Corbo: “Mazzarri e il Napoli ridimensionati”
Mazzarri non si presenta in televisione. «È sfatto», lo giustifica Ausilio che arriva davanti alle telecamere trafelato, come accadeva a Bigon e Fassone.
Mazzarri «è sfatto» dopo il rocambolesco 2-2 e l’espulsione. L’allenatore dell’Inter di un tempo non poteva concederselo.
La fuga dalla tv conferma i limiti di un allenatore che non è il profeta del calcio in terra, come osa pensare lui, ma neanche un asino da subire l’esonero dall’Inter. L’Inter di oggi. Davvero modesta.
Non lo condanna Benitez per diversi motivi.
1) Il Napoli nel primo tempo subisce un’Inter poderosa. Un labrador che minaccia di aggredire ma non morde.
2) Il Napoli non ritrova sul campo di San Siro il suo capitano e leader: Hamsik. Va a sinistra in vacanza, lasciando liberi il suo custode Mendel e Kovacic che dilaga per un’ora. Manca il leader. Il mediano di qualità che Benitez ha invano atteso. Uno che dia i tempo a tutta la squadra. David Lopez convince ma per quantità. Non qualità.
3) La vittoria brucia nelle mani dei difensori. Non marcano negli ultimi minuti, perdendo per due volte i punti del rilancio.
Se l’Inter esce ridimensionata, c’è il Milan da temere nella lotta per il terzo posto. Ma il Napoli deve temere se stesso. Troppo lento.
Callejon ha segnato due gol, ma nel primo tempo dov’era? Higuain protesta troppo per essere pericoloso e segnare il primo gol in campionato.
Campionato scadente, e Napoli è ancora in penombra. Ma tranquilli. Vi arriverà una foto di gruppo fatta in casa ed un tweet del presidente. Ci farà sapere che Benitez è bravo e va tutto bene.