BOGLIACINO ILLUDE, BARACANI CASTIGA IL NAPOLI

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Catania (3-4-1-2): Kosicky, Stovini, Terlizzi, Capuano, Izco, Sciacca (dall'86' Carboni), Tedesco (dal 66' Biagianti), Llama (dal 59' Falconieri), Mascara, Martinez, Morimoto. A disp. Acerbis, Silvestri, D'Amico, Carboni, Biagianti , Paolucci, Falconieri . All. Zenga

Napoli (3-5-2): Navarro, Santacroce, Contini, Aronica, Mannini, Pazienza (dal 17' Datolo), Bogliacino, Blasi (dal 75' Gargano), Grava, Pià (dal 58' Lavezzi), Zalayeta. A disp. Gianello, Rinaudo, Vitale, Gargano, Datolo, Lavezzi, Denis. All. Donadoni

Arbitro: Baracani da Firenze

Marcatori: al 28' Bogliacino al 42' Morimoto all'88' rig. Mascara al 91' Falconieri

Note: ammoniti  Blasi Contini Martinez  espulso Mannini

Recupero: 3' pt   3' st

Accade tutto mentre scorrono i titoli di coda sul classico match di fine stagione. Mentre Catania e Napoli si apprestano a dividere equamente la torta, ci pensa un'invenzione del direttore di gara Baracani a restituire emozioni ed interesse dopo un secondo tempo a dir poco soporifero. E' durata quarantacinque minuti la partita, quella vera, giocata anche su buoni ritmi e con discreto spirito di abnegazione, soprattutto da parte degli azzurri. E' il Napoli, infatti, a mantenere le redini dell'incontro fin dai primi minuti mentre gli etnei faticano a trovare varchi in una difesa compatta e concentrata. Trenta minuti di studio all'incirca, fino a quando Bogliacino decide di tirare fuori dal cappello una perla di esterno sinistro (28'), che va a morire sotto l'incrocio dei pali, alle spalle dell'incolpevole Kosicky. Vantaggio meritato, dunque. E pure legittimato, qualche minuto più tardi, dal potente diagonale di Mannini, di poco a lato, su assist del solito vivace Pià. Napoli apparentemente padrone del campo e Catania stretto all'angolo dalla pressione avversaria nonchè dal soffocante caldo siciliano. Ci pensa la precisa zuccata di Morimoto (42'), in collaborazione con la disattenzione della coppia Contini- Aronica, a ristabilire la parità e rimettere il Catania in linea di galleggiamento. Quanta grazia. La partita si fa improvvisamente scoppiettante con un paio di buone occasioni per Datolo (43') e Morimoto (47'), ancora lui, chiuso bene dall'uscita di Navarro sul finire del tempo.

Sembra il preludio ad una seconda frazione ricca di giocate ed invece il ritorno delle squadre in campo ci restituisce una ripresa fiacca e noiosa, perfettamente in linea con la media delle gare di fine stagione. Il Catania ci tiene a salutare i propri tifosi con un risultato positivo ed allo stesso modo il Napoli vuole evitare l'ennesima sconfitta lontano dal San Paolo. L'ingresso del giovane Falconieri, tra le file degli etnei, ed il ritorno del lungodegente Gargano, nonchè del Pocho Lavezzi, sembrano proprio voler indicare la via del paraggio. Non accade praticamente nulla fino a due minuti dalla fine quando l'arbitro Baracani scambia il liscio in area di Martinez per un fallo di Santacroce: il rigore viene trasformato magistralmente dal folletto Mascara. C'è anche il tempo per la prima marcatura in serie A del giovane Falconieri, autore di una prodezza balistica da distanza notevole. Un piccolo record che va ad aggiungersi a quello di punti, conquistato con la vittoria odierna, del Catania nella massima serie e a quello poco invidiabile del Napoli di brutte figure. Ancora una settimana di passione e poi, questi quattro mesi da incubo, saranno finalmente archiviati sotto la voce brutti ricordi. 

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