COME VOLA LA “VERDE” VIOLA

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La meglio gioventù. Queste sono le forze a disposizione di Prandelli, che da “mago” riconosciuto nella sua abilità di lanciare giovani promesse era il tecnico perfetto per il progetto Fiorentina. Giovani sì, ma non troppo né troppi. Questo il motto che sta guidando la mano di Corvino nell’allestire una squadra che ambisce ai traguardi maggiori in un termine medio-breve, ma che fin da subito non fa mistero di volersi togliere grosse soddisfazioni. Quest’anno sono stati presi diversi ragazzini, Lupoli e Vanden Borre su tutti, ma non per lanciarli subito nella mischia: l’obiettivo è quello di non bruciarli ed inserirli pian piano in un’intelaiatura già esperta ma tutt’altro che vecchia.

Nel 4-3-2-1 di Prandelli poche sono le novità rispetto allo scorso anno. In porta è confermatissimo il francese Frey (27), una vera e propria sicurezza, estremo difensore che non ha mai visto riconosciuto a livello internazionale il suo grande talento, che lo rende probabilmente il portiere più forte in Italia dopo Buffon. La difesa può contare su una coppia centrale tutta italiana, formata da Dainelli (28) e Gamberini (26), due dei marcatori nostrani più affidabili. Sulla destra invece agirà Ujfalusi (30); il ceco per necessità si disimpegna bene anche sulla corsia esterna, ma in partenza nasce centrale difensivo. Lato opposto, il veneziano Pasqual (26), fluidificante di grande spinta che se migliora anche in fase difensiva può ambire tranquillamente alla Nazionale. Nel centrocampo a tre è Donadel (24) il mediano di rottura, uomo di fatica preziosissimo per un modulo molto offensivo. Con lui il talentuoso Montolivo (22), uno che Prandelli sta formando da regista puro, alla Pirlo; e conoscendo le qualità del ragazzo probabilmente le risposte non si faranno attendere. Infine Fabio Liverani (31), uno che vice-Pirlo potrebbe già esserlo senza problemi, anche se ultimamente ha accusato qualche flessione nel rendimento. In avanti invece, dietro la punta centrale, ci potrebbe essere un turno di riposo per Mutu. Al suo posto potrebbe giocare il giovane argentino Osvaldo (21), che ha bagnato l’esordio contro il Livorno con una doppietta da campionissimo. Al suo fianco Semioli (27), che è più ala che attaccante, il suo compito è quello di crossare dal fondo per la testa del centravanti. Andato via Luca Toni, destinazione Baviera, le chiavi dell’attacco sono affidate al “Pazzo” Pazzini (23), promesso campione. Giocatore con caratteristiche diverse  dal centravanti della Nazionale, Pazzini ha avuto un periodo un po’ difficile, complici le eccessive  responsabilità di cui è stato rivestito. Ma contro il Siena ha mostrato finalmente tutte le sue doti tecniche, con un gol da cineteca e un assist da fuoriclasse. Un Gilardino un po’ più fisico, un giocatore cui si deve stare molto attenti. Ma bisognerà guardarsi bene un po’ da tutta la formazione viola: alla velocità e ai cross tagliati di Semioli, alla botta da fuori di Montolivo, alle incursioni di Pasqual. E attenzione anche al redivivo Bobo Vieri, il cui opportunismo si è rivelato determinante ogni volta che è stato chiamato in causa…

Probabile formazione (4-3-2-1): Frey; Ujfalusi, Dainelli, Gamberini, Pasqual; Donadel, Liverani, Montolivo; Semioli, Osvaldo (Mutu); Pazzini.  All. Prandelli

 

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