I NUMERI DELLA DODICESIMA GIORNATA GIORNATA IN SERIE A

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CAGLIARI-CATANIA 0-0

Proprio lo 0-0 che ci fa dire che il calcio italiano è lontano anni luce da quello inglese. Una partita noiosa, poche nitide occasioni da gol, il Catania addirittura non centra mai la porta  e racimola il terzo punto in trasferta della sua stagione, confermando che lontano dal Massimino cambia qualcosa negli uomini di Maran, che detengono due primati: il giocatore più  sostituito della serie A, Almiron (partito però dalla panchina stavolta), e quello subentrato più volte a partita in corso, Castro (entrato anche stavolta dalla panchina, al posto di un  infastidito Barrientos).

Tiri (in porta): 8(4) – 4(0); corner: 5-2; ammonizioni: 4-2; espulsioni: 0-0; falli commessi: 22-19.

Poco succede nell'anticipo delle 18. Per Di Bello solo un paio di appunti in una direzione sostanzialmente corretta. Manca qualche giallo: al 6', quando Gomez e Dessena si  beccano, poteva starci l'ammonizione per entrambi, così come per Conti, quando protesta con veemenza nei confronti del direttore di gara. Il capitano dei sardi era già ammonito e  il secondo giallo non gliel'avrebbe levato nessuno.

Variazione punti causa arbitro: nessuna.

PESCARA-JUVENTUS 1-6

Sembra essere stato decisamente smaltito il ko con l'Inter di sabato scorso. La Juventus ha risposto mettendo a segno ben 10 reti in due partite e così anche questa giornata ha il  primato assicurato. Il Pescara si è dovuto arrendere allo strapotere dei bianconeri, che nel primo tempo avevano già archiviato la pratica sul risultato di 1-5, fattore che sicuramente  ha permesso alla partita di essere comunque divertente. Buoni, dunque, segnali per Stroppa, che settimana prossima sarà ospite di altri bianconeri, il Siena, per una partita che sa  già di scontro-salvezza.

Tiri (in porta): 16(6) – 19(9); corner: 9-3; ammonizioni: 2-1; espulsioni: 0-0; falli commessi: 6-12.

Se risultato così tondo fa perdere di rilievo la moviola, Banti ci mette del suo in tutti i modi. Partendo dal 25', quando sullo stesso calcio d'angolo ci sono due falli di mani ma il  direttore di gara il primo di Giovinco al momento della battuta non lo vede proprio perchè è girato, il secondo di Vidal sul controcross (molto più netto) invece non lo ritiene tale,  sbagliando e non di poco. E' regolare il gol di Asamoah, che stavolta è dietro l'ultimo uomo, Capuano, che pensa bene di fermarsi a guardare gli sviluppi dell'azione piuttosto che  salire. Al 73' altra svista: Padoin commette fallo su Weiss in area, ma Banti lascia proseguire: il rigore ci poteva stare. Poi ci sono due provvedimenti decisamente eccessivi e  nemmeno da poco: il primo è l'ammonizione acccordata a Pirlo, davvero evitabile, anche perché il fallo non sembra né così cattivo, né così volontario, sul risultato di 1-6, per  giunta; sempre con lo stesso risultato, Banti poi allontana dal campo Stroppa per proteste (sul rigore non dato), ma in fin dei conti, l'allenatore degli abruzzesi aveva semplicemente  protestato per un rigore non dato (sbagliando), uscendo di pochi metri fuori dall'area tecnica. Un po' di buon senso non avrebbe fatto male, visto e considerato che Pirlo, sulla  base del provvedimento arbitrale, salterà l'anticipo di sabato prossimo alle 18 contro la Lazio.

Variazione punti causa arbitro: nessuna. 

PALERMO-SAMPDORIA 2-0

Finalmente Palermo, ancora buio pesto Sampdoria, che con questa ha incassato la settima sconfitta consecutiva. E un'eventuale ottava sarebbe quanto di peggio possa capitare,  perchè domenica sera c'è il Derby della Lanterna, la partita che nessuna genovese vuole perdere, come ogni stracittadina. Primi gol in A di Dybala, entrambi su assist di Brienza,  che consacrano la prima meritata vittoria del Palermo in versione Gasperini.

Tiri (in porta): 16(8) – 7(4); corner: 8-5; ammonizioni: 1-2; espulsioni: 0-0; falli commessi: 22-11.

Anche Giannoccaro ha tenuto il cartellino giallo riposto quando poteva essere tranquillamente mostrato: al 64', dopo un presunto fallo di Muñoz che si prende anche un giallo  ingiusto, Kurtic e Costa discutono troppo animatamente, l'ammonizione ci voleva per entrambi. Per il resto, corrette le altre decisioni.

