Benitez: “Il 3° posto non è blindato. Avanti così grazie all’equilibrio ritrovato”

Nella conferenza stampa alla vigilia di Palermo-Napoli, Rafa Benitez ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “Record personali di vittorie come quello di Liverpool? Dico sempre le stesse cose, ragioniamo una partita alla volta; possiamo vincere la prossima, ci proveremo, ma dobbiamo pensare molto al Palermo, squadra molto difficile da affrontare. Pensiamo dunque a questa sfida, dopodiché guarderemo avanti. I risultati personali di un allenatore si vedranno alla fine. Chi giocherà? Non so se ci sarà Higuain dal 1’. Mertens non ce la farà, lo posso dire con certezza. Detto ciò, in questa squadra possono giocare tutti, ho fiducia nei miei giocatori. E al posto di Dries possono giocare benissimo sia Callejon che Hamsik, sia De Guzman che Gabbiadini. Il momento positivo deriva dalle sfide giocate bene, ed è chiaro che in un determinato momento vincere certe gare aiuta. In tal senso la Supercoppa vinta a Doha è significativa, ma in qualche modo giocare bene e vincere dà sempre sicurezza a prescindere. Addio al turnover? Non ne parliamo mai, semmai possiamo parlare di rotazione, e in questo caso abbiamo sempre un vantaggio, ossia il fatto che ogni giorno il nostro staff controlla la carica di ogni giocatore per capire come quest’ultimo possa “arrivare alla spiaggia” senza morire. Tutti sono capaci, a mio avviso, di poter giocare e vincere contro qualsiasi squadra, anche chi scende meno in campo come, per esempio, Mesto. Meglio sbagliare sotto porta o subire meno goal? E’ più facile sbagliare in fase offensiva, molto meno commettere errori dietro, e lì si deve lavorare di più ed essere più precisi. Rispetto allo scorso anno segnavamo di più, ma subivamo altrettanto; in questa stagione invece sono più soddisfatto da questo punto di vista. Dybala e Vazquez? Sono bravissimi, dovremmo fare molta attenzione a loro, i sudamericani sono sempre fortissimi: vengono dalla strada, hanno fame di calcio. Ma è un po’ tutto il Palermo a lavorare e giocare bene con intensità, quindi dovremmo essere concentrati al 100% e giocare con molta intelligenza. Il mio Napoli come Valencia e Liverpool a livello tattico? Sì, il Napoli cresce, in allenamento parliamo di ciò che occorre fare in campo. A parte questo, credo che i risultati aiutino e in questo modo i giocatori siano maggiormente facilitati a capire meglio le mie direttive. Io ‘italianista’? Dal calcio italiano devo imparare, ma io faccio le cose alla mia maniera; sono orgoglioso quando i miei giocatori fanno ciò che gli dico di fare, insoddisfatto quando ciò non succede. Non sono convinto che il terzo posto sia l’obiettivo principale: la Roma è lì, dobbiamo continuare a vincere senza rilassarci, nulla è ancora chiuso. Per battere il Palermo dobbiamo mostrare la stessa qualità vista in altre partite sia al San Paolo che in trasferta. Crisi del Parma? Peccato sia in quella situazione drammatica, perché contro il Chievo ha giocato bene. Non è facile essere professionali come invece riescono a fare gli emiliani nonostante la loro crisi, spero continuino a giocare sempre con questo impegno. Gerarchie oltre la rotazione? I miei giocatori hanno caratteristiche diverse, per esempio Gargano e Lopez sono diversi da Inler e Jorginho; ognuno può andare bene a seconda del match, oltreché della situazione fisica e della utilità in campo, e chiaramente tutti possono essere importanti. Perché Rafael gioca ancora? Quando si decide la presenza o meno di un giocatore se ne discute con tutto lo staff tecnico, poiché valutiamo se quel giocatore può scendere in campo o meno, anche dal punto di vista mentale. Il caso di un portiere, in tal senso, è sempre particolare, in quanto si tratta di un ruolo per il quale occorre fiducia. E in quel caso Rafael, avendo dimostrato di essere un portiere bravo, potrebbe giocare, ma poiché ha giocato anche Andujar adesso sappiamo che la scelta si può compiere tra due alternative. De Guzman a centrocampo? Con lui c’è stato un problema, ossia quello di non essere giunto in buone condizioni fisiche. Adesso potrebbe coprire qualsiasi ruolo, ma avendo giocato meglio da trequartista è chiaro che lì rende molto meglio“.

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