Così non va

La sconfitta di Milano conferma le difficoltà fuori casa dell’ultimo periodo, spegne le residue speranze dei pochi sognatori che guardavano ancora alla capolista ed apre gli occhi sull’obiettivo secondo posto che a questo punto è tutto da conquistare (nonostante il pareggio della Roma a Bergamo). Quattro punti nelle ultime cinque trasferte, numeri che preoccupano, spaventano e fanno riflettere. Sconfitte contro Juve, Udinese ed Inter, pareggio a Firenze e vittoria di misura (e su rigore) sul campo del derelitto Palermo. In trasferta gli azzurri hanno raccolto dieci punti in meno della Juve: 28 contro i 38 dei bianconeri nello stesso numero di gare, diciassette. Personalità? La risposta è già in questi numeri. La scorsa stagione, quando sedeva in panchina Rafa, le vittorie in trasferta furono 10 (record tutt’ora imbattuto e..se Sarri ha intenzione di eguagliarlo l’obbligo è quello di vincere a Roma e a Torino.)
Il Napoli a Milano resta in partita praticamente per appena cinque minuti. Basta infatti il gol di Icardi, partito in posizione di fuorigioco, per mettere in crisi la squadra di Sarri che poi domina inutilmente sul piano del possesso, provando a smistare il pallone con velocità, ma senza trovare mai sfogo in avanti. Il piano tattico favorisce chiaramente l’Inter, che può chiudere i varchi esaltando le proprie qualità difensive e l’enorme differenza sul piano fisico con gli avversari per poi ripartire in contropiede. Al di là dell’assenza di Higuain, evidenziata dalla fatica di Gabbiadini nel liberarsi dalla morsa dei centrali nerazzurri, c’è da sottolineare che il Napoli inciampa sulla stessa tipologia di gara impostata anche dall’Udinese e prima ancora da Milan e Roma al San Paolo. La ragnatela di passaggi del centrocampo azzurro non tira fuori l’avversario dalla propria metà campo, l’Inter si raccoglie in due linee strette ed il Napoli raccatta giusto un paio di tiri da fuori e solo nella ripresa sfiora il gol con Callejon.
Al Napoli non resta altro che reagire immediatamente martedì contro il Bologna, per poi giocarsi lo scontro diretto con la Roma con l’obbligo di vincere per bloccare definitivamente il secondo posto. Oltre ad una soluzione tattica alternativa in partite come queste, il Napoli deve ritrovare quell’entusiasmo che ne ha caratterizzato le giocate, ma che sembra sfumato da quando ha perso contatto con la Juventus. Il secondo posto, inimmaginabile ad inizio stagione, deve essere considerato un obiettivo importante, da conquistare sul campo, nulla di scontato o acquisito per aver condotto a lungo il campionato o per aver insidiato la capolista.

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