AL SAN PAOLO ARRIVA UNA "ROMETTA"

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Alla fine dei conti, la sentenza del TAS di Losanna che ha stabilito che la famiglia Sensi deve versare 7 milioni di euro all’Auxerre a titolo di indennizzo per l’acquisto di Philippe Mexes, operazione di mercato condotta dall’ex ds giallorosso Franco Baldini la scorsa stagione, rappresenta uno scampato pericolo per il futuro della Roma, specie se si considera tutto ciò alla luce della possibilità che il tribunale amministrativo svizzero avrebbe potuto bloccare il mercato della Roma per ben due sessioni. Di sessioni di stop ne resta comunque una, ma la perdita in uscita potrà comunque essere compensata dalle probabili entrate derivanti dall’imminente partenza di uno tra De Rossi (sulle sue tracce si è fondato Pantaleo Corvino) e Chivu (il Milan alle costole), sempre in attesa che si risolva, in un senso o nell’altro, l’affaire-Cassano. Per quanto concerne il versante tecnico, la sensazione nell’ambiente romanista è che l’impegno di Coppa Italia del San Paolo sia destinato a destare interesse unicamente per il ritorno dopo oltre quattro anni del derby del sole e per i rischi di ordine pubblico collegati all’esodo di massa dei sostenitori giallorossi (in 3000 a Fuorigrotta?) ed alle minacce scambiate a mezzo web tra le opposte tifoserie. Spalletti, nonostante la manifestazione tricolore rappresenti un appuntamento centrale in tempi di vacche magre, di questa trasferta ne avrebbe volentieri fatto a meno, anche per recuperare con più calma i tanti infortunati con cui il tecnico toscano si trova a dover fare i conti. Cufrè, Totti, Montella, Cassano, Panucci, Tommasi, tanto per citare solo alcuni dei nomi degli uomini che non scenderanno in campo nel pomeriggio dell’Immacolata. In un contesto di grande incertezza tattica, le scelte per Spalletti sembrano comunque essere obbligate. In porta farà la sua comparsa il greco Eleftheropoulos, all’esordio stagionale, con Curci ancora in panchina. In difesa, toccherà alla linea difensiva a quattro con Mexes e Chivu centrali, Bovo a sinistra e sul versante opposto il giovane Rosi, un diciassettenne laterale di centrocampo sacrificato alla causa. Per quanto concerne la linea mediana, l’emergenza è pressoché assoluta, ancor di più se si considera che anche Tommasi è out. Nell’ambito di 4-2-3-1 "alla francese" che di giocatori nel proprio ruolo ne annovera ben pochi, Aquilani ed il giovane Greco stazioneranno davanti alla difesa, mentre Alvarez (essenzialmente un laterale settepolmoni dalla scarsa tecnica), Kharja (un mediano bravo ad impostare la manovra ma inadatto alla massima serie) e Taddei agiranno a supporto dell’unica punta che, a meno di sorprese dell’ultim’ora, dovrebbe essere il congolese Shabani Nonda. Possibile anche che Spalletti possa all’ultimo momento caricare l’intero peso del reparto avanzato sulle spalle del giovanissimo Stefano Okaka, 16enne umbro-nigeriano che, per quanto giovane, si ritrova dalla sua le caratteristiche fisiche e tecniche più indicate per caricarsi sulle spalle l’intero peso del reparto avanzato.

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