Bocca: “Il Napoli si ferma sul più bello”

Non so se si possa definire il Torino un miracolo, ma insomma è un vocabolo che fa molto comodo quando la sorpresa diventa davvero forte, ti scuote addirittura. Il Torino è la classica squadra dell’artigianato calcistico italiano, con tutto quel che di positivo ne può derivare. (Nell’ “artigianato calcistico italiano” ci possono pure stare delle grandi nefandezze, ma questo è un altro discorso…). La classica squadra i cui pezzi migliori vengono venduti (Cerci e Immobile), eppure i buoni giocatori vengono clonati e in qualche maniera riprodotti. Come spesso capita in fasi simili il Torino ha faticato moltissimo a ritrovarsi ma poi tra mille difficoltà e soprattutto dopo il mercato di gennaio dove il presidente si era meritato l’appellativo di “braccino Cairo”, la squadra ha trovato un suo assetto e soprattutto una certa continuità di risultati. Il Torino ha azzeccato 12 partite positive dopo averne perse tre pesantemente una dietro l’altra. Maxi Lopez, tanto per fare un nome, sembrava un giocatore perduto e invece diventa addirittura decisivo.
Come al solito quando il Napoli arriva al momento decisivo si affloscia inspiegabilmente. Higuain diventa un giocatore più che normale, anzi un po’ di meno, e Benitez perde i collegamenti con la realtà. A Palermo come a Torino il Napoli non si è visto. Forse è rimasto in Europa League dove sta facendo cose buone. Il suo campionato è una montagna russa, grandi discese e grandi risalite. Benitez è nervosissimo, vorrebbe dare la colpa di questa situazione a qualcuno – magari anche agli arbitri… – ma si morde la lingua e sembra un leone in gabbia. Doveva essere la settimana questa in cui poteva avvicinarsi al secondo posto. A conti fatti Lazio e Fiorentina gli stanno ormai addosso.

(Fabrizio Bocca, Bloooog!, La Repubblica)

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