La storia del Napoli in coppa Italia 1° e 2°parte
Come detto nella storia delle finali di coppa Italia, il ” nostro ” Napoli e’ arrivato per nove volte all’ atto finale, alzando il trofeo in cinque occasioni. Qui di seguito, vogliamo ricordare però, anche ( riassumendo per quanto possibile ) tutte le altre volte in cui gli azzurri hanno tentato la sorte nel torneo della coccarda tricolore. Iniziamo dal…
1935 -1936
Come ora, gran parte delle squadre di serie A, entravano in scena a partire dai sedicesimi di finale. Gli azzurri partono al meglio ( favoriti pure dal fattore campo ), ed eliminano Bari ( 2 – 1 ) e Triestina ( 3 -1 ). La marcia però si interrompe ai quarti, causa il Milan ( all’ epoca chiamato Milano ) che si impone per 2 -1. La coppa la vince il Torino sconfiggendo la corregionale Alessandria.
1936 -1937
Battuta la Sestrese per 5 -2, il Napoli compie la grossa impresa di eliminare la Juventus per 2 -1 ( doppietta di Venditti e gol di Felice Borel ). Ma, come nell’ anno precedente, il Napoli si ferma ai quarti ( 0 -1 contro la Roma ). E’ il Genoa a vincere la sua prima ( e fino ad ora unica ) coppa, beffando proprio la Roma per 1 -0, con il nome di Genova, in omaggio alle leggi del tempo, come l’ Inter ed il Milan
1937 -1938
Si ripete il medesimo cliché : Napoli eliminato ai quarti, stavolta battuto dall’ Ambrosiana – Inter per 2 -0 ( in gol due fuoriclasse del calibro di Meazza e Frossi ). In precedenza, dopo aver sconfitto per 2 -0 il Palermo, da ricordare il 4 -2 inflitto alla Roma negli ottavi. In gol andò pure Nereo Rocco. Nella prima volta della doppia finale, arriva il turno della Juventus, vincitrice in un doppio derby sui ” cugini ” del Torino ( 3 -1 e 2 -1 )
1938 -1939
Cambia la formula, ed i sedicesimi sono in gare di andata e ritorno. Il Napoli viene fermato per la seconda volta di seguito dall’ Inter che, dopo aver pareggiato per 1 -1 a Napoli, vince in casa per 1 -0. Saranno proprio i nerazzurri meneghini a vincere la coppa ( 1 -0 sul Novara in gara secca ).
1939 -1940
Nei sedicesimi il Napoli affronta ( vincendolo per 3 -1 ) un derby regionale in casa del Savoia. Negli ottavi però, è il Genoa a battere a domicilio gli azzurri per 1 -0. I liguri arrivano alla finale, ma ad avere la meglio è la Fiorentina, che fa il suo esordio fra le vincitrici della manifestazione, vincendo per 1 -0.
1940 -1941
Torna il doppio confronto a cominciare dai sedicesimi, ed il Napoli di nuovo non ha fortuna : perde per 2 -1 in casa il ritorno, dopo aver pareggiato per 1 -1 in casa del Torino. E’ il Venezia di Valentino Mazzola a succedere alla Fiorentina, dopo una movimentatissima doppia finale contro la Roma. Nella Capitale finisce 3 -3, in Laguna i neroverdi vincono per 1 -0 con gol di Ezio Loik, che sarà assieme al magnifico Mazzola, un altro protagonista del “Grande” Torino.
1941 -1942
Il Napoli lascia subito la scena, battuto per 2 -0 in casa del Padova. La Juve si impone per la seconda volta nella storia, non lasciando scampo al Milan ( ancora ribattezzato Milano ) : 1 – 1 e 4 -1.
1942 -1943
Per la terza volta di seguito, il Napoli non va oltre il primo turno, stavolta sconfitto a domicilio dalla Lazio per 2 -1. Il Torino, dopo aver vinto lo scudetto, fa il bis in coppa, infliggendo un secco 4 -0 al Venezia, divenendo la prima compagine italiana a centrare la prestigiosa doppietta.
