“ I GUERRIERI DELLA NOTTE”

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In 60.000, tutti napoletani di nascita, sicuramente con fede calcistica diversa, tanti gli “infiltrati” di fede nerazzurra, che hanno dovuto subire gli sfottò e la gioia finale dei tifosi partenopei.Già al riscaldamento delle squadre, a stadio già pieno, gli applausi  e gli incoraggiamenti per il Napoli, fischi e sberleffi per l’Inter e Mourinho, che ad un certo punto ha smesso di seguire il riscaldamento della sua squadra per seguire quello del Napoli, evidentemente vuole inserire nell’allenamento della compagine nerazzurra qualche accorgimento rubato al Napoli.

Alle 20,30 lo stadio esplode, l’incoraggiamento può essere calcolato in decibel, c’è la gioia e la spinta dei tempi migliori, un muro umano urlante, uno scudo a difesa della propria squadra, della grande fede, quella azzurra, quella al di sopra di tutto, tutto pronto, agli ordini di Rosetti, fatto oggetto di un gesto poco corretto da parte di uno pseudo tifoso all’ingresso del taxi al passo carraio dello spogliatoi, da il via alla partita, quella del riscatto, chiesta a gran voce dai tifosi azzurri, avviliti, ma mai vinti e mai domi.

Il Napoli è privo di molti titolari, Santacroce recuperato all’ultimo momento, Amodio preferito a Pazienza, Denis a Zalayeta, è un Napoli guardingo, quasi timoroso, ma mai succube della compagine nerazzurra, la prima azione pericolosa è dell’Inter con Samuel che di testa impegna Navarro ad un difficile intervento, sembra voler prendere le misure l’Inter, prova ancora con Balotelli, fischiatissimo e non insultato, è una partita tattica, molto tattica, il centrocampo è la chiave di volta della partita, chia ha la supremazia in quella zona del campo potrà avere la certezza di vincere l’incontro.

Col passare dei minuti il Napoli prende coraggio ed incomincia a macinare gioco, Amodio non fa rimpiangere nessuno, ma la sorpresa della serata è Montervino, si, avete letto bene, Capitan Montervino,  applaudito, osannato, combattente, sempre nel vivo dell’azione, sempre pronto a chiudere Veirà, Balotelli, Cambiasso, Signori un ira di Dio, uscendo dallo spogliatoio ha ricevuto un applauso scrosciante, che sicuramente lo ha ripagato di tante amarezze, Lavezzi è sottotono, palpabile, non sembra essere in serata, batte due calci di punizione dal limite che neanche inquadrano la porta, non è da Lui, il primo tempo si conclude con un tiro di Ibrahimovic deviato in angolo da Navarro.

Il secondo tempo è il momento della svolta, il Napoli entra in campo trasformato, sembra Lui ad avere tutto l’interesse a dover vincere la partita per agguantare il tricolore, mette sotto l’Inter, i nerazzurri soffrono maledettamente il pressing e le sovrapposizioni sulla sinistra di Mannini accompagnato da Hamsik, ma si difetta nella sedici metri finale, a quel punto Donadoni toglie Denis, uscito tra gli applausi, ed inserisce Zalayeta, qui cambia totalmente la partita, Santacroce intercetta un pallone nella propria trequarti di campo, appoggia ad  Hamsik che prolunga per Lavezzi, che si destreggia fra tre giocatori, delizioso appoggio di esterno destro, tiro al volo di Zalayeta che s’insacca alla destra di Julio Cesar, GOOOOOOOOOOOOOLLLLL, Napoli – Inter 1-0, esplode il San Paolo è ibrido di gioia, il Mou si stava inginocchiando al Napoli, la sua guasconeria si stava dissolvendo, il Don Chisciotte di Milano si stava genuflettendo allo strapotere dei guerrieri azzurri, da qui alla fine sarà una bolgia, fischi per l’Inter e olè ed applausi per il Napoli, che mette il cuore, il coraggio, la grinta oltre l’ostacolo, un connubio con il pubblico, c’è la sostituzione di Lavezzi per infortunio, uno stiramento, difficilmente potrà indossare la maglia azzurra per questo finale di campionato, al momento della sostituzione l’arroganza e l’ignoranza del “bambino” Balotelli, va a spingere Lavezzi per farlo uscire in fretta dal campo, Rosetti lo vede e lo ammonisce, dove sono i “professori” che parlano di educazione e di razzismo, dove sono? Questo Signore farebbe irritare anche i Santi, si preoccupassero i Signori del Nord di insegnare l’educazione a questo “bambino” viziato e coccolato, come è dura perdere quando non si è abituati, se poi perdi a Napoli c’è da perdere le staffe, il “terun” che sconfigge  lo squadrone del nord dal potere incontrastato,  lo scudetto Napoli non te lo ha a dato caro Mourinho, dovrai andarlo a conquistare altrove, la certezza non è di questi lidi, stasera hai trovato un Napoli tonico e con la speranza che Ti abbiano fatto vedere fantasmi recenti, Ti salutano i guerrieri della notte 

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