A NOCCIANO NASCE IL CLUB "PIERPAOLO MARINO"

Nocciano. Alzi la mano chi ha già sentito nominare questo ameno paese a sud-ovest di L’Aquila, centro agricolo in provincia di Pescara che conta 1.500 anime. Probabilmente, nessuno. Però, martedì a Nocciano è successo qualcosa di speciale. Il locale castello medievale è stato infatti teatro dell’inaugurazione di un club dedicato a Pierpaolo Marino, presente il direttore generale del Napoli. Il manager irpino si è intrattenuto per qualche ora con chi gli ha tributato un omaggio non solo per quanto fatto a Pescara da dirigente, ma anche per quel che sta facendo all’ombra del Vesuvio. Alla cerimonia, infatti, ha partecipato una infinitesima percentuale dei sei milioni di tifosi azzurri sparsi per il globo, gente proveniente da tutta la regione. Certamente a Nocciano c’èra chi, a Pescara, va fiero di essere tifoso del Napoli. Forse, però, neanche Marino poteva aspettarsi tanto affetto: sciarpe e magliette azzurre quasi non si contavano, comprese quelle indossate dai ragazzini del settore giovanile del River. L’Abruzzo ha riscoperto un’anima partenopea in una serata allietata dall’organizzazione di Vittorio Russo, titolare del noto ristorante "La Tana", e dell’associazione "Odissea". Il ristoratore ha contribuito a far sentire a casa Marino mostrandogli una maglia di Diego Armando Maradona esposta in bella mostra all’ingresso del locale. Non solo: probabilmente Marino, circondato di tifosi azzurri, avrà pensato davvero di essere a Napoli viste le squisite portate servite da Vittorio. Fra una portata e l’altra, il direttore si è concesso al rito delle foto e degli autografi, con grande disponibilità verso i piccoli campioncini e nei confronti di chi non ha mancato l’occasione per "stuzzicarlo" su alcuni argomenti, come la diatriba estiva fra Pescara e Napoli che nel calcio hanno litigato per la nota vicenda delle autocertificazioni Inail. "Le cose di sport si risolvono sempre con una stretta di mano". Marino chiude l’argomento ancor prima che venga aperto, ma poi ci tiene a precisare: "E ‘inesatto dire che fra le due città o società ci sia o ci sia stato rancore. Possiamo anzi dire che il Napoli ha aiutato molto il Pescara quando ha comprato Calaiò, versando una cifra importante per un giocatore importante". Qualcuno incalza: e la battaglia legale fra i due club? A quattro mesi di distanza, Pierpaolo Marino non ha problemi a fornire la sua lettura di un’estate rovente: "Non volevamo danneggiare il Pescara o qualche altra società – spiega il direttore generale del Napoli -, è per questo che abbiamo fatto ricorso contro dieci club: la nostra strategia era quella di convincere la Lega ad allargare la B mettendo dentro anche il Napoli. Era una mossa politica, muovendoci in quella direzione volevamo sollecitare un intervento importante forti del valore aggiunto di una piazza che in C1 riesce a portare 40.000 persone allo stadio per una partita di campionato. Tutto questo, lungi dalla nostra volontà di provocare retrocessioni altrui". Abbastanza abbottonato, il manager irpino, sulle ultime decisioni del Consiglio Federale: Marino chiede di "temporeggiare", non si sbilancia, ma i tifosi urlano "Serie A, serie A". Poi la platea gli chiede di un giocatore che a Pescara ha cominciato una carriera strepitosa: Mauro Esposito. Marino sorride, i presenti (napoletani di fede anche se magari non di nascita) insistono ed il direttore generale allarga il suo sorriso: "Speriamo di vederlo presto con noi". Strizza l’occhio Marino, che regala a tutti il colpo di scena meno atteso. Squilla il telefonino che lo tormenta, ma stavolta la chiamata è graditissima. Il direttore risponde, qualche secondo di tempo prima di premere il tasto che passa la telefonata in viva voce: "Signori buonasera, forza Napoli". E’ il presidente, Aurelio De Laurentiis. Applausi, da spellarsi le mani. Poche parole quelle del patron: "Sono contento che queste manifestazioni di affetto e di stima ci giungano anche dall’Abruzzo, e vado fiero di avere con me Pierpaolo Marino, che merita tutta questa riconoscenza per quanto è riuscito a fare nella sua carriera". Ancora scene di grande entusiasmo dopo le ultime parole del presidente, che saluta a modo suo: "Arrivedercieforza Napoli". Uno, due, tre minuti, forse di più: solo applausi per il numero uno del Napoli, che strappa la scena al diggì mentre questi ricorda i suoi momenti più belli da dirigente del Pescara.

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