Furia messicana
È presto per dire se il Napoli abbia trovato, finalmente, l’erede di Callejon – ammesso che esista, lo abbiamo ripetuto tante volte -, ma se Hirving Lozano è questo, e non solamente il ‘fuoco di paglia’ che fu l’anno scorso, quando pure cominciò bene (gol a Torino con la Juventus), allora avrà avuto ragione chi ha deciso di puntare ancora su di lui, invece di andare a caccia di un esterno titolare. Scatenato il messicano, che già a Parma aveva lanciato dei bei segnali. Ma quest’oggi s’è superato, con una doppietta proprio ‘alla Callejon’: taglio sul primo palo il gol che ha sbloccato la partita (il più importante dei sei messi a segno dalla squadra); penetrazione centrale, nuovamente senza palla (esattamente come il marchio dello spagnolo), la rete della sua prima doppietta in azzurro. E potevano essere persino tre se non avesse fallito una ghiotta occasione (piattone troppo largo) prima che il risultato assumesse dimensioni tennistiche. Non era facile rubare il posto a Politano, che aveva concluso in crescendo la scorsa stagione. Ma Hirving, grazie anche ad un ritiro convincente, ha deciso che questa può essere, dopo un anno di ‘ritardo’, una chance importante per convincere innanzitutto se stesso che tutti quei milioni spesi per lui non sono stati uno spreco. Vede la porta ed è concreto quanto basta: il riscatto di Lozano, dell’uomo che non t’aspetti, è forse l’immagine più significativa d’un Napoli che, a fari spenti, mette la ‘sesta’ per candidarsi ad un ruolo da protagonista.