifosi. La torcida partenopea si è dimostrata fin troppo legata ai colori azzurri in questo periodo.  E lo testimonia il San Paolo stracolmo per la partita – valida solo per il morale – contro l’Inter. Nonostante i prezzi non certo accessibilissimi dei tagliandi. Questo Napoli per come ci sta umiliando meriterebbe di essere lasciato solo perché la squadra non incarna lo spirito dei propri tifosi. Forse, se proprio si vuole fare una critica alle gente, la si potrebbe accusare solo di troppo amore. Questa passione, infatti, è stata usata come alibi dalla squadra per adagiarsi sugli allori. Ma al pubblico di Napoli non si può chiedere di cambiare. E’ la napoletaneità stessa che ti porta ad essere così. Sarebbe come pretendere dalla vita di durare in eterno. Purtroppo è impossibile.

 

Se la squadra, come è fin troppo evidente, non ha stimoli per giocare le ultime quattro partite del campionato, allora che in campo vadano i ragazzi della Primavera. I baby di Apuzzo onererebbero certamente di più la maglia di questi pseudo campioni. Tanto di giovanotti interessanti ce ne sono. E magari riusciamo a lanciare anche qualche talento che ci potrà essere utile in futuro. Sicuramente avrebbe maggiori stimoli pure Donadoni. L’ex CT ha dimostrato ancora una volta la sua grande professionalità addossandosi le colpe dell’insulsa prestazione di Siena. Ma le sue espressioni di incredulità miste a sconforto dalla panchina, non lasciano spazio ad interpretazioni. La squadra ha bisogno di segnali forti ed esclusioni eccellenti a scapito di qualche giovane rampante potrebbe essere un esempio. Da qui alla fine della stagione pretendiamo una squadra che vada in campo concentrata e orgogliosa della maglia che indossa. Noi siamo il Napoli. Ricordatevelo sempre.

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