Lo Zibaldone azzurro: Napoli-Roma dalla A alla Z

Riviviamo la partita di ieri sera con il classico gioco dell’alfabeto

Arbitro cambiato in extremis: Rocchi di Firenze sostituisce il designato signor Di Bello e anche stavolta non manca l’occasione di estrarre una quantità industriale di cartellini gialli.

Bruttissima serata per Giovanni Di Lorenzo, che viene messo costantemente in difficoltà da Spinazzola sull’out di destra ed è responsabile anche in occasione del momentaneo pareggio giallorosso. La sua partita diventa ancora più nefasta con il gol annullato per fuorigioco e un calcione sulla tibia rimediato nei minuti di recupero.

Contava relativamente il risultato, ma è stato fondamentale aver dato un segnale più che positivo dopo la sconfitta di Bergamo. Questa squadra ha bisogno di una serie di allenamenti e test veri per arrivare al meglio alla gara di Champions e in vista della prossima stagione.

Diffidati prima del match, Demme e Koulibaly salteranno il match di Marassi contro il Genoa per squalifica. Una buona occasione per tirare il fiato in vista della gara di domenica prossima contro il Milan.

Energie inesauribili per Lorenzo Insigne, che corre con una semplicità disarmante dal primo all’ultimo minuto non dando mai segni di cedimento. Straordinario anche il lavoro in fase difensiva, con una diagonale salva risultato nella ripresa.

Finalizzazione ancora insufficiente, come testimoniato dai numerosi tiri da posizione propizia che però non hanno prodotto gli effetti sperati. Potenzialmente il Napoli avrebbe potuto siglate più di quattro reti.

Gestione del secondo vantaggio pressoché perfetta, con i partenopei che riescono a mantenere costantemente il possesso e continuando ad attaccare allo stesso tempo sfiorando la rete della sicurezza.

Henrikh Mkhitaryan è uno dei pochi a fare la differenza tra le fila giallorosse, mostrando una qualità sopraffina e partendo in solitaria al sessantesimo minuto per la rete del pari dei capitolini. Sprecato.

Imprescindibile. Nonostante una fase calante Callejon dimostra di essere un elemento fondamentale di ogni scacchiere tattico. Intelligenza suprema, tempi di inserimento sempre perfetti e palla in rete con il suo consueto attacco alla profondità. Rinnovo a vita!

Lento e macchinoso in più di una circostanza Arek Milik, che incespica sul pallone non riuscendo a concludere in modo efficace verso la porta di Pau Lopez. Decisamente meglio nel gioco aereo.

Mai chiamato in causa tra i pali Alex Meret, nonostante qualche azione pericolosa della Roma. Può far poco sulla conclusione radente di Mkhitaryan, non commette sbavature nell’impostazione della manovra e nelle uscite alte.

Novantacinque minuti caratterizzati da numerose chance, dopo che i primi dieci minuti avevano fatto temere la noia mortale di una calda notte di luglio. Sonno infranto, ma meglio così.

Ottima anche la prova di Fabiàn Ruiz, anche se troppo spesso ha il demerito di perdere palloni banali ma allo stesso tempo sanguinosi in uscita. Garantisce tecnica e qualità in proiezione offensiva, andando più volte vicino al bersaglio grosso.

Perla straordinaria di Lorenzo Insigne, che dimostra di essere il vero leader del gruppo e manda in cassaforte i tre punti con un meraviglioso destro a giro sul secondo palo, imprendibile per Pau Lopez. Ora sì che si vede un capitano vero.

Quinto posto in classifica agguantato. Il Napoli sale a 48 punti raggiungendo proprio la Roma. Probabilmente fino alla fine sarà lotta tra partenopei, giallorossi e Milan per la prima casella della qualificazione in Europa League.

Ritorno in campo dal primo minuto per Kostas Manolas che disputa una buona gara, con la solita personalità e cattiveria agonistica. Notevole il suo apporto nei contrasti e nel gioco aereo, riuscendo a limitare un cliente scomodo come Dzeko.

Superlativa la prestazione di Mario Rui, costantemente pericoloso in fase offensiva con dei cross sempre precisi che mettono in difficoltà la retroguardia avversaria. Dai suoi piedi scaturiscono il vantaggio di Callejon e tante altre potenziali occasioni.

Traversa clamorosa di Milik, che con un gran colpo di testa colpisce direttamente il montante. Clamoroso successivamente l’errore di Callejon, che a porta sguarnita non inquadra lo specchio.

Umori contrastanti: la Roma è letteralmente a pezzi, a causa anche di vicende societarie grottesche, mentre il Napoli sta tentando di ricostruire il puzzle nel migliore dei modi e con maggiore serenità dopo la conquista di un trofeo.

Veretout- L’obiettivo di mercato del Napoli effettua una gara tutto sommato positiva, garantendo qualità e quantità al centrocampo giallorosso, apparso in tante occasioni vulnerabile. Un ottimo “lavoratore”.

Zero alibi per un gruppo, che è comunque consapevole di aver fallito ampiamente in campionato precludendosi così la possibilità di andare in Champions. Da giugno però il Napoli ha reso sicuramente meno amara un’annata caratterizzata in ogni caso dalla conquista della Coppa Italia.

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