FERRARIO: "A NAPOLI ANCHE COME MAGAZZINIERE"
Il primo giocatore misterioso di "Sottorete" è Moreno Ferrario, che è anche intervenuto nel corso del newsmagazine sportivo curato dai portali Pianetanapoli.it, Tuttonapoli.net e Napolisoccer.net in onda dal lunedì al venerdì su Radio Stereo 5 a partire dalle 19: "Le difficoltà che sta incontrando il Napoli sono dovute alla categoria, visto che in serie C è normale che si hanno più problemi rispetto alla B o alla A. Il Napoli si trova spesso di fronte squadre tignose, toste, e anche l’anno scorso in tempi non sospetti predissi forti difficoltà per gli azzurri se ai play-off avessero incontrato l’Avellino. Quest’anno invece penso che se la giocheranno Napoli e Perugia, anche se a mio avviso il segreto per vincere il campionato è subire pochi gol. Prendete Capello: subisce pochissimo, e con i giocatori che ha il gol prima o poi arriva permettentogli di vincere tanto. Così deve essere anche per il Napoli. Sono davvero orgoglioso del fatto che alcuni radioascoltatori abbiano indovinato il mio nome con il solo indizio delle mie origini natali, perché rivedendo gli almanacchi in quanto a presenze vengo dopo Bruscolotti e Juliano, che sono due napoletani. Per me è motivo di vanto, perché ai miei tempi le squadre erano formati prevalentemente da calciatori del posto che emergevano nella squadra cittadina e ne diventavano bandiera. Per un milanese come me, undici anni di Napoli hanno significato tanto, anche perché mi immedesimai perfettamente nell’ambiente. Ed io vivo ancora il calcio come una volta, ai miei giocatori (Ferrario allena fra i dilettanti, ndr) dico proprio di sentire la propria maglia come la migliore al mondo. Se mi chiamasse Marino per un ruolo società? Ho i brividi e la pelle d’oca solo a pensarci, a Napoli verrei a piedi anche per fare il magazziniere. A Napoli sono venuto da ragazzino e sono andato via da uomo, in un tempo in cui i contratti si rispettavano e non valevano carta straccia come oggi, ma è il calcio che è stato voluto in questa maniera. Pesaola scelse me come rigorista per un episodio che accadde a Salerno, in Coppa Italia: ci fu assegnato un rigore e nessun compagno voleva batterlo. Loro si fidavano di me, andai io sul dischetto e segnai. Perché in Nazionale preferirono Collovati a me? Venivano scelti i giocatori delle squadre che vincevano da un po’ di anni, molti di quel Napoli meritavano la Nazionale ma pagavamo il fatto di avere una squadra che non vinceva moltissimo. Faccio un saluto a tutti i tifosi del Napoli ma anche a quelli della Juve Stabia, che ricordo come un ambiente speciale dove il calcio è vissuto con grande passione".
Nel corso di "Sottorete" di lunedì verrà estratto un nome fra gli ascoltatori che hanno indovinato il nome di Ferrario. Il fortunato radioascoltatore si aggiudicherà un pallone della Diadora offerto da Zeus e autografato dal proprio giocatore preferito.