Con Astori e l’uso del drone non si cambia la storia in difesa, serve piu’ qualità…

Astori è il nuovo acquisto per la difesa del Napoli, il suo matrimonio con il Napoli avviene in ritardo, due anni fa Rafa Benitez preferì tenersi Britos e Fernandez piuttosto che far spendere alla società 15 milioni. Come non essere d’accordo con il tecnico del Real, l’ex Cagliari infatti a prescindere che adesso il suo cartellino è a basso costo non è un difensore che fa reparto da solo, non è uno che ti fa salire il tasso di qualità della difesa. Il giocatore ha sempre giocato nel Cagliari dove ha conquistato una serie di salvezze, ovvio che in quella mediocrità di squadra e di obiettivi societari si è messo in mostra. Ma appena è stato acquistato da un grande club come la Roma ed è stato sottoposto a pressioni mediatiche superiori a quelle della tranquilla Sardegna, il calciatore di origini milanesi ha dimostrato tutti i suoi limiti di personalità e tecnico-tattici. Domandiamoci come mai il catenacciario Garcia non ha voluto confermarlo a Roma. Non è il calciatore che serve al Napoli in difesa, non eccelle nel gioco aereo, non è veloce, non ha la personalità per guidare il reparto, insomma uno che puo’ stare in panchina. Se lo scorso anno il Napoli ha dimostrato di essere la banda del buco con errori individuali madornali non è certo prendendo Astori reduce da una stagione deludente, che si risolvono i problemi della difesa. Bisogna prendere dei titolari per la retroguardia in modo da permettere anche a mister Sarri di collaudare una fase difensiva piu’ efficace. Non sarà il drone a fare diventare una grande difesa quella costituita da Albiol, Koulibaly, Henrique, Astori, serve ben altra qualità. Altrimenti i problemi  avuti da Benitez saranno i medesimi di Sarri.

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