Higuain: quattro gare per abbattere i record

Da Udine a Milano, dalla Dacia Arena a San Siro. Le speranze scudetto del Napoli si fermano lontano dal San Paolo, in due trasferte consecutive chiuse con zero punti. Nel segno di… Gonzalo Higuain. Sì, perché, anche quando in campo non c’è, è inevitabile parlare del “Pipita”. Contro l’Udinese l’argentino c’era regolarmente, voglioso più che mai di condurre il Napoli ad un’altra vittoria. Il gol di prepotenza, l’esultanza rabbiosa, poi l’espulsione e la reazione di chi sa che sta vedendo sfumare un sogno a cui aveva creduto per un’intera stagione. Con tutto quello che ne è conseguito, dalla squalifica al ricorso passando per le tantissime polemiche che hanno caratterizzato queste due settimane. Napoli senza il “Pipita” per quattro turni, poi diventati tre. Non una novità per gli azzurri, già sei volte senza il proprio attaccante principe nelle due stagioni con Rafa Benitez. Con quattro vittorie, due pareggi e zero sconfitte. Una statistica confermata anche contro il Verona al San Paolo, con Gabbiadini che si è travestito da “Pipita” ricoprendo il suo ruolo da centravanti e da bomber con il gol dell’1-0. Insomma, fin qui il Napoli aveva dimostrato di saper vincere anche senza Higuain. Però, un giocatore così, è sempre meglio tenerlo in campo. E la sua mancanza si è sentita e come contro l’Inter, dove il Napoli è stato spesso incapace di rendersi pericoloso in fase offensiva con Gabbiadini in grande difficoltà. Come sarebbe andata con il “Pipita” in campo? Questo non ci è dato saperlo, fatto sta che a San Siro è arrivata la prima sconfitta in tre anni senza Higuain. E certamente Sarri sarà impaziente di riaverlo, dovrà però aspettare ancora una settimana. Domani sera, contro il Bologna, ci sarà ancora Manolo Gabbiadini a guidare l’attacco azzurro con la speranza di mantenere a distanza di sicurezza la Roma in vista dello scontro diretto di lunedì prossimo. In quell’occasione Higuain ci sarà, voglioso più che mai di riprendere il discorso interrotto a Udine. A quei 30 gol che l’avevano riproposto in vetta alla classifica per la Scarpa d’Oro e a -5 dal record di Nordahl. Se il sogno scudetto è ormai sfumato, i suoi obiettivi personali sono ancora raggiungibili. Le tre giornate di stop sono stati un handicap non di poco conto per il “Pipita”, che però nelle ultime quattro partite di campionato non vuole mollare. Anche se la concorrenza è forte per la Scarpa d’Oro. Cristiano Ronaldo non si ferma più e sabato è salito a quota 31 gol stagionali. Uno in più rispetto a Higuain e a Jonas, impegnato però stasera con il suo Benfica contro il Vitoria de Setubal. E mercoledì CR7 può ancora allungare, nel turno infrasettimanale contro il Villareal. Dalla settimana prossima rientrerà Higuain, pronto a rilanciare la sfida nella speranza che il distacco non diventi troppo proibitivo. E poi c’è sempre Nordahl nel mirino e quel record di gol in una singola stagione che resiste dal 1950. Nelle ultime quattro partite ne servono cinque per eguagliarlo, sei per batterlo. Higuain si prepara a ritornare con il suo carico di gol, Sarri lo aspetta a braccia aperte per consolidare il secondo posto.

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