BOOM DI VITTORIE ESTERNE, LE GRANDI NON FALLISCONO, COLPO DEL PALERMO A FIRENZE

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Giornata ricca di vittorie in trasferta ( 5 su 10 ) di triplette ( 2 ) e di 3 –0 ( ben tre ). Sornionamente l’ Inter ha “ matato “ subito il Genoa con il solito Ibrahimovic, ha lasciato sfogare il valente avversario ( alla sua prima sconfitta in casa ) affidandosi a “ Saracinesca “ Julio Cesar, e poi ha colpito di nuovo con un gol – non gol di Balotelli, dimostrando una volta di più, dopo la terribile scoppola di Coppa Italia con la Sampdoria, di avere ben saldo il piglio della grande squadra, pur continuando ad non incantare sul piano del gioco. Un sontuoso Cambiasso ha giganteggiato in difesa, non facendo rimpiangere le tante assenze nel pacchetto arretrato. Per Mourinho, sempre al centro dell’ attenzione in un senso o nell’altro, una bella soddisfazione in vista dell’ ennesima sfida a Sir Alex Ferguson. Nerazzurri sempre primi con 7 punti di vantaggio.

La Juve ha pensato bene di preservare le energie in vista del Chelsea, ma ciò non le ha impedito di imporsi per 1 –0 nel derby con un Torino valido sino alla tre quarti, ma evanescente negli ultimi 16 metri, che ha reso l’ anima però solo a dieci minuti dalla fine, con il “ Gorilla “ Chiellini a segno. Sereni ha impedito un passivo maggiore per i suoi ( che del resto sarebbe stato immeritato ). In vista dello scontro con il Chelsea, Ranieri ha chiamato a raccolta il pubblico: basterà ?. Per ora, resiste la seconda piazza alle spalle dell’ Inter.L’ immortale Pippo Inzaghi ha colto ancora una volta le castagne dal fuoco ad Ancelotti e c., con una strepitosa tripletta che ha steso una buona Atalanta, niente affatto deficitaria sul piano della manovra, tanto che Abbiati è stato costretto ad intervenire in diverse occasioni. Sono troppe però le assenze in casa rossonera, per poter pretendere anche il bel gioco. Per il resto, il Milan resta sempre ben saldo alla terza posizione, che garantisce l’ accesso immediato in Champions, in attesa di ritrovare i tanti uomini – chiave per il momento persi per strada.

Dopo le polemiche settimanali ben presenti agli occhi di tutti, l’ Udinese contro la Roma si è vista negare un rigore solare per un nettissimo fallo di mano di Mexes, ma deve recitare il “ mea culpa “ per non aver approfittato di un avversario in evidente difficoltà, falcidiato da infortuni di ogni tipo, e con la testa all’ imminente impegno con l’ Arsenal che vale una stagione. Cosa farà uscire dal cilindro Luciano Spalletti per poter aver ragione dei “ Gunners “ ?. Vista la Roma di ieri, dovrà senz’ altro inventarsi qualcosa di speciale.

Il Palermo riscatta immediatamente l’ ecatombe subita con il Catania, andando a vincere con pieno merito sul terreno della Fiorentina per 2 –0, apparsa stranamente abulica e poco determinata, specie in difesa. Se i siciliani fossero stati meno precipitosi nelle conclusioni, il passivo sarebbe potuto anche essere maggiore. Per la “ Prandelli band “ un brusco ridimensionamento, se non sul piano della classifica, senz’ altro su quello del gioco.Ci si attendeva la conferma del magico duo Cassano – Pazzini, ed invece da Bologna – Sampdoria è spuntato fragoroso come un tuono, l’ eterno Marco Di Vaio, autore di una fantastica tripletta che ha disintegrato i neo sogni di gloria dei blucerchiati, in estasi dopo il 3 –0 in Coppa Italia con l’ Inter. Per gli emiliani, reduci da una lunga striscia di gare senza vittorie, un bel balzo in avanti nella lotta per non retrocedere.

Forse ancora inebriato dall’ impresa di Palermo, il Catania ha subito fra le mura amiche un pesante rovescio per 3 –0 contro il Siena, al solito ben condotto in panchina da Giampaolo, uno dei tecnici migliori della “ nouvelle vague “, benché i rossoazzurri non sono stati certamente fortunati nelle conclusioni. Entrambe le squadre comunque, sono a distanza di sicurezza dalla zona “ rossa “.Parafrasando il celebre brano, la crisi del Napoli sembra davvero “ senza fine “, infilzato senza pietà in contropiede dalla Lazio di Delio Rossi, impostasi al S. Paolo per 2 –0, al momento forse la squadra più in forma dell’ intero lotto. Ora i capitolini sono lontani appena 5 punti dalla “ zona – Champions “, mentre per il Napoli, autore comunque di un discreto primo tempo, la soluzione del problema sembra ben al di là da venire, tartassato da infortuni a catena, e da uno spogliatoio in perenne ebollizione.

Chievo e Cagliari si sono equamente distribuiti sia i punti in palio ( 1 –1 ), sia la superiorità territoriale nei due tempi. Per i veronesi però, il campo di casa continua ad essere “ Tabù “, mentre i sardi continuano a ben donde a coltivare sogni da Uefa. Due clamorose sviste arbitrali ( una per parte )  hanno determinato l’ unico 0 –0 della giornata, quello fra Lecce e Reggina, con i calabresi a maledire le tante palle – gol non sfruttate. Resta fortemente critica la posizione in classifica per entrambe, tanto che al Lecce sembra ormai imminente il cambio della guardia in panchina, con a farne le spese il bravo Beretta. Arrivederci a Domenica prossima

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