BENITEZ : “FIDUCIOSO PER LA QUALIFICAZIONE. IMPORTANTE SFRUTTARE TUTTA LA ROSA”, GARGANO : “MI TROVO MEGLIO A GIOCARE CON QUESTA NUOVA MENTALITA’. LEGATO A VITA A QUESTA PIAZZA”
Walter Gargano è intervenuto in conferenza stampa prima di Napoli-Young Boys :
FATTORE SAN PAOLO- Domani giochiamo davanti al nostro pubblico e questo conta tanto. La squadra da tre/quattro partite sta giocando alla grande e dobbiamo continuare.
SU NAPOLI-ROMA- Non è che perché abbiamo vinto contro la Roma che abbiamo svoltato, in tante partite non abbiamo avuto fortuna e adesso ci tante cose ci stanno andando bene; sabato la squadra ha dato il massimo e dobbiamo continuare.
IL RAPPORTO CON IL PUBBLICO- La relazione con il pubblico? Abbiamo visto cosa è successo con Insigne, è un grandissimo calciatore e sono contento che ha recuperato il rapporto nonostante qualche gesto che non deve fare, come ho fatto io all’inizio, ma tutti vogliamo il bene del Napoli e dobbiamo restare uniti. Non era facile ritornare qui, considerando come vedono il calcio i tifosi qui, ci tengono a questa maglia e per loro era come se l’avessi tradita, ma io ho formato la mia famiglia qui, ho un rapporto speciale con questa città e sarò legato a vita a questa piazza.
DIFFERENZE CON IL PASSATO-L’anno scorso vedevo giocare il Napoli e restavo impressionato, era una soddisfazione sapere di aver fatto parte di questo gruppo e ora che ci sono di nuovo è bellissimo poter giocare con calciatori di questa qualità, tutti insieme dobbiamo continuare a dare il massimo e lottare su ogni pallone. Quella di oggi è una mentalità diversa rispetto al passato, il mister ci chiede di giocare il pallone, sempre al massimo con due tocchi, a me piace più questo tipo di calcio, vedi un Barcellona che con il pallone sono sempre velocissimi e quando si perde la palla ogni calciatore cerca di recuperarla. Il Napoli è cresciuto tantissimo sotto ogni aspetto, c’è una mentalità diversa e anche i calciatori che arrivano devono rendere orgogliosi i tifosi.
CONDIZIONE FISICA– L’inizio è stato condizionato da una preparazione su cui è pesato il mondiale da poco finito, in tanti non eravamo in condizioni fisiche adeguate e si è visto, come si è visto che con il passare del tempo la squadra è cresciuta e adesso tutti andiamo al massimo.
LEADERSHIP- Ci sono tanti giocatori che sono qui da anni, come Maggio e Hamsik, io continuerò a dare l’anima in campo quando verrò chiamato in causa; di certo sono cresciuto rispetto al 2007, ho fatto tanta esperienza grazie al Napoli e adesso grazie alla fiducia della società e del mister entro in campo con un’altra mentalità.
SALTO DI QUALITA’- Non è una questione di motivazioni e di mentalità, con l’Atalanta abbiamo creato tantissimo, così come contro il Verona. Chiaramente la Roma quando viene a giocare a Napoli lascia spazi che possiamo sfruttare, contro Atalanta e Verona bisogna trovare gli spazi che vengono tutti occupati dall’avversario.
SUL MATCH DELL’ANDATA- Perdere in quel modo ci ha fatto male e ci ha compattati, facendoci credere in noi stessi e nelle nostre qualità. Che Napoli vedremo domani? Chi andrà in campo darà il 100%.
SU DAVID LOPEZ- E’ un giocatore che ha dimostrato grande maturità, è arrivato tra lo scetticismo e si è subito integrato seguendo le indicazioni del mister.
IL RITORNO A NAPOLI- E’ stata una scelta presa con la famiglia e grazie alla fiducia della società e di Benitez; poi la mia mentalità è quella di dare l’anima, anche quando mi spacco la faccia voglio andare in campo.
Il tecnico del Napoli Rafa Benitez ha parlato nella conferenza stampa di vigilia di Napoli-Young Boys :
ATMOSFERA NAPOLI- La colazione di gruppo? Qualcosa sta cambiando, questa società vuole crescere e queste piccole cose creano un’atmosfera più positiva e compattano il gruppo.
SULLO YOUNG BOYS- Non sono d’accordo che all’andata sia stata una brutta partita, abbiamo giocato bene nel primo tempo e dopo aver subito gol non abbiamo trovato la chiave per ribaltarla. Loro giocano un buon calcio e sono certo che metteranno tutto in campo per poter portare a casa un risultato positivo.
