GIANLUCA SAVOLDI: MEDIOCRE FIGLIO D’ARTE
Gianluca Savoldi nasce a Bologna il 20 settembre del 1975 sotto il segno della Vergine. Figlio e nipote d’arte calcando i campi da gioco dopo lo zio Gianluigi (detto Titti) ex centrocampista di Juventus, Atalanta, Sampdoria e Vicenza a cavallo tra gli anni ’70 e ’80, e figlio di Giuseppe Savoldi (Mr. Miliardo) bomber di Bologna e Napoli degli anni ’70 conquistando l’appellativo proprio per il costo del suo passaggio in azzurro nel 1975 scatenando critiche su tutto il territorio nazionale.Gianluca Savoldi, anche lui attaccante come il padre, dal fisico possente e dotato di buon movimento, inizia la sua carriera professionistica tra le giovanili dell’Atalanta proprio dove il padre concluse la propria attività agonistica. Tra il 1993 e il 1999, Gianluca girovaga per i campi di Serie C indossando le casacche di Palazzolo (29 presenze e 3 goal), Cremapergo (27 presenze e 5 goal), Cecina (28 presenze e 11 goal), due anni al Pisa (56 presenze e 17 goal), Saronno (18 presenze e 3 goal).La sua sembra essere una carriera quasi scontata anche dopo le esperienze ad Ascoli (13 presenze e 3 goal) e il ritorno a Pisa (32 presenze e 11 goal), ma nell’estate del 2000 Gianluca conosce la serie cadetta trasferendosi al Cosenza.L’avventura in rossoblu lo lancia in vetrina con 10 goal in 33 presenze siglando il suo primo centro il 3 settembre con il Pescara (terminata 1 a 0 per il Cosenza). La stagione seguente passa alla Reggina per costituire con Davide Dionigi la coppia goal per la promozione in massima serie: 37 presenze e 15 goal il primo anno raggiungendo la promozione mentre in serie A totalizza 24 presenze e 5 goal. Arriva il punto massimo della carriera che coincide con il momento nero partenopeo: nel 2003 il Napoli di Salvatore Naldi è pronto ad investire nonostante la gravissima crisi finanziaria al fine di tornare velocemente in Serie A. Arrivano Tosto, Zanini, Zamboni e…Gianluca Savoldi per ricostituire proprio con Davide Dionigi la coppia perfetta. Solo 13 presenze e 2 goal, Napoli lontanissimo dalla zona promozione e gli epiteti di sprecano tra gli spalti del San Paolo (al tempo si diceva “il padre è mr. miliardo e lui è mr. 1500 lire”) riuscendo a far infuriare perfino il sobrio Gigi Simoni che lo spedisce quasi costantemente in panchina.L’estate del 2004 è drammatica con il fallimento del Napoli. Savoldi, svincolato, si accasa al Crotone per 8 presenze e 0 goal. La parabola discendente lo porta a Venezia (10 presenze e 0 goal), Chiasso (11 presenze e 3 goal), Avellino (3 presenze e 0 goal), Lecco (48 presenze e 16 goal), Monza (6 presenze e 0 goal) prima di passare direttamente alle categorie inferiori con il Borgo a Mazzano ed al Montescusdaio. Ha sposato una napoletan