ADESSO GIOCANO IN UNDICI…
Juventus, un girone dopo. All’andata galeotto fu l’arbitro, che assegnò due rigori discutibili al Napoli facendo spalancare il cielo delle polemiche. Ed ecco l’inversione di tendenza rispetto al passato: non ci sono più i direttori di gara ad aiutare la Juventus, le sviste di questo campionato dimostrano che anche la Signora è tornata ad essere una squadra “normale”, fra vantaggi e svantaggi i conti adesso tornano e anzi il bilancio con i fischietti può addirittura considerarsi in passivo.
Undici uomini in campo quindi, e non tutti di prima scelta. Ranieri infatti si trova a fare i conti con numerose assenze, fra infortuni e squalifiche; soprattutto la difesa sarà da reinventare completamente. Il portierone è sempre al suo posto, Gigi Buffon (29) fresco di rinnovo cercherà di opporre le sue doti soprannaturali agli avanti azzurri. Proteggeranno l’area da lui presidiata quattro difensori in linea. A destra torna il ceko Grygera (27) che contro il Genoa paradossalmente ha giocato la sua miglior partita da terzino sinistro, lui che è un centrale di piede opposto. Sul lato mancino torna la rivelazione Molinaro (24) mentre al centro ci sarà una coppia inedita. Esordisce il corazziere napoletano Stendardo (26), arrivato a gennaio dalla Lazio per puntellare una difesa povera di elementi; con lui il più veloce Chiellini (23), sempre più a suo agio nei nuovi panni di leader del reparto arretrato. A centrocampo Ranieri punta sui muscoli di Sissoko (22): non brillantissime le sue prime uscite ma il ragazzo acquista autorevolezza col passare delle giornate. Assente l’infortunato Zanetti, ritorna l’oggetto misterioso Tiago (26) col compito di impostare la manovra; difetti di personalità ne hanno finora frenato l’impiego. A destra ballottaggio fra il più difensivo Salihamidzic (30) e Palladino (23). Se giocasse il funambolico napoletano per Savini potrebbero essere dolori. A sinistra c’è la certezza Nedved (35), di ritorno dalla squalifica: un giocatore che ha sempre fatto del male al Napoli. Così come il capitano Del Piero, che quando vede le maglie azzurre si diverte a restituire il simpaticissimo “tiè” che gli rivolgono i bambini della pubblicità. Basta lasciargli un metro e la frittata è fatta. Se Pinturicchio è aiutato dalla cabala che lo vede spesso a segno contro il Napoli, altrettanto letale è il compagno di reparto, ma per motivi diversi. A Trezeguet (30) il metro di spazio non puoi lasciarglielo mai, ti chiami Napoli o Manchester United. Il francese è un cecchino implacabile, ci sarà bisogno di una difesa attentissima per contrastarlo.
Detto di Trezeguet, detto delle poco cortesi abitudini di Nedved e Del Piero, a livello tattico i problemi potrebbero provenire proprio dalle fasce. Le ali larghe e offensive sono la classica freccia nel tallone di Achille, i partenopei hanno spesso dimostrato di soffrirle. Occhio anche ai calci da fermo, altro punto debole, lo stesso Del Piero è uno specialista e raramente sbaglia. Dal canto suo Reja potrà contare su una difesa avversaria non del tutto rodata, Calaiò e Lavezzi potrebbero andare a nozze contro una difesa non imperforabile. Bisognerà prendere il pallino del gioco a centrocampo, il pressing potrebbe mettere in crisi il compassato portoghese Tiago. Non una trasferta facile per gli azzurri, ma neanche impossibile: dove ultimamente sono riuscite Cagliari e Fiorentina può riuscire anche il Napoli…
Probabile formazione (4-4-2): 1 Buffon; 21 Grygera, 25 Stendardo, 3 Chiellini, 28 Molinaro; 7 Salihamidzic, 22 Sissoko, 30 Tiago, 11 Nedved; 17 Trezeguet, 10 Del Piero. All. Ranieri