BUNKER TORRES, SQUADRA IN CRESCITA
Al di là delle decisioni della contestata terna arbitrale, allo stadio San Paolo la Torres di Cuccureddu ha strappato un punto che fa morale e classifica. Alla prima trasferta in campionato, la squadra si conferma in crescita e ritrova una stabilità difensiva dovuta agli innesti degli esperti De Martis e Morello, che non con le buone o con le cattive hanno fermato le azioni più pericolose dei padroni di casa. Il portiere Pinna ha dovuto compiere un solo intervento di rilievo, mentre sulle fasce la squadra ha giocato a corrente alternata e prevalentemente sulla destra, con Medda e Marchini (confermati dall’anno scorso) che si son dati un gran da fare rispetto ai rispettivi opposti Bartolucci (al rientro) e Ghidini (avanzato sui quattro di centrocampo), che hanno faticato ad entrare in partita. In mediana, Pederzoli e Sanna si sono dannati l’anima per recuperare palloni in quantità industriale, ma le due punte sono rimaste per lo più avulse dalla manovra. Certo, la tattica era quella di ripartire dopo una chiusura a riccio in difesa, ma pochi palloni giocabili sono arrivati a Evacuo (il migliore fra i suoi), meno di zero a Palumbo che è rimasto spaesato negli ultimi undici metri, tanto che ha trovato lavoro come centrocampista aggiunto quando il Napoli attaccava. La Torres è chiamata ora ad un vero e proprio tour de force: in un mese dovrà giocare sette partite, ma lo farà da squadra imbattuta e, è innegabile, fortunata. LE PAGELLE DELLA TORRES Pinna 6: per lui c’è solo l’ordinaria amministrazione. Un solo intervento degno di nota, su un colpo di testa ravvicinato che è stata l’occasione più grossa creata dal Napoli nel corso di tutta la partita. Medda 6,5: partita ordinata, non si fa mai trovare fuori posizione ed è rapido nella chiusura, tanto che nello spazio da lui coperto difficilmente il Napoli riesce a creare pericoli. Non si risparmia quando il centrocampo ha bisogno di una mano, arrivando anche alla conclusioneMorello 6,5: la sua esperienza si fa sentire, soprattutto quando c’è da fermare i rapidi e pericolosi attaccanti avversari. Fa valere il suo mestiere e non risparmia calcioni, con le buone o con le cattive è sempre puntuale nel chiudere ogni pericolo nascente anche se rischia la doccia anticipata.De Martis 6: deve lavorare di meno rispetto al compagno di reparto, ma è pronto a chiudere ogni varco. Gioca la sua partita ordinata e senza sbavature, viene chiamato in causa poche volte ma sempre attento e guardingo.Bartolucci 6: molto propositivo nel primo tempo, sporadicamente cerca anche la conclusione. Nella ripresa scende meno, si mantiene sulla linea della difesa ed accusa un lieve calo spingendo il tecnico a sostituirlo (32′ st Porcu sv: Cuccureddu lo manda in campo per cercare di addormentare la partita e di dare una mano alla squadra per portare a casa un punto che potrebbe rivelarsi molto prezioso).Marchini 6,5: le principali iniziative della Torres partono dalla fascia di sua competenza. E’ rapido e tecnico, in alcune circostanze risparmia la conclusione per favorire i compagni in prima linea. Nella manovra rossoblu è l’unico a dare manforte agli attaccanti. Pederzoli 6: instancabile recupera palloni, si trova spesso coinvolto in circostanze difficili ma chiude la partita con la maglia sudata e con tanto fiato da recuperare nel corso della settimana.Sanna 6: fa valere la sua esperienza in fase di rottura, riesce a spezzettare il gioco avversario rendendo meno fluida la manovra dei padroni di casa. Fa valere il suo pedigree fatto di tante stagioni in serie A.Ghidini 5,5: ha licenza di offendere ma sulla sua corsia combina molto poco, non riuscendo neanche a sfruttare le sue qualità balistiche. Grava lo controlla senza problemi e non crea mai grattacapi alla retroguardia partenopea (dall’8′ st Pesce 6: si propone di più rispetto al compagno che è chiamato a sostituire, corre tanto ma senza troppa fortuna. Forse se impiegato in prima linea avrebbe potuto rendere meglio). Palumbo 5: finché resta in campo non tocca palla. Non è bene assistito dai compagni di squadra, ma da un uomo d’area di rigore come lui ci si aspetta senz’altro di più. Gli è forse mancato il compagno Tozzi Borsoi, che gli consente maggior libertà di movimento negli ultimi undici metri (dal 18′ st Pinna S. 6: riesce a dare una grossa mano alla zona centrale del campo in una fase della partita nella quale il Napoli cala e la Torres può meglio gestire la partita).Evacuo 6,5: non fa rimpiangere Tozzi Borsoi, anche se l’intesa con il compagno di reparto è meno forte. E’ l’unico a creare movimento in area avversaria, cerca la conclusione e l’invenzione tanto che le attenzioni della difesa del Napoli si concentrano soltanto su di lui.All. Cuccureddu 6: un punto voleva ed un punto ha ottenuto. Schiera una Torres molto attenta e guardinga in difesa ma poco propositiva in avanti. Azzecca i cambi e porta a casa un pareggio che mantiene l’imbattibilità della sua squadra e tiene su un buon livello il suo personale score di allenatore contro il Napoli in C: due pareggi e una vittoria. Non male, davvero. SALA STAMPA "Non commento l’operato dell’arbitro, non lo faccio mai". Antonello Cuccureddu vorrebbe non essere di fronte ai giornalisti napoletani, che domande che riescono a metterlo a disagio. Non troppo disteso, cerca di difendersi come può e non risparmia l’affondo: "Ci sono stati errori da ambo le parti, ma non mi è sembrato un arbitraggio scandaloso. Calaiò ha segnato dopo che l’arbitro aveva fischiato, per cui non si può parlare di gol annullato. Anche a noi ci hanno fischiato molti fuorigioco dubbi". Cuccureddu sarà accusato di aver provocato il pubblico partenopeo agitando in aria la mano al rientro dagli spogliatoi. L’allenatore sardo sceglie una pietosa bugia per difendersi ("Ho salutato alcuni amici in tribuna") e attacca Giubilato, che gli aveva fatto notare il suo comportamento "poco inglese": "I giocatori stiano al posto loro e pensino a fare il proprio dovere". Di calcio si parla poco, ma Cuccureddu è soddisfatto del risultato: "Ce la siamo giocata alla pari con il Napoli, e considerando che era la prima trasferta non posso che essere felice per come la squadra si è comportata. Potevamo anche vincere, e se Evacuo avesse segnato non ci sarebbe stato nulla da dire. Abbiamo giocato la gara con le nostre armi, non potevamo certo pensare di paragonare le due formazioni sotto il profilo tecnico perché le differenze sono evidenti". Cuccureddu spiega i motivi del suo malcontento per il rinvio di un giorno della partita: "Noi volevamo giocare domenica, nel momento in cui non si poteva giocare la partita andava spostata a data da destinarsi, perché domenica abbiamo un’altra trasferta poco agevole e certo non abitiamo a due passi da qui". Fra una battuta e l’altra, il tecnico chiude in modo scoppiettante: "Lo scorso anno il campionato ad Avellino l’ho vinto io, anche se qualcuno se ne prende impropriamente i meriti. Io non cerco la polemica con Napoli, città della quale sono tifoso e che amo, al punto che vorrei vederla già l’anno prossimo in serie A". Amen. Il direttore sportivo Raffaele Auriemma dedica il successo "alla squadra, ai tifosi e alla città. E’ un ottimo punto contro un grande Napoli, ho visto la squadra in crescita". Lucido l’ex Avellino Felice Evacuo nella disanima del match: "Abbiamo fatto la partita che potevamo fare, cercando di pungere nelle ripartenze, anche se il risultato finale va stretto al Napoli. Sono a disposizione del mister, se dopo il recupero di Tozzi Borsoi vorrà puntare ancora su di me, mi farò trovare pronto".