Il doppio ex Sesa: “A Napoli mi minacciavano, eravamo spesso sotto pressione. Lo Zurigo non ha nulla da perdere, tiferò per loro”

David Sesa, ex giocatore di Napoli e Zurigo, ha rilasciato un’intervista al quotidiano svizzero Blick. Ecco le sue parole.

Su Napoli: “A Napoli tutti parlano di calcio 24 ore al giorno, sette giorni alla settimana. La città è fantastica, è pulsante, ha molto da offrire. Ma non in ogni angolo della città ti muovi liberamente. Ci sono quartieri che dovrebbero essere evitati.”

Sull’esordio: “Al mio esordio con il Napoli, abbiamo giocato contro la Juventus di Zidane, Del Piero e Inzaghi. Poco prima dell’intervallo ho fatto l’assist per l’1-0 di Stellone. I quasi 70.000 spettatori del San Paolo sono esplosi. 1-0 contro l’odiata Juventus. Purtroppo poi abbiamo perso 1-2”

Su Maradona: “Maradona è il non plus ultra a Napoli, è adorato come un dio. Ancora oggi la città si ferma quando è in visita. Non solo ha reso il Napoli competitivo con le squadre del nord come Milan, Juve e Inter, ma ha portato due volte lo Scudetto al Vesuvio”

 

Sulla sua esperienza a Napoli: “Dopo una sconfitta per 1-5 contro il Bologna, alcuni tifosi sono entrati all’improvviso nel nostro spogliatoio. Non è stato piacevole. Ci hanno minacciato, ci hanno messo sotto pressione. È una pressione molto diversa da quella di Zurigo. La pressione è enorme, perdi una partita e preferisci passare i giorni successivi a casa. Ero spesso a casa, perché nei quattro anni che ho passato lì era diverso, non era lo stesso Napoli di oggi.”

Su Zurigo-Napoli: “Il Napoli è una grande squadra, l’unica squadra italiana in grado di eguagliare la Juventus. Ma lo Zurigo ha le sue possibilità. Lo Zurigo non ha nulla da perdere, e ha già sconfitto una grande squadra come il Bayer Leverkusen. Il Napoli mi sta molto a cuore, ma sono cresciuto a Zurigo, dai 13 ai 20 anni ho giocato lì. Terrò le dita incrociate per lo Zurigo.”

Andrea Mallardo

Studente di scienze politiche, iscritto alla associazione italiana arbitri. Segue il Napoli con passione e oggettività. Ha come diversivi il viaggio e lo scrivere. È alla sua prima esperienza come giornalista sportivo

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