TURN OVER E PROFONDITA’ DI ROSA- Sono convinto che possiamo fare un buon risultato cambiando i giocatori e quindi sfruttando al meglio tutta la rosa. Chiaramente se ogni settimana quando faccio giocare Insigne mi criticano perché non faccio giocare Mertens e viceversa diventa difficile, chiaramente avere in ogni posizione due giocatori di massimo livello è difficile rispettando determinati parametri. Cambierò sicuramente qualcuno, Michu non può giocare e nemmeno David Lopez, gli altri sono tutti disponibili, ma la mie decisioni sono determinate da una visione globale, prepariamo la squadra e la rosa in vista di una stagione, non di una partita; tutti sanno cosa devono fare e questo mi permette di mantenere un livello alto con molti cambi. Ho una rosa di 25 giocatori e se possiamo farne giocare tanti sarà meglio, la gestione della rosa dipende anche dai risultati. Arriva David Lopez e tutti si chiedono chi sia, gioca la prima partita al San Paolo non facendo benissimo e a me tocca gestire la sua situazione, adesso vediamo come sta rendendo; la chiave è gestire una rosa di 22/23 giocatori, non di 15, perché altrimenti diventa difficile arrivare fino in fondo a tutte le competizioni e provare a raggiungere qualche obbiettivo.
INTENSITA’ E QUALITA’ DEL GIOCO-Se è possibile ripetere la prestazione di sabato? La squadra sta bene dal punto di vista fisica, è soprattutto una questione di mentalità, abbiamo avuto tre palle gol nei primi sei minuti. La difficoltà è chiaramente trovare gli spazi quando non ce ne sono, anche Real Madrid e Barcellona trovano difficoltà in queste partite. Quello che dobbiamo migliorare è la gestione della partita e di tutto quello che gira intorno, se noi giochiamo bene e non riusciamo a fare gol può significare che l’altra squadra sta difendendo bene, non che stiamo attaccando male.
LA CRESCITA- La crescita di questa società passa per il perseguimento di un’idea, una filosofia di calcio ben precisa che viene portata avanti in ogni caso, se si vince, si pareggia o si perde.
MICHU- Ha un problema alla caviglia che si porta dietro dall’infortunio, ha sentito fastidio e abbiamo preferito non rischiarlo, ma lui ha una voglia matta di scendere in campo e di dimostrare il suo valore.
ENTUSIASMO DELLA PIAZZA- I miei motti sono tre: sin prisa sin pausa, spalla a spalla tutti insieme, equilibrio: equilibrio in campo ed equilibrio fuori, quindi continuiamo a guardare partita per partita, domani c’è lo Young Boys e sarà un match difficile. Se i tifosi vogliono parlare di scudetto non c’è problema, ma noi dobbiamo trovare il nostro equilibrio e mantenerlo nello spogliatoio; affrontiamo ogni partita con l’idea di vincere la partita, ma il messaggio non può essere “la vinciamo sicuro”, perché se poi non vinciamo ci ammazzano. L’equilibrio è la chiave, abbiamo rispetto per tutte le squadre ma non abbiamo paura di nessuno.
PASSAGGIO DEL TURNO- Quando ho detto che uscire dalla Champions non sarebbe stata una tragedia mi hanno ammazzato; noi siamo convinti che possiamo passare il turno, abbiamo vinto due partite dimostrando di essere forti, ma dobbiamo continuare e mettere tutto in campo domani, vincendo sarà più facile poi passare il turno, un passaggio su cui sono fiducioso.
SIN PRISA SIN PAUSA- Nella trequarti campo avversaria abbiamo numeri importanti perché la mentalità della squadra è offensiva, pur sapendo che dobbiamo migliorare in fase difensiva. I numeri sono importanti ma più importante è l’idea di gioco che deve essere portata avanti, l’anno scorso subivamo meno gol con più tiri in porta subiti, quest’anno succede il contrario, questo vuol dire che dobbiamo ancora migliorare.
BALLOTTAGGI A CENTROCAMPO- L’ha spiegato bene prima Walter, io dico a tutti quello che voglio, e questo mi porta a poter sfruttare bene tutti i componenti di un reparto, chiaramente qualcosa cambia a seconda della condizione fisica e di altri fattori, ma questo è un reparto in cui siamo abbastanza coperti ed è importante per me poter cambiare senza scendere di livello.
IL RITORNO DEI LEADER- E’ stato importante per Higuain e per Hamsik tornare a segnare, questo prima non succedeva non perché non lavorassero bene, ma per un po’ di sfortuna o perché il portiere faceva la miglior prestazione stagionale; non era giusto parlare dei nuovi come coloro che dovessero trascinare la squadra, toccava a chi c’era già prima e sono contento che questo stia accadendo.
PROBLEMI ESTERNI BASSI- Quando finisce una sessione di mercato dopo tre settimane cominciamo a lavorare per quella successiva, parlo con Bigon tutti i giorni ma adesso è troppo presto, mancano due mesi al mercato di riparazione e tante cose possono cambiare.
TOMMASO BARRA INVIATO A CVOLTURNO