1958
Dopo un lunghissimo periodo di oblio, la coppa torna dopo 15 anni. Inserito in un girone eliminatorio con le romane ed il Palermo, il Napoli totalizza solo due punti, venendo subito eliminato. Sarà la Lazio a brindare per la prima volta, battendo in finale per 1 -0 la Fiorentina.
1958 -1959
Il Napoli, con doppiette di Bertucco e Di Giacomo, stravince nei 32esimi per 5 -0 contro il Messina. Nnei sedicesimi però l’ ostacolo della San Siro nerazzurra è troppo impervio : Finisce 3 -2 per l’ Inter nonostante la doppietta di Manuel Del Vecchio. La stessa Inter arriva in finale, ma viene trafitta con un clamoroso per 4 -1 nella finale secca di Milano. E’ la Juventus di Boniperti, Charles e Sivori a diventare la seconda squadra nella storia, a centrare il ” double ” campionato – coppa.
1959 -1960
L’ Avvocato Sergio Campana, prima di diventare per oltre 40 anni il rappresentante sindacale dell’ Associazionne calciatori, è stato un giocatore di ottimo livello. Un suo gol, negli ottavi di finale, fermò la corsa del Napoli a Bologna, dopo che gli azzurri si erano imposti sulla Sambenedettese ( 4 -0 ) e sul bari ( 1 -0 ). E’ ancora la Juventus a vincere, centrando per il secondo anno di seguito l’ accoppiata campionato – coppa. Dopo una accesa finale, è la Fiorentina ai supplementari a cedere a testa alta per 3 -2
1960 -1961
Ai sedicesimi è a Roma ad avere la meglio ai supplementari, nel nuovissimo San Paolo. Per il Napoli segna Tacchi nell’ 1 -2 finale. Una doppietta di Kurt Hamrin regala la coppa alla Fiorentina contro la Lazio per 2 -0, nella finae secca di Firenze. I viola poi, nella stagione seguente, vinceranno pure la coppa delle coppe.
1962 -1963
Il Napoli non difende al meglio la coppa appena conquistata, perdendo nel turno inaugurale per 2 -1 a Messina. Una tripletta di Angeo Domenghini, futuro protagonista di Messico 1970, a regalare il trofeo all’ Atalanta nella finale di Milano contro il Torino.
1963 -1964
Il Torino arriva di nuovo in finale, ma pure stavolta è sconfitto. E’ la Roma ad iscrivere per la prima volta, il proprio nome sull’ albo d’ oro della manifestazione. Nella ripetizione della finale disputata al Comunale di Torino, è una rete di Nicolè a regalare il successo ai giallorossi a cinque minuti dalla fine. Proprio la Roma infligge una dura lezione al ” nostro ” Napoli nei sedicesimi di finale, con un pesantissimo 5 -0. In precedenza, gli azzurri avevano superato il primo turno, battendo per 1 -0 in casa il Bari
1964 -1965
Nell’ anno della seconda promozione firmata da Bruno Pesaola, il Napoli giunge fino ai quarti di finale, sfruttando al meglio il fattore campo. Tutte le gare degli azzurri infatti ( in gara secca ) furono disputate al San Paolo. Nel primo turno ai tempi supplementari, viene sconfitto il Messina per 2 -1 ( gol di Bean e Panzanato ). Nel secondo, è il sorteggio ad aiutare il Napoli per battere la Lazio ( al tempo non si calciavano i rigori ), dopo lo 0 -0 del campo. Nel terzo turno, il Foggia passa in vantaggio nel primo tempo, ma poi viene scavalcato da Canè e Panzanato ( 2 – 1). Lo stesso Canè è decisivo negli ottavi di finale contro il Palermo ( 1 -0 ). Nei quarti il sogno si interrompe contro la Roma che vince per 2 -1 con reti di De Sisti e Salvori, Il gol della bandiera è siglato ancora da Canè. La coppa a sorpresa la vince la Huventus, che si impone per 1 -0 contro la ” Grande ” Inter di Helenio Herrera
1965 – 1966
Finisce presto stavolta l’ avventura azzurra, già nel secondo turno eliminatorio. Il Trani viene sconfitto a domicilio per 2 -1 (Juliano ed Altafini), poi però è il Catanzaro ad averla vinta nel secondo turno per 1 -0. Addirittura, pur militando in serie B, i calabresi arrivano fino alla finale di Roma, ma vengono sconfitti per 2 -1 con un rigore molto contestato dalla Fiorentina. La leggenda vuole che, alle proteste del capitano catanzarese sul penalty concesso, il famoso arbitro Sbardella si giustificò rispondendogli : ” Lei capirà che non è proprio possibile che si possa giocare un Catanzaro – Manchester United in coppa delle coppe “. E così fu Fiorentina !
