E’ IL SOLITO NAPOLI ANCHE IN COPPA

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Lazio (4-3-1-2) Muslera; De Silvestri, Siviglia, Cribari, Kolarov; Firmani (1’ st Mutarelli), Baronio, Manfredini; Meghni (1’ st Mauri); Pandev (37’ st Makinwa), Tare  Panchina: Berni; Scaloni, Ledesma, Rocchi   All. D.Rossi

 

Napoli (3-5-2) Gianello; Cannavaro, Maldonado, Contini; Grava, Montervino, Blasi, Dalla Bona (5’ st Hamsik), Rullo (28’ st Savini); Sosa, Calaiò (13’ st Lavezzi)   Panchina: Iezzo; Garics, Gargano, Bogliacino  All. E.Reja

 

Arbitro: Stefanini di Prato

 

Ammoniti: Dalla Bona, Siviglia, Maldonado

 

Recupero: 2 pt; 4 st

 

Marcatori: Dalla Bona 28’ pt; De Silvestri 20’ st; Baronio 25’ st

 

Stadio Olimpico, Coppa Italia, il fascino di una gara infrasettimanale che offre l’obiettivo Coppa e non tre punti in classifica. Napoli ci crede, la Lazio non è da meno; la Coppa Italia è spesso svalutata, ma fa gola un pò a tutti, soprattutto per quelle squadre che sognano l’Europa piccola, in modo da poter degustare due chances unitamente al campionato.Ricco il turn-over per entrambe le squadre: Reja ripropone Dalla Bona e Montervino oltre a Calaiò, Maldonado, Rullo, Gianello e Sosa; Delio Rossi non è da meno e presenta tra i titolari, il giovane Muslera tra i pali, Baronio nel mezzo e Tare di punta. Come prevedibile, primo tempo congelato e non solo per via di un clima prettamente natalizio, ma anche da gambe e testa dei ventidue in campo; Lazio leggermente più intraprendente spingendo molto sulla fascia destra grazie alle sovrapposizioni di De Silvestri che spesso è arrivato al cross; Napoli arruffone in difesa, sintomo che la concentrazione non è poi così alta, e c’è mancato poco quando Contini, Maldonado e Gianello si addormentano in piena area, dando la possibilità a Pandev di calciare a rete, fortuna vuole che la palla abbia colpito in pieno il portiere partenopeo per poi essere spazzata in angolo. Napoli che si ripropone in avanti a suo modo: palla lunga per la testa di Sosa che da sponda, prova a servire il compagno di reparto, udite udite Emanuele Claiò, oppure qualche sortita dalle retrovie; ed è proprio così che nasce il gol del vantaggio partenopeo: lungo cross da metà campo di Grava, Sosa sale e appoggia di testa per Dalla Bona che in corsa, si inserisce in are e batte Muslera con un diagonale rasoterra. Uno a zero, e Dalla Bona non esulta, il ragazzo sembra prendersi una bella rivincita polemica con il gol alla sua prima presenza stagionale.

La ripresa inizia con lo stesso piglio del primo; Napoli rintanato e Lazio arrembante, stavolta però, la squadra partenopea soffre più del dovuto mentre la compagine di Delio Rossi comincia a guadagnare campo per poi presentarsi pericolosamente davanti a Gianello. Squadra di casa che sfiora il gol in due occasioni con Baronio prima, gran destro dalla distanza di poco alta, e Manfredini poi che in area, ha tutto il tempo di stoppare il pallone e calciare un siluro verso la porta, anche qui la palla sorvola la traversa non di molto. Reja inserisce Hamsik per Dalla Bona che si rifugia negli spogliatoi senza passare per la panchina, quindi chiede alla squadra di mantenere e ripartire, fatto sta che la Lazio costringe il Napoli ad una pressione incredibile e così Baronio scaglia una sassata su punizione che Gianello non trattiene, arriva De Silvestri e pareggia i conti. Il Napoli non è contento e concede ancora spazi alla squadra avversaria che completa il sorpasso con una grandissima punizione di baronio, ancora lui, che spedisce la palla all’incrocio dei pali; stavolta Gianello è esente da colpe.Finalmente il Napoli, comincia a spingere. Entra Lavezzi per Calaiò che corre tanto, ma resta fuori da ogni trama, se mai ce ne fosse stata una, offensiva; di qui in avanti i partenopei partono all’assalto e Cannavaro quasi pesca il jolly da attaccante di razza quando in area avversaria, si gira e con una strepitosa torsione calcia di destro con la palla che becca in pieno l’incrocio alla sinistra di Muslera. Nel finale, il Napoli prova a salire con azioni arruffoni e poco convincenti, il risultato non cambia più.La Lazio vince meritatamente contro il solito Napoli, sparagnino e con una voglia matta di non scoprirsi, la paura di immolarsi verso la porta avversaria non è bastata e al San Paolo i partenopei sono costretti a vincere, ammesso che ci tenga veramente alla Coppa Italia

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