LA SALVEZZA COME UN MIRACOLO
No, forse peggio di così proprio non potrebbe andare. E dire che, probabilmente, il Pescara era preparato ad un avvio di campionato difficile. Lo era anche quando cominciò il campionato passato, ma l'ottimo lavoro del taumaturga Maurizio Sarri portò la squadra a conquistare una salvezza tranquilla quanto insperata. Dopo un'estate vissuta senza proclami, il Pescara si è presentato ai nastri di partenza ancora più incompleto rispetto all'anno scorso. Ha lavorato in ritiro con una rosa rimpinguata soltanto nelle ultime ore di mercato e con un allenatore, Davide Ballardini, scaricato frettolosamente dopo le prime difficoltà. Il suo posto è stato preso da un abruzzese d'adozione come Aldo Ammazzalorso, tecnico argentino che aveva già conosciuto la B dopo una lunga gavetta partita dai campionati dilettantistici. La svolta non c'è stata, tant'è che dopo dodici giornate la casella delle vittorie riporta ancora uno "0" sofferto. Cinque i punti conquistati sul campo, quattro quelli in classifica: come se non bastassero i problemi della squadra, irregolarità amministrative hanno tolto un'altra piccola dose di speranza ad una squadra che d'ora in avanti dovrà pensare soltanto ai tre punti per evitare la terza retrocessione in quattro anni.
La necessità di vincere e non solo dovrebbe spingere Ammazzalorso a tornare al 4-4-2. Secondo il tecnico argentino, due punte sono troppe ma una è troppo poca: ecco perché, considerando lo stato di forma degli attaccanti, l'allenatore dovrebbe rinunciare ad un centrocampista per inserire un centravanti.
Il Pescara si trova anche a fare i conti con la difesa più battuta del campionato. Nel mirino della critica è spesso finito il portiere Vitangelo Spadavecchia ('82), prelevato in estate dal Bari su indicazione di Ballardini (che lo aveva avuto nella sua Samb dei miracoli) dopo una trattativa serrata. Critiche talvolta eccessive, perché un portiere può farci poco se davanti a sé non ha una diga. A destra viene impiegato l'esperto Massimo Demartis ('74), tornato in B dopo l'esperienza nella Torres, squadra in cui ha giocato al centro della difesa; tutt'altro che esperto l'altro laterale, il giovanissimo Andrea De Falco ('86), arrivato dalla Fiorentina che l'ha affidato al club abruzzese per farlo crescere. In attesa del recupero di Natale Gonnella, Ammazzalorso dispone di un elemento esperto e di uno giovane anche al centro, con il promettente Stefano Olivieri ('83), cresciuto nella vicina Giulianova, aiutato dal navigato e confermato Daniele Delli Carri ('71).
A centrocampo, l'allenatore non ha dubbi su chi impiegare sugli esterni, che sia alla fine una linea "a quattro" (come probabile) o "a cinque". Sulla corsia destra toccherà a Marco Rigoni ('80), centrocampista scuola Juventus prelevato dalla Ternana, mentre a sinistra c'è una maglia per Filippo Antonelli ('78), arrivato sul finire dell'estate dal Messina. In cabina di regia, considerata la squalifica di Andrea Luci, troverà certamente spazio un altro ex Ternana come Romeo Papini ('83), un interdittore al quale sarà affiancato uno fra Andrea Carozza ('85), uno dei tanti prodotti del florido vivaio curato da Cetteo Di Mascio, e Damiano Moscardi ('74): il tecnico pare orientato a dare una chance all'ex mediano del Piacenza, utile ad irrobustire la mediana facendo valere la tanta esperienza accumulata in serie cadetta. Tuttavia, non è facile rinunciare ad un elemento come Carozza, un'arma in più sui calci piazzati anche se, a detta di molti, ancora troppo leggero per un campionato molto "fisico". Ammazzalorso non gli concede mai l'intera partita, ma se dovesse decidere di rinunciare ad una punta ci sarebbe più spazio per tutti i centrocampisti.
Sarà sicuramente in campo l'esperto Marco Ferrante ('71), reduce da una discreta stagione in A con l'Ascoli ed ex di turno insieme all'esterno Carmine Gautieri (che salvo sorprese partirà dalla panchina). Spesso proprio Ferrante ha dovuto far reparto da solo, dovendo peraltro fare i conti con un inizio di campionato molto difficile. Per facilitare il suo compito, Ammazzalorso potrebbe affiancargli il calciatore più in forma del momento, ovvero il brevilineo Marco Martini ('79), autore di tre gol nelle ultime due partite e spesso decisivo, come lo fu lo scorso anno quando un suo gol mandò il Frosinone in serie B. La probabile formazione (4-4-2): Spadavecchia; De Martis, Olivieri (Gonnella), Delli Carri, De Falco; Rigoni, Papini, Carozza (Moscardi), Antonelli; Martini, Ferrante. All.: Ammazzalorso