UN GARGANO DI SCORTA NON SAREBBE MALE

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Mercato, focus centrocampo – Il mercato del Napoli stenta a decollare. Tante ipotesi ma, finora, poche certezze. Il reparto maggiormente in focus è il centrocampo. Benitez ha compreso già da tempo che andare a prendere difensori più forti di quelli che si hanno in rosa significa spendere tanti soldi ed aumentare tetto ingaggi fissato per questo reparto, ma rinforzando la diga davanti alla difesa si può proteggere di più e meglio la squadra per cercare maggior equilibrio rispetto alla passata stagione. A questo punto, non resta che individuare il calciatore che possa maggiormente rispondere alle esigenze tecnico tattiche del mister andando a pescare in un bacino, sicuramente più cospicuo, di quello del reparto arretrato. Altro punto dolente è però l’alto numero di calciatori che si trovano sotto contratto dalla Società azzurra e che sono chiaramente in esubero. Considerando proprio il reparto mediano vi ritroviamo, Inler, Jorginho, Dzemaili, Behrami, Gargano, Radosevic. Il presidente pretende che qualcuno debba uscire prima di comprare, decisione lecita e saggia ma andare a piazzare calciatori ai valori e gli ingaggi percepiti non è cosa del tutto semplice.

Gargano tra pro e contro – ripercorrendo la storia di questo ragazzo a Napoli si resta un pò spiazzati dalla quantità di emozioni e notizie relative alla sua assurda vicenda. Si passa dallla trattativa estenuante per il suo arrivo, non proprio una novità da queste parti, alla lettera della sua cessione all’Inter. In mezzo? Tantissime vicende e tantissime partite dove Walter ha dimostrato di avere tanta corsa ed un cuore direttamente proporzionale ai suoi polmoni. Dalla finale di Coppa Italia dove l’altro Walter lo definì “un figlio mio” al ritiro successivo di Dimaro dove scivolò nelle gerarchie addirittura dietro Donadel. Quell’anno non gli fu data l’opportunità, come era successo l’anno prima di riprendersi un posto da titolare. Quindi la cessione, quella stupida intervista, il ritorno a Napoli con un “ungentlmen disagreement” mal tollerato dal presidente De Laurentiis con l’Inter, come da lui stesso puntalizzato in conferenza, i fischi assordanti alla presentazione dello scorso anno e la cessione al Parma. Ma, ironia della sorte, causa la situazione patrimoniale della società ducale, Gargano è dovuto tornare a Dimaro, dove ha ritrovato il cognato Hamsik ed una squadra completamente rinnovata rispetto a quella che lui ha rappresentato per anni.

Difficoltà da superare – Ed ora? Beh ora, potrebbe rappresentare una valida alternativa in una stagione difficile e lunga come quella che dovrà affrontare il Napoli. Per caratteristiche è molto vicino a Behrami, età paragonabile ma la metà dell’ingaggio. Qualora si riuscissero a cedere gli svizzeri la soluzione Gargano poterbbe essere quella maggiormente costo efficace perchè rappresenterebbe una buona alternativa. Non di prima fascia, ma comunque un calciatore della nazionale uruguagia, ormai maturo e non più il ragazzino sfrontato di qualche anno fa che conosce il campionato italiano e soprattutto i suoi limiti al cospetto di una squadra che è cresciuta dal punto di vista tecnico e soprattutto per lo spessore del trainer che si troverebbe a gestirlo. Il pubblico si è disaffezionato per quella famosa intervista ma il suo recupero potrebbe essere importante per dare respiro ad un reparto dove lui sarebbe un panchinaro di buon livello e potrebbe ricostruire un ambiente più familiare per Hamsik. Piuttosto che proporlo a costo zero a destra e a manca non sarebbe giusto tenerlo?

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