IL PROFESSORE LA PRENDE CON FILOSOFIA

In Valle d’Itria qualcosa è cambiato, ma in negativo. Il cambio di allenatore, voluto esclusivamente dalla società, ha finito col peggiorare le cose. Non che Gianni Simonelli sia l’ultimo arrivato, tutt’altro; fatto sta che Sauro Trillini sembra aver trovato la giusta quadratura del cerchio, al punto che fu esonerato quando la squadra aveva un buon margine di vantaggio sulla zona play-out. Si sa che il successo dà alla testa, ed è forse per rincorrere gli utopici play-off che il presidente Gianfranco Chiarelli, vero artefice di un Martina arrivato fra le grandi, ha chiamato in panca il "professore di Saviano", i cui numeri non convincono: due vittorie, due pari e quattro sconfitte, cinque gol fatti e otto subiti. Lontano dal "Tursi" un solo punto, in quel di Foggia, e ben tre sconfitte. Simonelli ha cambiato volto al Martina passando dal frizzante 3-4-1-2 di Trillini al più coperto 4-4-2. A gennaio il diesse Di Bari ha provveduto a consegnargli qualche gradito rinforzo, primo fra tutti il portiere Giovanni Indiveri (’74), bravo nell’area piccola ma insicuro in altre situazioni. Indiveri è tornato in Valle d’Itria dopo un difficile inizio stagione in quel di Gela. A proteggere la sua porta c’è una linea difensiva che ha recentemente perso il suo perno per infortunio: il giovane ma temprato Lisuzzo sarà infatti out fino alla fine della stagione per un brutto infortunio al ginocchio. Al centro ci saranno Pedotti (’77) e Cardinale (’81). Il primo, difensore di esperienza, ha un buon fisico e un gran temperamento. Il secondo, nativo di Pollena Trocchia e cresciuto nella Salernitana, non eccelle sul piano della velocità e soffre spesso avversari dinamici. Per la fascia destra Di Bari ha regalato a Simonelli l’esperto Nicola Dliso (’74), reduce da diverse stagioni di A e di B, mentre a sinistra c’è un giocatore che il Napoli aveva chiesto al Martina, il corazziere Tommaso Colombaretti (’80). Tatticamente molto versatile, Colombaretti è bravo sia in fase difensiva che in fase offensiva, tanto che Trillini lo utilizzava a centrocampo su entrambe le fasce. Dotato di un ottimo fisico, ultimamente ha accusato un calo atletico, ma ha ancora ampi margini di miglioramento. A centrocampo il comando delle operazioni è affidato a Francesco Campolattano (’75), casertano d’origine ed efficiente metronomo, generoso in fase di copertura. Al suo fianco conta di esserci Carlo Cardascio (’79), ottimo geometra ma sacrificato se impiegato in cabina di regia, ma nel caso non dovesse farcela è pronto Fabio Ferraresi (’79), mediano dai piedi buoni e dalla discreta visione di gioco prelevato dopo la rescissione del contratto che lo legava alla Sangiovannese. Sulle fasce, a destra scalpita Domenico Tassone (’81), piedi buoni e discreta progressione, mentre a sinistra agisce il pari età Andrea Luciani (’81), che per caratteristiche somiglia molto al capitano Orazio Mitri (’69), altro giocatore in dubbio per domenica. Mitri, bandiera del Martina, è il classico numero dieci dal fisico brevilineo ma dai piedi deliziosi. In avanti, coppia-gol brasiliana composta da William Da Silva (’78), fisico alla Adriano e promesso sposo del Verona a partire dall’anno prossimo, e dal connazionale Marcos Ariel De Paula (’83), longilineo dal buon tocco ma che non ha il fiuto del gol che serve al Martina, visto che i due, da quando Simonelli è in panca, hanno complessivamente messo a segno soltanto un gol. Troppo poco per credere nella salvezza.

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