LAZIO-NAPOLI 07/12/69(0-2)

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Non fu una grande stagione per il Napoli di Beppone Chiappella quel 1969 -1970, terminata alla fine con un non esaltante 6° posto. Anzi, alla vigilia del match all' Olimpico contro la Lazio, gli azzurri si trovavano al terzo' ultimo posto in compagnia della Sampdoria, a due punti di distanza dalla stessa Lazio, allenata dall' istrionico argentino Juan Carlos Lorenzo, superstizioso fino all' eccesso ( faceva passare il pullman della squadra con il semaforo rosso ), ma amatissimo dal popolo bianco celeste, nonostante lo " sgarro " di qualche anno prima, quando si era accomodato sulla panchina della Roma. La gara era in programma alla vigilia della festa dell' Immacolata ( 7 dicembre 1969 ), e sotto un cielo plumbeo, così si schierarono le formazioni : Lazio con Di Vincenzo, Papadopulo, Facco, Nanni, Polentes, Marchesi, Massa, Mazzola, Tomy, Chinaglia e Morrone. Come si noterà, fra i capitolini troviamo Rino Marchesi ( allenatore del Napoli dal 1980 al 1982, e poi dal 1984 al 1985 ), Ferruccio Mazzola ( fratello del più famoso Sandro ), e " Peppeniello " Massa, napoletano della Torretta, in seguito alfiere del Napoli di Vinicio. Gli azzurri rispondevano con: Zoff, Monticolo, Pogliana. Zurlini, Panzanato, Bianchi ( si proprio lui, Ottavio ), Bosdaves, Juliano, Barison, Altafini e Montefusco. Arbitro il bancario Sergio Gonella da Torino, che nel 1978 dirigerà la finale dei mondiali fra Argentina ed Olanda. Il Napoli gioca con la classica divisa da trasferta di quegli anni, bianca con i bordini rossi. La Lazio invece veste la classica maglia biancazzurra con i pantaloncini blu. Pronti via, e dopo soli otto minuti i " nostri " passano in vantaggio. C' è una punizione dal limite per un fallo su Altafini, Juliano tocca per Paolone Barison che spara a rete un tiro non molto forte, ma estremamente preciso che si infila all' angolino alla sinistra di Di Vincenzo. La reazione dei padroni di casa non porta a nulla, ed anzi giusto al 45°, giunge il raddoppio. Enzo Montefusco scende imperiosamente sulla fascia sinistra e crossa in area un pallone basso radente l' erba. Di Vincenzo non riesce ad intercettare la sfera, e per Josè Altafini diventa un gioco da ragazzi realizzare a porta vuota il 2 -0. Nella ripresa gli sforzi della Lazio di rientrare in partita si perderanno nell' aria come bolle di sapone, ed il Napoli non avrà difficoltà a portare a termine la preziosa vittoria, di fronte ai soliti, numerosi tifosi azzurri che avevano seguito i propri beniamini nella Capitale. Per le statistiche la Lazio concluse il campionato in ottava posizione, a due punti da Juliano e compagni. Nel 1974 poi la Lazio vincerà il suo 1° scudetto, ma in panchina, al posto di Lorenzo, sedeva il compianto Tommaso Maestrelli.   

STATISTICHE 

Il bilancio azzurro in casa delle " aquile " non è tutto sommato disprezzabile, con uno " score " di 12 vittorie, 19 pareggi e 26 sconfitte. L' anno scoso, vigilia di Pasqua ( 7 aprile ) , appena una settimana dopo la morte di Giorgio Chinaglia, la Lazio si impose per 3 -1, con un gol assolutamente straordinario messo a segno da Mauri al 68°, che riportò in avanti i suoi dopo le reti di Candreva al 9° e di Goran Pandev al 34°. Chiuse poi il discorso Ledesma su rigore all' 81esimo. Anche l' ultimo pareggio ( 3 aprile 2010 ) si è disputato nel giorno del sabato santo ( Floccari al 3° ed Hamsik al 37° ), nella prima partita che vide Eddy Reja affrontare i  "suoi " ex ragazzi. Una diabolica incursione del Pocho Lavezzi al 61° provocò l' autorete del laziale Siviglia il pomeriggio del 26 ottobre 2008. E' stato l' ultimo dei dodici successi azzurri. Per il " 13 " attendiamo con fiducia la gara di sabato sera…       

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