Variazione punti causa arbitro: nessuna.

CHIEVO-UDINESE 2-2

La partita dei giovani (Angella su tutti), ma anche degli errori arbitrali: al Bentegodi, in condizioni pietose, finisce in parità. Terzo pareggio, dunque, per i friulani che rimangono in  una tranquilla posizione in classifica; segnali positivi per i clivensi, dopo la disfatta di San Siro della giornata scorsa: meglio, ma non ancora bene. C'è bisogno di punti per la  squadra di Corini e farli a Catania domenica prossima, che è una delle squadre peggiori a cui far visita, alla stregua delle grandi, sarebbe davvero una bella prova.

Tiri (in porta): 15(5) – 8(4); corner: 5-2; ammonizioni: 2-4; espulsioni: 0-1; falli commessi: 15-15.

Doveri e rispettivi collaboratori ne fanno davvero di tutti i colori. Al 40' l'assistente Ranghetti annulla un gol all'Udinese, sbagliando clamorosamente: sul calcio di punizione di Di  Natale, Lazzari stacca in posizione regolare, tenuto in gioco da Thereau, mentre Ranghetti sbandiera un fuorigioco inesistente. Ma non è finita qui. Doveri poi concede due calci di  rigore al Chievo: il primo decisamente generoso, il contatto Danilo-Dainelli non è tale da poter assegnare il penalty; il secondo invece non ha proprio motivo di esistere perché  prima del fallo di Danilo (che a quel punto meritava il rosso diretto e non il doppio giallo come ha deciso Doveri), Thereau era scattato in offside, ma sempre Ranghetti non segnala  nulla al riguardo. L'Udinese è stata praticamente scippata della vittoria.

Variazione punti causa arbitro: -1 Chievo, +3 Udinese. 

GENOA-NAPOLI 2-4

Solo conferme per Mazzarri: propensione per la rimonta (oggi e col Dnipro in settimana), Hamsik determinante, Cavani inarrestabile. Per Delneri, invece, siamo già ad un bivio  fondamentale, in vista del derby di settimana prossima. Tensione altissima per entrambe le squadre: il Napoli riceverà sabato sera il Milan al San Paolo per una sfida tutt'altro che  scontata, il Genoa deve trovare assolutamente la vittoria e il debry di domenica sera si presenta come partita della verità sia per i rossoblu che per i cugini blucerchiati.

Tiri (in porta): 10(5) – 20(9); corner: 2-3; ammonizioni: 2-3; espulsioni: 0-0; falli commessi: 17-15.

Davvero nessun appunto per Rizzoli, bravo.

Variazione punti causa arbitro: nessuna.

LAZIO-ROMA 3-2

Sotto il diluvio, il 172esimo Derby della Capitale se lo aggiudica i biancocelesti di Petkovic. Le squadre si sono date battaglia (un fallo ogni 150 secondi) per tutta la durata della  partita e la Roma ne è uscita sconfitta. Non ci poteva essere modo migliore per la Lazio di prepararsi alla partita della verità sabato allo Juventus Stadium, mentre i giallorossi  cercheranno di rifarsi nel primo monday night della stagione, in casa contro il Torino. Salgono così a 12, con quello di oggi, i derby consecutivi senza pareggio. In seguito al pungo  di De Rossi a Mauri, il centrocampista della Roma non è stato convocato da Prandelli.

Tiri (in porta): 13(8) – 9(4); corner: 7-7; ammonizioni: 3-4; espulsioni: 1-1; falli commessi: 14-22.

Da riconoscere a Rocchi l'abilità con cui ha tenuto in mano la partita, ma non è esule per questo da svariate imprecisioni. La prima è proprio sul gol del vantaggio della Roma:  Lamela prima di colpire di testa si libera spingendo platealmente Lulic, che prima lo aveva strattonato. Se Rocchi ha tollerato la trattenuta (e ci può stare), senza dubbio doveva  fischiare fallo in attacco; sorprendentemente non ravvisa nulla nemmeno l'arbitro di porta. Ovviamente giusto il rosso mostrato a De Rossi, un po' meno quello che per somma di  ammonizioni si procura Mauri, perchè il secondo dei due gialli non c'è in quanto il pallone sbatte sulla spalla del capitano biancoceleste, non sul braccio come vede Rocchi, che  poi lo espelle. L'intervento di Candreva è da cartellino arancione (il pallone con la gamba che arriva al ginocchio dell'avversario sicuramente non lo si toccherà mai), l'abritro  comprensibilmente opta per l'ammonizione, a nostro parere corretta l'interpretazione. Resta solamente da capire se le giornate di squalifica per De Rossi saranno tre (condotta  gravemente violenta) o due (se sarà specificata una precedente trattenuta di Mauri); si spera nelle tre: il pugno, De Rossi, l'ha dato anche allo sport.

