Calemme:”vi presento il mio derby”.Come lo vive un giornalista napoletano che lavora per una testata di Madrid

Il doppio confronto Real Madrid- Napoli sarà un evento speciale per i tifosi del Napoli, ma anche per un giornalista napoletano che lavora per una testata giornalistica di Madrid. Pianetanapoli ha deciso di incontrare il collega Mirko Calemme, 28 anni napoletano purosangue che lavora da un triennio con il quotidiano sportivo madrileno Diario As.

Mirko hai coltivato fin da piccolo la passione per il teatro, come mai poi ha scelto la strada del giornalismo?

Fin da ragazzo ho praticato in modo parallelo queste due passioni, anche se fin da bambino sognavo di fare il giornalista, a 7 anni disegnavo le prime pagine dei “miei” quotidiani. Ho lavorato in teatro un lustro ma poi, crescendo, ho dovuto fare una scelta e ora il giornalismo rappresenta la mia professione.

Come è nata questa collaborazione proprio con Diario As?

Da una gita scolastica nel 2006  a Barcellona mi sono innamorato della Spagna e della cultura spagnola, ho imparato la lingua da autodidatta con dei viaggi ogni anno in terra iberica, studiato la grammatica e letto tantissimo i loro quotidiani. Ho cominciato, poi, a propormi con articoli e curriculum e, dopo un periodo di prova, sono riuscito ad entrare nella squadra di AS, della quale faccio parte ormai da tre anni.

Tre parole per definire la Spagna

Libertà, civiltà e passione

Mirko ora scegli chi preferisci tra: Medialuna e cornetto?

Cornetto

Sangria e vino?

Sangria

Paella o pizza?

Pizza

Puerta del Sol o Piazza Plebiscito?

Plebiscito per la bellezza, Sol per l’inesauribile energia che trasmette.

Parque del Retiro o Mergellina?

Mergellina

Bernabeu o San Paolo?

Bernabeu per il fascino dell’impianto, San Paolo per il calore del tifo.

Ir de cañas o prendere un caffè?

Decisamente Cañas.

Hai intervistato per As tre spagnoli che hanno fatto e faranno la storia del Napoli: Benitez, Albiol e Callejon. Definiscili con un aggettivo

 Albiol corretto, Benitez arguto, Callejon sureño.

Perché consiglieresti ai madrileni di venire a Napoli

Perché il modo in cui riesce a sovvertire i luoghi comuni che la denigrano ti lascia puntualmente folgorato.

Di converso perché i napoletani devono visitare Madrid?

Per la sua immensa bellezza e cultura, ma soprattutto per il saper vivere dei madrileni: la loro tolleranza, il loro sapersi divertire e rilassare, a me, ha insegnato tanto.

Hai fatto qualche scommessa in redazione sul passaggio di turno? Sei pronto a pagare qualche pegno?

Ho scommesso con i miei colleghi spagnoli tre cene, quindi delle due l’una: aumenterò soltanto di peso o dovrò pure dissanguare le mie tasche.

Da giornalista italiano di As hai sentito piu il derby Italia- Spagna agli Europei o sentirai piu’ questo tra Real Madrid e Napoli?

Sono sensazioni diverse. Innanzitutto, Italia-Spagna si giocava in Francia e io l’ho seguita da lontano, non l’ho vissuta. Napoli-Real la vivo in ogni istante praticamente dal giorno del sorteggio, in entrambe le città. Poi, c’è l’eccezionalità dell’evento: gli azzurri hanno giocato solo una volta al Bernabeu, con Diego, 30 anni fa. Mercoledì vivremo una pagina di Storia, speriamo indimenticabile.

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