ANDIAMO ALLA SCOPERTA DEL “NAPOLI CLUB VITERBO”
Il nostro tour alla scoperta dei club Napoli d’Italia questa volta fa tappa nel Lazio, dove possiamo trovare il “Napoli Club Viterbo”. Siamo riusciti a raggiungere telefonicamente il presidente, Pasquale Di Pierno, il quale ci ha raccontato nei minimi dettagli la nascita e le varie attività dell’associazione sorta da poco: “L’idea di creare un club è nata l’anno scorso durante il recupero di campionato Napoli-Genoa, la famosa prima giornata slittata per lo sciopero dei calciatori. Andai a vedere la partita con alcuni amici, tra i quali c’era anche Gennaro Cammarota facente parte del gruppo “Febbre Partenopea”, azienda che cura la realizzazione e anche il materiale inerente i siti pubblicitari: egli stesso mi diede stimolo e motivazione per aprire un club Napoli a Viterbo. Ne riparlammo il 21 febbraio di quest’anno in occasione del match di Champions League tra Napoli e Chelsea: mi fornì tutte le istruzioni e le dritte per far fiorire quest’idea. In seguito contattai Pietro Mitrione del “Club Napoli Cambiano”, Giacomo Borrelli del “Club Napoli Ostia” e Francesco Criscuolo del “Club Napoli Cuneo”, persone più coinvolte a livello organizzativo: Borrelli mi diede lo statuto su cui c’è descritta tutta la procedura riguardante la nascita di un club e mi fece andare dall’agenzia delle entrate a Viterbo per iscriverlo come associazione culturale no profit. Successivamente chiesi alla principale del ristorante per il quale lavoro se era possibile rendere lo stesso sede ufficiale del club e mi diede il consenso. Il 20 maggio ci incontrammo con i membri di Febbre Partenopea in occasione della finale di Coppa Italia a Roma e il 27 maggio finalmente ci fu l’inaugurazione nel ristorante a cui parteciparono circa 60 persone. E festeggiammo anche la vittoria della coppa! Ad oggi contiamo circa 90 iscritti”. Subito pensarono alla beneficenza, purtroppo non andata a buon fine: “Decidemmo di effettuare una riffa benefica per l’ospedale “Belcolle” di Viterbo che comprendeva l’acquisto di decoder per i bambini ammalati altrimenti non avrebbero potuto vedere la tv. Dopo pochi giorni questi decoder scomparvero, non si sa ancora come. E poi si lamentano sempre dei napoletani! Andrò fino in fondo a questa vicenda affinché vengano ritrovati”. Da chi è formato il membro direttivo del club? “Oltre a me che sono il presidente ci sono il vicepresidente Wilson Dougalian, scozzese originario di Dundee e tifosissimo del Napoli da circa 40 anni; il direttore sportivo Bruno Ferrigno, di Amalfi; il segretario Stefano Corbucci di Viterbo e il tesoriere Mario Perez di Torre del Greco”. Un ringraziamento particolare ad una persona: “Devo tutto questo anche al mio amico Massimo Vignati, figlio di Saverio ex responsabile dello stadio San Paolo deceduto qualche anno fa: grazie a lui sono riuscito a visitare il museo di Maradona, a parlarne ho ancora i brividi! Una sera ospite a casa sua la madre fece il caffè nella caffettiera dove lo prendeva Diego: lei era la badante del Pibe de Oro”. Il club è presente allo stadio: “Al San Paolo abbiamo messo lo striscione dell’associazione nel settore distinti. Quest’anno siamo stati presenti contro la Fiorentina e contro la Lazio. Sabato prossimo saremo a Torino per assistere alla partita contro la Juventus”. Il Napoli di quest’anno può ambire a traguardi prestigiosi, fattori esterni permettendo: “Lo Scudetto? Dipende da quanto viene aiutata la Juventus, stanno facendo di tutto per destabilizzare il nostro ambiente, vedi la vicenda Gianello. Il Napoli quest’anno ha due squadre ma le riserve non sono ancora all’altezza dei titolari. Abbiamo perso un calciatore importante come Lavezzi, ma la rosa è forte. Punto forte su Insigne, Vargas non deve montarsi la testa. Non sono molto soddisfatto della campagna acquisti, però devo dire che Behrami e Gamberini stanno dimostrando di essere due buoni calciatori. Secondo il mio parere gli azzurri sono più forti dell’anno scorso”.