DE LAURENTIIS, MAZZARRI E LA PREPARAZIONE FISICA
Chissà cosa avrà pensato De Laurentiis dopo la rimonta finale del Napoli col Bari. Solo una settimana fa aveva condannato la condizione atletica incolpando l’ex tecnico Donadoni. Contro i pugliesi, gli azzurri hanno corso fino alla fine ribaltando il risultato senza accusare crampi né infortuni muscolari. Mazzarri –uomo di campo- sull’argomento si sofferma poco, limitandosi a dire che con lui gioca chi è più in forma e che ora Quagliarella (crampi a Parma) è al massimo. Ma cosa può cambiare in una settimana? Viene così da pensare che l’uscita del presidente fu estemporanea e fuori luogo, richiamando senza senso in causa Donadoni e il suo staff (scelti da lui). Anche grazie al lavoro compiuto in precedenza è stato possibile di rimontare e correre oltre il 90esimo contro Bologna, Juve, Milan. Quando non si è del mestiere, meglio evitare di picconare a destra e manca rischiando di essere smentiti a stretto giro. Non sempre c’è un colpevole da ricercare, mentre è facile trovarlo tra chi non fa più parte del gruppo. Dopo Napoli-Milan, Denis affermò: “Donadoni mi ha rimesso a posto sotto l’aspetto atletico, Mazzarri mi sta dando fiducia”. Dunque, mettiamola così: se il Napoli corre c’è anche un po’ di merito della vecchia gestione, sulle scelte vincenti di Mazzarri non ci piove. Domenica il presidente non ha commentato la rimonta, avrebbe potuto fare lo stesso anche dopo Parma. Lo stile Napoli si costruisce anche partendo da queste piccole cose.