UN BENITEZ ALLA MAZZARRI, SCELTE INCOMPRENSIBILI ED INERZIA TATTICA
Questo inizio di stagione sta mettendo a nudo alcuni aspetti dell’allenatore spagnolo spesso contestati al velenoso ex Mazzarri. A parte qualcuno della critica che non perde occasione per mettere in risalto le sue doti misteriose, in particolare “la grinta” ricordo che con “la grinta” il Napoli ha perso con il Chievo diverse volte, con il Bologna addirittura due volte in casa in 4 giorni. Il Napoli di Benitez, così come quello di Mazzarri, appare piuttosto stabile nel suo disegno tattico. Chiaro che quando le cose vanno bene è inutile cambiare ma ora, così come capitava spesso in passato, l’allenatore dovrebbe cercare di sperimentare nuove soluzioni per cercare di superare questo momento di difficoltà di alcuni dei suoi uomini. Forse sarebbe meglio passare ad un centrocampo a tre anche per esaltare le caratteristiche di alcuni uomini in campo, pensiamo ad Hamsik e Jorginho e lo stesso Insigne avanti potrebbe avere minori compiti di copertura. Venendo agli uomini ci sono molti interrogativi da porsi. Come mai un giocatore come Maggio che appare in evidente difficoltà resta ancora tra i titolarissimi proprio per usare un termine tanto caro al tecnico di San Vincenzo? Non riusciamo a capire come Henrique non riesca a trovare posto o da terzino al posto di Maggio o al centro al posto dello stesso Albiol, ed anche Mesto che lo scorso anno aveva rubato il posto proprio a Maggio. Appare strano anche che Benitez abbia cercato un uomo davanti alla difesa che evitasse le incursioni centrali che ci sono costate diversi gol lo scorso anno ed anche contro il Chievo ma continua a rinunciare a Lopez e Gargano. Infine le scelte piuttosto discutibili. Michu cercato, voluto, ottenuto. Assente anche dalla panchina sia a Bilbao che domenica con il Chievo. Insomma un allenatore che non ha nulla da imparare da nessuno ma che in questo momento deve ritrovare la serenità di fare scelte importanti, anche clamorose. L’ambiente ha bisogno di una scossa