NAPOLI – CATANIA: LA GARA DEI PICCOLI GEMELLI.A RIPOSO CANNAVARO E GARGANO

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La semifinale di Coppa Italia ha regalato al popolo azzurro la possibilità di giocarsi la finale contro la Juventus. Maggio, si spera, potrebbe tornare ad essere un mese dolce come non succede da troppo tempo. Nonostante il risultato e quel secondo goal dai tre tocchi magistrali, essenza e forza del gioco azzurro, che andrebbe visto e rivisto per stropicciarsi gli occhi, la gara con il Siena ha sottolineato come alcuni elementi iniziano a subire il colpo atletico dovuto all'ingresso della primavera e alle costanti fatiche di questi ultimi 25 giorni. L'occasione di domenica, però, potrebbe essere più unica che rara: la Lazio gioca in casa contro un Cagliari risorto con il ritorno di Ficcadenti mentre i biancocelesti dovranno rinunciare all'acciaccato Klose con Hernanes non al meglio. Tempi duri anche per l'Udinese costretta alla sfida in casa del Palermo. Friulani arrabbiati e sulle ginocchia dopo la fida casalinga con gli azzurri mentre Roma e Inter dovranno vedersela rispettivamente con Milan e Juventus in trasferta. Insomma, un colpo di coda equivale ad un colpo di contropiede…

 

Catania. I rosso azzurri di Vincenzo Montella rispecchiano a grosse linee lo stesso gioco attuato dal Napoli nonostante qualche differenza dovuta, e qui sta la bravura del giovane tecnico, alle qualità non eccelse. Modulo con 4-3-2-1, ad albero di Natale, con difesa bassa, ritmo sostenuto e contropiede alla mano. La fase offensiva, infatti, è molto simile a quella proposta dal Napoli: Gomez come Lavezzi, Barrientos come Hamsik e Bergessio come Cavani. Il paragone, da far accapponare la pelle, rende l'idea della struttura nel gioco d'attacco voluta da Montella. Il centrcampo e la difesa, invece, si dividono i compiti: la linea mediana offre corsa e ripiego mentre la difesa propone fisicità e marcatura a uomo. Occhio alle palle inattive visiti i buoni tiratori e l'ottima contraerea, ma la lentezza del reparto difensivo, spesso alle prese con clamorose pause proprio come il trittico azzurro, potrebbe lasciare ulteriori spazi ai contropiedi partenopei

Indisponibili. Biagianti, Potenza, Motta

 

Formazione (4-3-2-1) Carrizo (20); Belluschi (14), Spolli (3), Legrottaglie (6), Marchese (12); Almiron (4), Lodi (10), Izco (13); Gomez (17), Barrientos (28); Bergessio (18)     All. Vincenzo Montella

 

Ballottaggi. Almiron 70% – Seymour 30%

 

Napoli. La stanchezza dovuta alle fatiche di coppa comincia a farsi sentire anche perchè il gruppo azzurro solo dalla settimana prossima comincerà a disputare una gara a settimana dopo averne giocate 3 per mesi. Solito 3-4-1-2 con difesa alta, ritmo veloce e contropiede affilato contro un Catania molto simile in fase offensiva. Occhio alla situazione diffidati in vista della sfida di Torino con Inler, Zuniga, Gargano, Britos, Aronica e Cavani sorvegliati speciali. Non è impossibile vedere qualche accorgimento tattico a gara in corsa con Vargas che inizia a scalpitare. Dzemaili dovrebbe sostituire Gargano mentre gli esterni Zuniga e Dossena sono obbligati per via dell'assenza di Maggio; difesa rinnovata con Fernandez al centro per Cannavaro, ma tutto dipenderà dalla possibilità di schierare Britos

Indisponibili. Donadel, Maggio 

 

Formazione (3-4-1-2) De Sanctis (1); Campagnaro (14), Fernandez (21), Aronica (6); Zuniga (18), Inler (88), Dzemaili (20), Dossena (8); Hamsik (17), Lavezzi (22); Cavani (7)     All. Walter Mazzarri

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