1966 -1967
Il Napoli parte direttamente dai quarti di finale ma, ai tempi supplementari, vengono battuti per 2 -1 dal Padova ( momentaneo pareggio siglato da Altafini ). I veneti arrivano alla finale di Roma, ma è il Milan a conquistare la sua prima coppa, grazie ad una prodezza del brasiliano Amarildo ( 1 -0 )
1967 -1968
Dopo una scoppiettante vittoria al primo turno contro la Spal ( 4 -1 con gol di Orlando, Altafini, Cané e Barison ), è il Torino in casa ad eliminare i ” nostri ” con una rete di Puja. Sono proprio i granata a vincere per la terza volta il trofeo, giungendo primi nel girone finale all’ italiana conn gare di andata e ritorno, superando il Milan, l’ Inter ed il Bologna.
1968 -1969
La formula cambia, cominciando con un girone iniziale all’ italiana, con gare di sola andata. Gli azzurri battono con un fragoroso 5 -2 il Catania ( doppette di Nielsen ed Altafini più un autogol ) e vincono pure a Catanzaro per 1 -0 ( Salvi ), qualificandosi nonostante la sconfitta per 1 -0 con il Palermo. A sorpresa però nei quarti di finale, è il Foggia a qualificarsi vincendo per 2 -1 in casa ( gol napoletano di Abbondanza ) sia nel ritorno a Napoli per 2 -0. Come nella stagione precedente, si disputa un girone finale che vede prevalere la Roma nei connfronti del Cagliari, del Torino e dello stesso Foggia
1969 -1970
E’ di nuovo il Foggia a “giustiziare ” il Napoli nel girone eliminatorio, battendolo per 1 -0 allo ” Zaccheria “, dopo il pareggio iniziale colto in casa della Reggina per 1 -1 ( gol di Barison ). A nulla serve il successo interno per 3 -1 in casa nel derby con la Casertana ( reti di Canzi, Monticolo e Juliano ). La coppa sorride per la prima volta al Bologna, che nel girone finale ha la meglio sul Torino, il Cagliari ed il Varese
1970 -1971
Si inizia alla grande, con 3 successi su 3 nel girone di qualificazione, con addirittura un 6 -1 a domicilio inflitto alla Reggina, più un doppio 2 -0 che servono a battere la Casertana ed il Catania. Mattatori Sormani ed Altafini con tre gol a testa. L’ avversario nei quarti con gare di andate e ritorno è il Cesena, che viene sconfitto al San Paolo con gol gol di Sormani. Nel ritorno, i romagnoli pareggiano i conti a tre minuti dal termine ma, nei supplementari, accade l’ impensabile. L’ impianto di illuminazione cessa di funzionare, ed il giudice da partita persa al Cesena per responsabilità oggettiva. La formula infine prevede due gironi finali da 4, con partite di andata e ritorno, con la prima classificata vincitrice della coppa. Il Napoli inizia discretamente, con due pareggi contro Fiorentina ( in casa ) e Milan, ma poi, due sconfitte contro il Torino e la stessa Fiorentina fanno naufragare il sogno. A nulla serve un bel 3 -2 ( gol di Improta. Altafini e Juliano ) con il quale si batte il Milan a Fuorigrotta. Torino e Milan terminano a pari punti e, nello spareggio di Genova, hannnno la meglio i granata ai calci di rigore, conquistando la quarta coppa della propria storia
EMANUELE OROFINO
.