Cambio di rotta o incidente di percorso?

Dopo poco più di un mese dall’arrivo di Carlo Ancelotti, il Napoli, nella figura del Ds Cristiano Giuntoli, sembra aver stilato la lista dei rinforzi per il nuovo tecnico.

Dopo aver portato a Castelvolturno, dopo non pochi colpi di scena nel mese di gennaio, Simone Verdi e l’acquisto in dirittura d’arrivo di Lainer dal Salisburgo, il mercato azzurro rivolgerà la sua attenzione a qualche cessione e all’acquisto di un portiere titolare dopo la partenza di Reina.

Ma quali sono i nomi sul taccuino del Ds ex Carpi? Oltrei ai colpi Torreira e Leno già sfumati, quelli più papabili, al momento, sembrano essere Fabian Ruiz dal BetisStanislav Lobotka dal Celta e Sirigu dal Torino.

Nomi di tutto rispetto ma che, senza dubbio stonano con la grande caratura internazionale del neo-tecnico, abituato nelle sue recenti esperienze a top player di livello assoluto e che, analizzando anche le ultime sessioni di mercato del club partenopeo, mostrano una certa difficoltà del Napoli a trattare giocatori appartenenti a top club europei.

Sembra passata una vita da quando, con l’arrivo di Benitez, il Ds dell’epoca Bigon, riuscì a portare a Napoli ben tre giocatori dal Real Madrid, che hanno fatto sin da subito le fortune del club del presidente De Laurentiis, il quale, con l’ingaggio di Ancelotti sembrava voler puntare fortemente in campo europeo.

E’ indubbio che, per acquistare giocatori da top club europei, servano sforzi economici importanti, e che il Napoli abbia un fatturato decisamente inferiore agli altri competitor, ma, con i recenti rinnovi di contratto dei suoi uomini più importanti sembra che il club partenopeo voglia dare una scossa al suo monte ingaggi, adeguandosi ai parametri dei migliori club europei.

Per dirla alla maniera del patron azzurro, facendo un parallelo con il cinema, da lui tanto amato, prendere Ancelotti e non fornirgli una rosa a lui adeguata, sarebbe come prendere Ridley Scott e affidargli un cast mediocre per la realizzazione di un film che, per quanto possa avere una bella sceneggiatura non potrà mai essere vincente…

Emanuele Ranzo

Appassionato di calcio, iscritto alla facoltà di giurisprudenza, ex arbitro, ama la lettura, la politica ed il cinema. Alla sua prima esperienza giornalistica

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