BLITZ IN ALBANIA, QUALIFICAZIONE IPOTECATA

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Vllaznia 0 Napoli 3

Vllaznia (4-4-2): Bishani, Beqiri, Bashiq, Teli, Belisha (1' st Lici), Smajlaj (19' st Boadu), Nalbani, Osja (37' st Hoti), Lika, Kaci, Sukaj. A disp. Grima, Sinani, Doci, Shtubina. All. Canaj

Napoli (3-5-2): Iezzo, Cannavaro, Rinaudo, Contini, Maggio, Pazienza, Blasi, Hamsik (35'st Montervino), Vitale (30' st Grava), Denis, Pià (23’st De Zerbi). A disp. Gianello, Bruno, Santacroce, Amodio. All. Reja

Arbitro: Egorov (Russia)

Marcatori: nel pt 28' Pià; nel st 1' Pià, 30' Denis

Ammoniti: Rinaudo, Lici e Vitale. Angoli: 3-4 per il Napoli. Recupero: 1' e 4'

Forse nemmeno gli azzurri si aspettavano un risultato così rotondo. Il Napoli torna da Scutari con una vittoria netta per 0-3 che è più di una garanzia per il passaggio del turno. Buona la prova di Cannavaro e compagni che non hanno dovuto faticare più di tanto contro una squadra che, al di là dell’agonismo, era ben poca cosa dal punto di vista tecnico tattico. Anche i 16.000 che hanno affollato le tribune del Loro-Boriçi, forse, si aspettavano di più dalla loro squadra che affrontava per la prima volta una squadra italiana in una competizione ufficiale. Il Vllaznia è sembrata una squadra molto lenta che ha basato la sua partita su uno sterile possesso palla che non ha fatto altro che avvantaggiare gli azzurri che, con i ritmi bassi, hanno potuto gestire la partita a proprio piacimento.

Dopo una partenza basata tutta sull’agonismo, gli albanesi si sono via via spenti. Né ha approfittato il Napoli che ha cominciato a macinare gioco soprattutto sull’asse Pazienza-Maggio. E proprio su iniziativa della premiata ditta azzurra che è nato il primo gol del Napoli. Apertura illuminante dell’ex centrocampista della Fiorentina per Maggio che in velocità ha fatto fuori due avversari, ha alzato la testa e messo la palla all’indietro per l’accorrente Pià che di piatto realizza il primo gol. Il brasiliano avrebbe la possibilità di raddoppiare pochi minuti dopo ma il suo stop davanti al portiere è difettoso e il tutto si conclude con un nulla di fatto. Il Napoli si limita a controllare l’incontro. Blasi, davanti alla difesa, è una diga. Il centrocampista romano è un moto perpetuo: segue come un’ombra Kaci, l’unica fonte di gioco del Vllaznia, imbrigliando la manovra degli avversari. Sul finire della prima frazione di gioco è ancora Pià ad andare vicino al gol con un colpo di tacco, su invito dalla destra del solito Maggio, che termina di poco fuori.

Comincia la ripresa e gli azzurri interrompono sul nascere ogni possibile tentativo di reazione da parte dei padroni di casa. Non sono passati nemmeno sessanta secondi dall’inizio del match che Denis fa da sponda di testa per Pià che con un pallonetto acrobatico chiude i giochi. Colpito per la seconda volta, il Vllaznia prova una timida reazione che è tutta in un paio di conclusioni di Sukai, l’unico dei suoi all’altezza della situazione. Forte del doppio vantaggio, il Napoli gioca sul velluto. Reja decide di dar spazio anche a De Zerbi che impiega una manciata di minuti per entrare subito nel vivo del match. L’ex Brescia lancia senza guardare Denis che, a tu per tu con il portiere, realizza il suo primo gol in una gara ufficiale con il Napoli. La partita, di fatto, finisce qui, con il Napoli che controlla il match fino al fischio finale.

Reja, comunque, ha di che sorridere. Il Napoli ha retto bene dal punto di vista fisico per tutti i novanta minuti. Le imbarazzanti sbavature difensive viste contro il Panionios non si sono ripetute in Albania, anche se vanno fatte le dovute proporzioni con la qualità degli avversari. Il centrocampo ha retto bene contro la fisicità del Vllaznia. Pazienza, in particolare, sta tornando pian piano sugli ottimi livelli di Udine. Note liete anche dall’attacco. Denis, stavolta, oltre a regalare assist è riuscito anche a segnare. Il centravanti argentino è stato ancora una volta autore di una buona partita, dimostrando di trovarsi meglio ad avere come partner un’attaccante vero. A Denis, comunque, va dato atto di giocare quasi ininterrottamente da un anno visto che tra la fine del campionato argentino e l’inizio della preparazione con il Napoli non ha avuto modo di staccare la spina. Il vero Denis, probabilmente, lo vedremo tra qualche mese ma se il buon giorno si vede dal mattino possiamo già dire che Marino, anche questa volta, ha visto giusto.

Le pagelle

Iezzo 5.5: Jazman non è ancora al top. L’uscita a vuoto su un calcio d’angolo al 19’ del primo tempo ne è la prova. Acquista sicurezza con il passare dei minuti.

Cannavaro 6: Normale amministrazione per il capitano azzurro.

Rinaudo 6: Non manca qualche sbavatura nella sua prestazione, ma ha bisogno di tempo per entrare in sintonia con i colleghi di reparto. Si rende pericoloso anche in attacco.

Contini 6: Per il Conte una piena sufficienza. Conferma le buone prestazioni degli ultimi tempi.

Maggio 6.5: Quando parte sulla destra dà sempre la sensazione di poter creare scompiglio. Suo l’assist sul primo gol di Pià.

Pazienza 6.5: E’ in crescita e si vede. Buona l’intesa con Maggio.

Blasi 6.5: Si piazza su Kaci annullando la manovra del Vllaznia. E’ pulito negli interventi e corre per tutti i novanta minuti.

Hamsik 5.5: Un passettino indietro rispetto alle ultime prestazioni. Ha un problema al ginocchio che ne condiziona la prestazione.

Vitale 6: Ancora una prova positiva per l’esterno di Castellammare che non fa certo rimpiangere Savini.

Pià 7: Può essere l’uomo in più di questo Napoli. Firma una doppietta e fallisce almeno altre due palle gol.

Denis 6.5: E’ alla ricerca della forma migliore. Nonostante ciò, regala un assist – il terzo dopo i due con il Panionios – e corona la sua prestazione con un gol.

Dal 68’ De Zerbi 6: Buona la prova del bresciano autore dell’assist per il terzo gol. Potrebbe finire anche lui sul tabellino dei marcatori ma il suo tiro a giro nel recupero finisce di poco a lato.

Dal 75’ Grava n.g.

Dal 80’ Montervino n.g

Reja 6.5: Prepara bene la partita. Indovina la scelta di mettere Blasi centrale e Pazienza a destra, chiudendo così le fonti del gioco al Vllaznia. Azzeccata anche la mossa Pià che lo ripaga con una doppietta

Arbitro Egorov 6: Direzione convincete per il direttore di gara russo. Non commettte errori.

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