Lo Zibaldone azzurro: Udinese-Napoli dalla A alla Z
Riviviamo la partita di ieri sera con il classico gioco dell’alfabeto
Approccio devastante da parte del Napoli ancelottiano che da cinque partite a questa parte entra in campo con una cattiveria inaudita, come confermato anche da Carlo Ancelotti.
Brutto colpo per Simone Verdi che è costretto a dare forfait dopo soltanto due minuti. Croce e delizia, dal momento che è stato sostituito poi dal man of the match!
Curioso il caso avvenuto nel post-gara. Delusi estremamente dalla sconfitta i tassisti friulani decidono di non recarsi nei pressi della Dacia Arena. Poco male per gli inviati di Pianetanapoli Giordano e Lombardi, accompagnati successivamente dalla polizia locale…manna dal cielo.
Dominio sterile nella prima metà della ripresa, in cui i partenopei subiscono la tenacia degli uomini di Velazquez non riuscendo ad incidere più di tanto. Tuttavia non è mai mancata serenità alla squadra nonostante il forcing dei rivali.
Errori individuali a ridosso del 45′ che hanno rischiato di rimettere in carreggiata l’Udinese. Cinque minuti da incubo, che non devono assolutamente ripetersi al Parco dei Principi se si vuole conquistare qualche punto.
Fraseggio migliorato decisamente dal momento dell’uscita dal campo di Milik. Sarà anche una circostanza fortunosa, ma lasciato solo in attacco, Mertens è come se fosse risorto.
Gestione della rosa a dir poco eccellente. Questa è la vittoria del collettivo, la vittoria di uno tra i migliori gestori al mondo ed un piccolo segnale a Maurizio Sarri che non si è fidato abbastanza di tutti i propri uomini.
Hysaj- Impiegato ancora una volta sull’out di sinistra, commette qualche sciocchezza di troppo con un passaggio in orizzontale nella propria metà campo.
Impegnato per lo più nel primo tempo, Karnezis, pur non mostrando una sicurezza sibillina, si rivela efficace negando il pari alla propria ex squadra.
Lanci lunghi: uno dei pochi mezzi con i quali l’Udinese è riuscita in più circostanze a rendersi minaccioso verso la porta azzurra.
Mertens- Pessimo fino al momento della rete, mostrandosi eccessivamente egoista e poco al servizio del gruppo. Si sblocca poi e qualche istante più tardi serve anche l’assist per il tris di Rog.
Nascono due potenziali campioni: Kevin Malcuit e Fabiàn Ruiz. Nel mercato carente di grandi nomi il Napoli può aver estratto due conigli dal cilindro. Presente e futuro!
Ora testa a Parigi per il duplice confronto che con ogni probabilità potrebbe rivelarsi decisivo. Nettamente sfavoriti sulla carta, ma con re Carlo mai dire mai…
Pragmatica l’Udinese, che consapevole di non poter esporsi a pericolosi contropiedi decide di aspettare l’errore del Napoli, che in qualche circostanza arriva anche. Troppo poco per tentare di strappare punti.
Quaranta secondi bastano a Marko Rog per timbrare il cartellino. Croato alla ribalta dopo due stagioni nell’anonimato. Che sia questo il suo anno!
Rigore solare concesso ai partenopei, frutto di un numero spettacolare di Malcuit. Episodio che chiude l’incontro e zittisce più di qualche anti-Napoli (non solo tra i tifosi…)
Sensazionale il gesto tecnico di Fabiàn che mostra una personalità sublime. Tre tocchi, tiro e pallone nel sacco. Musica per le orecchie, noche caliente.
Tre reti in una serata che poteva mettersi nel verso sbagliato. Napoli paziente e consapevole di poter trovare la rete da un momento all’altro.
Umore alle stelle dopo i passi falsi di Roma e Juventus. Chissà che non sia finita qui…vedremo!
VAR che richiama in modo inspiegabile il signor Mariani in occasione dell’irregolarità di Milik. Ne stiamo vedendo di tutti i colori, complimenti al direttore di gara per non essersi fatto condizionare.
Zero reti subite da Karnezis e percentuale del 100% di vittorie con il greco tra i pali. Talismano!