Variazione punti causa arbitro: nessuna.

MILAN-FIORENTINA 1-3

Pure senza la punta di diamante Jovetic, la rivelazione del campionato targata Montella espugna San Siro, battendo nettamente il Milan, che sembrava essere in ripresa. I rossoneri  vedono molto poco la porta, specialmente Pato, che spara in curva un calcio di rigore che sarebbe valso l'eventuale 1-1. Le due squadre hanno davvero due avversari ostici per la  13esima giornata: prova della verità per Allegri, ospite del Napoli, e per Montella, che riceverà una quanto mai solida Atalanta.

Tiri (in porta): 8(1) – 9(4); corner: 6-4; ammonizioni: 3-4; espulsioni: 0-0; falli commessi: 18-9.

Romeo, alla 42esima direzione in serie A, poteva fare di meglio. Sostanzialmente buone tutte le decisioni (corretto il giallo a Roncaglia sul fallo scomposto da rigore su Pato, il  braccio è alto), ma sbaglia a graziare Bonera che, già ammonito, si lascia andare ad una trattenuta prolungata su Toni a metà campo.

Variazione punti causa arbitro: nessuna.

PARMA-SIENA 0-0

Un buon punto per il Parma in classifica, un po' meno per il Siena, che però adesso è pienamente in corsa per la salvezza, rappresentata, a quota 10, dalla Samp. Fondamentale, a  questo proposito, è la sfida di settimana prossima contro il Pescara. Sono gli emiliani a fare la partita, ma non riescono ad avere la meglio su un Siena che calcia poco, pensa a  difendersi ma è anche poco falloso (è questa, infatti, la partita meno fallosa della giornata).  

Tiri (in porta): 14(7) – 6(2); corner: 6-4; ammonizioni: 3-1; espulsioni: 0-0; falli commessi: 12-8.

Calma piatta al Tardini, giusto il giallo a Biabiany per simulazione, Celi gli risparmia il secondo per lo stesso motivo, giusto così: per il resto ordinaria amministrazione.

Variazione punti causa arbitro: nessuna.

TORINO-BOLOGNA 1-0

Continua il momento positivo del Torino, che con la vittoria raggiunge i tre risultati utili consecutivi. Il Bologna invece deve iniziare a darsi una mossa, se non vuole seriamente  rischiare di fare ritorno in serie cadetta dopo cinque (soddisfacenti) campionati in serie A. Oggi però non è riuscito nemmeno a centrare una volta lo specchio della porta. Così non  proprio non va.

Tiri (in porta): 7(3) – 8(0); corner: 6-3; ammonizioni: 2-5; espulsioni: 0-0; falli commessi: 11-15.

Tutto tranquillo a Torino, Gervasoni non deve far altro che gestire la partita.

Variazione puntii causa arbitro: nessuna.

ATALANTA-INTER 3-2

Gli occhi lucidi di Stramaccioni a fine partita testimoniano quanto è stata sentita la partita di stasera: è caduto un altro primato, l'Inter delle dieci vittorie consecutive. Ci ha pensato  l'Atalanta, che conferma, quindi, un ottimo stato di forma: quinto risultato utile consecutivo, sesto posto in classifica (nonostante i 2 punti di penalizzazione), davvero niente male  per Colantuono e i suoi. Ritornano 4 i punti di distacco dalla vetta, con il Napoli che si rifà sotto pericolosamente. Un dato interessante: anche Mourinho nel gennaio 2009 perse a  Bergamo per 3-1, poi l'anno dopo vinse tutto; un sorriso a Stramaccioni, forse, lo può strappare la scaramanzia.

Tiri (in porta): 13(5) – 12(6); corner: 7-7; ammonizioni: 2-1; espulsioni: 1-0; falli commessi: 14-11.

La partita di Damato è tutta nel calcio di rigore determinante che assegna all'Atalanta sul risultato di 2-1 e che vale la vittoria dei bergamaschi. L'intervento di Silvestre è goffo e sul  pallone, ma l'arbitro vede il contatto che c'è tra il ginocchio sinistro del difensore e il tallone destro di Moralez e opta per il rigore: Damato era in buona posizione e il  provvedimento ci può stare. Eccessiva, ma non compromettente ai fini del risultato, è il rosso che mostra a Parra: non si viene espulsi di certo per uno spintone all'avversario.

Variazione punti causa arbitro: nessuna.

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