CHIEVO – NAPOLI: SCATTO E VENDETTA

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Il pullman rallenta, un piccolo guasto rischia di far perdere il volo al gruppo. Poi tutto rientra, ma questo accade al pullman, non alla squadra che viaggia a ritmo costante e sostenuto schiacciando chiunque si ponga tra loro e la gloria. Il Milan ci ha provato credendo, illudendosi, di poter fronteggiare gli azzurri con la solita tosta dell'arroganza per poi giocarsela a viso aperto. Errore madornale perchè se prima della partita non c'era bisogno di aver paura di questo Napoli, adesso ce ne sono tre di motivi e riconducibili tutti solo un solo nome: Edinson Cavani.Già, i rossoneri sono usciti dal San Paolo con le ossa rotte, strappate e disintegrate perfino nell'animo. Il Sud e la sua vendetta dopo che lo scorso anno qualcuno disse: "tutti insieme per battere il Sud". Ecco la rivalsa dei Briganti che spediscono un bel biglietto da visita per tutta l'Italia alta come se quei tre palloni avessero voluto dire: "prendete e diffondete, dite ciò che avete visto". Si, il Milan ha paura, una paura matta riscoprendosi improvvisamente vulnerabile, sontuoso solo a parole, altro che stile Barça.La gara di domenica, però, va in archivio con un bel sorriso diabolico e un ghigno ironico da far invidiare il più pazzo dei pazzi. Pensiero stupendo che va ad incrociarsi con il Chievo Verona, bestia nera lo scorso anno con due vittorie su due, ma stavolta non ci sarà Pellissier e ci sarà Inler, gigante di centrocampo che doveva rivestire, sempre secondo qualche manigoldo, una maglia a strisce. Ma c'è di più: Napoli ha umiltà e non arroganza, ciò non toglie la realtà dei fatti sotto gli occhi di tutti. L'Inter è caduta a Novara, il Milan becca la quadrata Udinese, Lazio a Cesena dopo il terremoto tecnico – squadra – società. Solo la Juventus, come da calendario ad hoc, troverà un avversario abbordabile, ma arrabbiato dopo il disastroso inizio. Occhio, il Napoli potrebbe già creare il solco con le due grandi del Nord, aspettando la terza, a suo tempo

 

Chievo. Tornato a Verona dopo la pessima esperienza doriana, Domenico Di Carlo rispolvera il suo stile compassato e difensivista dettato al contropiede in attesa dell'avversario. Modulo standard con un 4-3-1-2 piuttosto basso con ritmo lento e difesa schiacciata. Il reparto arretrato si presenta statico e roccioso, ma con poca velocità e poca tecnica; anche il centrocampo si presenta molto muscolare con il trequartista pronto a rientrare in supporto e i due interni a fare da diga davanti alla difesa. Non ci sarà Pellissier, ma ci sarà Paloschi, piccolo e scattante a dare qualità e pericoli costanti al fianco di quel Moscardelli che solo con il Napoli riuscì a guadagnarsi la gloria di un attaccanteIndisponibili. Luciano, Pellissier, Acerbi

 

Formazione (4-3-1-2) Sorrentino (54); Sardo (20), Morero (4), Cesar (12), Jokic (13); Bradley (6), Rigoni (16), Hetemaj (56); Sammarco(7); Paloschi (23), Moscardelli (9)     All. Domenico Di Carlo

 

Ballottaggi: Morero 60% – Andreolli 40%

 

Napoli. Dopo la schiacciante vittoria con il Milan, gli azzurri affronteranno il turno infrasettimanale con qualche novità per far tirare il fiato a chi, fino ad ora, ha già macinato chilometri. Solito 3-4-2-1 con ritmo veloce, comparto largo e mentalità da contropiede e una buona dose di fisicità. Il lutto che ha colpito Andrea Dossena, rinvia il riposo di Christian Maggio che manterrà il settore di destra con Zuniga a sinistra; esordio in difesa per Fernandez in luogo di Campagnaro mentre Pandev potrebbe guadagnare una maglia da titolare al posto di Lavezzi così come Dzemaili in mediana al posto di Gargano. Possibile l'ingresso a gara in corso d'opera per Santana, Chavez e, magari, Fideleff Indisponibili. Dossena, Donadel, Britos

 

Formazione (3-4-2-1) De Sanctis (1); Fernandez (13), Cannavaro (28), Aronica (6); Maggio (11), Inler (88), Dzemaili (20), Zuniga (16); Hamsik (17), Pandev (29); Cavani (7)     All. Walter Mazzarri

 

Ballottaggi: Pandev 50% – Santana 35% – Mascara

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