LA LESIONE DEL MENISCO

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L’Articolazione del ginocchio è composta da un menisco interno,posto in posizione mediale ed un menisco esterno situato invece in posizione laterale . Queste due strutture sono due cunei cartilaginei a forma di C posti tra tibia e femore le cui funzioni principali nell’articolazione del ginocchio sono di stabilizzazione,di limitazione funzionale dei movimenti di flesso-estensione,di lubrificazione e di riduzione dello stress sull’articolazione stessa.La rottura del menisco è un evento che può verificarsi in qualsiasi età ed essenzialmente si distinguono le lesioni che insorgono in soggetti con più di quarant’anni,da attribuire a fenomeni di tipo erosivo e degenerativo legati all’età e quelle che insorgono in giovani sportivi,che riconoscono invece un eziologia traumatica.La lesione che più tipicamente provoca tale danno è la classica distorsione del calciatore, ovvero una distorsione con il ginocchio flesso di circa 20° ed il piede che rimane bloccato a terra; nel caso in cui si abbia una rotazione della tibia verso l’esterno la lesione è a carico del menisco laterale viceversa, nel caso di extrarotazione è coinvolto il menisco mediale.Nel mondo del calcio le lesioni del menisco mediale sono di circa cinque volte più frequenti per il fatto che la maggior parte dei contrasti di gioco si verifica a livello del compartimento esterno del ginocchio determinando così una extrarotazione tibiale.I sintomi avvertiti dall’atleta sono dolore più o meno intenso, tumefazione del ginocchio dovuta al versamento endoarticolare ed eventuali episodi di blocco articolare.Per quanto concerne la diagnosi,un esame clinico effettuato da mani esperte può essere sufficiente in un’alta percentuale di casi, ma comunque molto spesso si ricorre alla risonanza magnetica o talvolta all’artroscopia diagnostica che ha una sensibilità del 99% ,ma che ha lo svantaggio di essere una metodica invasiva. L’artrocentesi,ovvero l’estrazione del liquido articolare mediante una siringa, può evidenziare talvolta un liquido giallo citrino, ma raramente si rende necessaria.

Dal punti di vista terapeutico, nell’atleta giovane si tenta sempre quando è possibile la riparazione mediante suturazione in modo da restituire all’articolazione la sua integrità; l’assenza di rilevanti porzioni di menisco spiana infatti la strada all’artrosi e può quindi compromettere decisamente la carriera di un giovane. Quando non sia possibile l’intervento riparativo si effettua allora una meniscectomia, ovvero la rimozione di porzioni di menisco più o meno grandi a seconda dell’entità e del tipo di infortunio.La tecnica chirurgica si effettua sempre in artroscopia, quindi con l’ausilio di una videocamera e di un monitor che consentono di osservare l’interno dell’articolazione con notevole ingrandimento.I tempi di recupero variano a seconda della metodica chirurgica effettuata;nel caso di rimozioni parziali di menisco il ritorno all’attività sportiva è possibile entro 2-3 settimane dall’intervento mentre nel caso di riparazione con sutura meniscale i tempi si allungano notevolmente ,essendo necessari di norma 3-4 mesi.

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