ESCLUSIVA PN, GIUSEPPE MATERAZZI : “BENITEZ TECNICO DI GRANDE SPESSORE. NAPOLI CON LE GIUSTE QUALITA’ PER LOTTARE CON ROMA E JUVENTUS”

Giuseppe Materazzi 2Da Benitez al calcio italiano, da Insigne a Marek Hamsik, passando per un giudizio sulla lotta-scudetto.

 

Una chiacchierata piacevole, con la passione per il calcio che non tramonta mai e tanta voglia ancora di parlarne . Pianetanapoli.it ha contattato in esclusiva Giuseppe Materazzi, ex calciatore ed ex allenatore tra gli altri di Lazio e Bari, che ha cordialmente accettato di rispondere alle nostre domande :

 

Terza sosta per le nazionali, siamo arrivati all’11esima giornata di campionato e la classifica inizia a delinearsi : arrivati a quasi 1/3 della stagione, è possibile dare un giudizio anche parziale su quelle che sono le reali forze in gioco che si affronteranno fino alla fine?

Sicuramente quelle che si sono già delineate sono le posizioni delle big, se tralasciamo qualche squadra che sta venendo meno come l’Inter, ma nelle parti alte della classifica navigano le formazioni che tutti ci aspettavamo, con Juventus, Roma e Napoli che possono ambire al titolo, e le altre che lottano per i posti che contano in Europa; in tal senso la vera sorpresa è la Sampdoria, ma le grandi forze del campionato sono quelle che attualmente la classifica esprime.

Con la vittoria contro la Fiorentina il Napoli è tornato al terzo posto solitario, ma soprattutto ha dato continuità alle ottime prestazioni che hanno portato alla rimonta dopo un inizio disastroso. Quali sono stati i fattori decisiva della rinascita?

Innanzitutto faccio il mio grandissimo in bocca al lupo a Lorenzo Insigne, stava attraversando un momento di forma splendido, gli ho visto fare giocate da fuoriclasse; è una perdita enorme per il Napoli e gli auguro di tornare al più presto a giocare. Gli azzurri si sono ritrovati, più che le prestazioni erano venuti a mancare i risultati, ma con il ritorno di alcuni suoi campioni come Higuain, che finalmente ha ripreso a segnare con continuità, il Napoli sta tornando ad esprimersi per quello che è, ossia una forza importante del campionato italiano.

Dopo il terribile trittico Chievo-Udinese-Palermo Rafa Benitez è stato aspramente criticato in particolar modo per la sua gestione della rosa, una scelta , quella del “turnover” , portata comunque avanti dal tecnico spagnolo e che ha consentito al Napoli di collezionare otto risultati utili consecutivi in campionato e la vetta nel girone di Europa League. Qual è la sua idea su quella che è praticamente una regola per Rafa Benitez?

E’ una regola perché Benitez ha disposizione una rosa importante in cui non mancano i ricambi. Direi che a questa squadra mancava principalmente il gol, perché se andiamo ad analizzare le prestazioni in ogni partita il Napoli ha avuto tantissime occasioni da rete che poi non riusciva a capitalizzare; sembra una frase fatta ma nel calcio vince chi la mette dentro. Il turnover è una scelta saggia, Benitez fa bene ad impiegare tutti i giocatori ma soprattutto è fondamentale il fatto che l’allenatore spagnolo faccia sentire tutti importanti e potenzialmente dei titolari. In Italia siamo abituati alle critiche, sono venute anche dal sottoscritto, probabilmente perché alcuni giocatori non stavano rendendo per quelle che sono le loro qualità, ma responsabilizzati gli stessi stanno fornendo delle ottime prestazioni e i risultati stanno dando ragione a Benitez. 

Si è sentito spesso dire : “Benitez non è adatto al calcio italiano”. Sempre in affanno nelle sue espressioni al di fuori dei confini nazionali, fa che sia il nostro movimento ad aver qualcosa da imparare da tecnici come lo spagnolo?

C’è sempre da imparare e c’è sempre la possibilità di migliorarsi, io non credo che il calcio italiano debba imparare, nel senso letterale del termine, qualcosa dall’esterno né che i tecnici italiani siano inferiori a quelli stranieri; detto questo, Benitez è e resta un grandissimo allenatore, che a Napoli sta facendo molto bene ed è supportato dagli ottimi risultati che sta ottenendo, nonostante all’inizio di questa stagione, come ho già detto, alcuni calciatori non hanno reso secondo quelle che sono le loro qualità.

Nel Napoli c’è un calciatore come Marek Hamsik che dopo un anno e mezzo non riesce ancora ad entrare nei meccanismi di gioco di Rafa Benitez : come si spiega le difficoltà che sta incontrando lo slovacco?

Hamsik negli anni passati era inserito in un contesto di gioco completamente diverso, ma ha sempre recitato il ruolo di protagonista in questa squadra. Ora con l’arrivo di Benitez si pratica un calcio di tipo diverso, fatto di possesso in cui proprio Hamsik si trova al centro di gran parte delle azioni offensive del Napoli, e un calciatore della sua qualità ma soprattutto della sua intelligenza deve sapersi adattare alle indicazioni tattiche del suo allenatore per poter rendere al meglio anche in questo nuovo sistema di gioco.

Ultimissima domanda, guardando a maggio: ritiene che, con qualche innesto mirato nel mercato di riparazione, il Napoli possa realmente inserirsi nella lotta tra Roma e Juventus per il tricolore, o che, considerando valore e profondità delle rose, il terzo posto sia, verosimilmente, l’unico obiettivo possibile?

A mio parere il terzo posto è la base da cui partire e l’obiettivo minimo che il Napoli si deve prefissare, perché ha una bella rosa, un grande allenatore e gioca un bel calcio, ma il mio pensiero è che, proprio alla luce di queste considerazioni, debba trovarsi sempre li, vicino a Roma e Juventus, a contendersi il titolo fino alla fine del campionato. 

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