LA CARPISA CADE A BOLOGNA

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Climamio Bologna- Carpisa Napoli 112–107 d2ts (28-27, 45-42; 71-62, 82-82, 94-94)

CLIMAMIO: Mancinelli 26 (8/10 3/6), Becirovic 16 (3/4 1/3), Belinelli 25 (6/10 3/7), Diawara ne, Garris 2 (0/1 0/3), Bagaric 3 (1/4), Green 7 (1/3 1/6), Watson 16 (6/9), Ress 5 (0/2 1/2), Lorbek 12 (5/9 0/1), Bruttini ne, Diviach ne. All.: Repesa

NAPOLI: Sesay 8 (3/6 0/3), Morandais 23 (3/3 4/7), Larranaga 7 (0/1 1/2), Morena, Spinelli 8 (3/3 0/4), Cittadini 9 (4/8), Stefansson 8 (4/4 0/1), Rocca 4 (1/2), Greer 40 (5/7 4/10), Fevola D. ne. All: Bucchi.

Arbitri: Cicoria, Borroni, Ramilli.

Una sconfitta al Paladozza può starci. Del resto se da 13 mesi, nessuno era riuscito neanche a raggiungere un overtime sul parquet di P.zza Azzarita, uno, o più motivi, dovevano pur esserci.

Un vero peccato, perché un’eventuale vittoria avrebbe rilanciato la Carpisa al comando della classifica, in attesa della gara di Siena, mentre adesso i punti dalla vetta sono quattro ed a 30 si è affacciata anche la Lottomatica Roma.

Adesso il calendario offre la sfida interna con Livorno, avversario abbastanza agevole, almeno sulla carta.

Non servirà ai supporters azzurri, che hanno sognato di assistere all’ennesima impresa della Carpisa, ma è necessario sottolineare la grande prova mostrata da tutto il collettivo, nessuno escluso, che, insieme ai nove della Fortitudo ha espresso un basket ad altissimi livelli, alla stregua della gara d’andata.

Se Napoli avesse avuto un lungo più sarebbero andate diversamente le cose, se Cittadini avesse realizzato l’alley-oop la Greer band sarebbe stata accompagnata nel viaggio di ritorno da due punti preziosi, se Morandais avesse messo a segno i due liberi del primo overtime, non ci sarebbe stato bisogno del secondo, ma non ci sembra giusto trovare capri espiatori dopo una prestazione così.

Dei nove elementi ruotati da Jasmin Repesa, sono partiti dal primo minuto Mancinelli, Belinelli, Garris, Bagaric e Ress, preferito, stranamente, a Lorbek; rispondeva Bucchi con l’ormai consolidato quintetto base.

Animi roventi già a poche ore di distanza dall’attesissimo match. La Fortitudo, a differenza di Napoli, ha trascorso tutta la settimana con la testa in Eurolega, pensando esclusivamente alla gara con il R.Madrid, poi persa malamente anche per clamorose sviste arbitrali. Subito dopo la sconfitta Alibegovic ha paragonato l’arbitraggio di Eurolega con quello del famoso incontro di campionato con Napoli, in cui, secondo il gm felsineo, i tre in grigio sorvolarono troppo. Dura la replica, tramite comunicato stampa, di Bucchi e Betti.

Tensione palpabile già dalle primissime battute: dopo tre minuti, un fallo fischiato ai padroni di casa, peraltro netto, scatena l’ira di un tifoso (?) locale che lancia una moneta e ferisce l’arbitro Ramilli. Da allora la direzione di gara, sarà per forza di cose condizionata. Dopo un sostanziale equilibrio, Mancinelli e Ress colpiscono in successione da 3 (13-7), ma a causa dell’eccessivo agonismo in campo, dopo metà quarto le due squadre hanno già esaurito il bonus, ed i ritmi rallentano. La Carpisa torna in vantaggio con i liberi di Morandais, ma grazie ad un break di 6-0 i bolognesi possono chiudere avanti il primo quarto (28-27).

Al rientro in campo Carpisa di nuovo avanti con una bimane di Sesay, peccato che in un amen la Fortitudo rimetta il naso avanti ed allunghi al 14’ (35-29), conservando il vantaggio, seppur dimezzato, fino alla fine del periodo (45-42).

Nella ripresa Belinelli e compagni premono sull’acceleratore: in due minuti la giovane guardia e Mancinelli realizzano 11 pt (56-44), poi al 27’, il capitano della F trova la bomba del massimo vantaggio (67-53). Si trattava di un clamoroso 3/3 dalla lunga distanza, abituato, lui, ad un modesto 26%. Successivamente Mancinelli aveva anche il tiro del +16, che si è stampato fortunatamente sul ferro, poi comincerà un’altra partita.

Spinelli realizza un canestro e subisce il fallo che riporta Napoli in partita (69-60). Tuttavia in quest’azione s’infuria la panchina bolognese che subisce il tecnico. Greer realizza i due liberi, poi Larranaga centra anche la bomba del –4, ma la terna arbitrale annulla clamorosamente il canestro per un fallo in attacco di Rocca. Questa volta a lamentarsi è Bucchi, che, per compensazione, riceve lo stesso trattamento del collega di sponda F, e sui liberi causati dal tecnico, Becirovic fissa il punteggio sul 71-62.

Nella quarte frazione, con il passare del tempo la partita sembra spegnersi, ma Morandais realizza da solo sette punti consecutivi che ridanno enfasi agli azzurri (75-71); Bologna si riporta sul +7 a 180’’ dal termine, ma ancora Air France trova la bomba che regala a Napoli il primo overtime, dopo che Greer aveva anche fallito il possibile tiro del ko.

Nei supplementari ogni pallone comincia a farsi sempre più caldo. Nessuno se la sente di prendersi responsabilità, soltanto Greer può regalare magie ai suoi, e con sei punti consecutivi, apre l’ot sull’83-88, poi Cittadini rovina tutto con due errori madornali. Prima tenta, e sbaglia, un assurdo alley-oop con Sesay, poi perde il rimbalzo sul libero sbagliato da Mancinelli che consegna a Watson il tapin del pari. Negli ultimi 100’ succede di tutto. Le "aquile" ritornano in vantaggio, ma ancora Greer rilancia la Carpisa sul 92-94; Becirovic sbaglia un tiro dalla linea della carità ed a 18’’ dal termine Napoli è in vantaggio con palla in mano. Scientifico il fallo su Morandais che però sbaglia sciaguratamente tutti e due i tiri liberi (aveva una media dell’84.9 %…), regalando alla F la palla decisiva. Cittadini commette fallo su Green, che, fortuna vuole, mette solo il tiro del secondo overtime.

L’ultima fase di questa battaglia epica vede gli uomini di Repesa sempre davanti. Nell’ultimo minuto Mancinelli realizza quattro punti consecutivi (110-103) e la partita si avvia ormai al suo epilogo, eppure la Carpisa ha la sua ultima fiammata. A 20’’ dalla fine Greer, dopo un mostruoso 17/17, sbaglia il possibile libero del –2; dall’altra parte Garris non ha pietà.

Solo allora l’Aquila può ritornare a spiegare le ali, con i 5000 dell’Arena ad applaudire capitan Mancinelli, infortunatosi al naso, e Lynn Greer, uno dei fuoriclasse più forti visti da quelle parti, dove la gente non è a digiuno di pallacanestro.

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