Un fiume in piena, il post-Sarri già da ottobre…

Dal silenzio tombale degli ultimi mesi ad una sfuriata improvvisa, incline al suo stile consueto, che di certo potrà avere pesanti ripercussioni sul futuro del Napoli e di Maurizio Sarri. Aurelio De Laurentiis è un fiume in piena e ai microfoni dei vari media nazionali ha di fatto preannunciato l’addio del tecnico di Figline facendo già il nome di ipotetici successori: Giampaolo per dare continuità al modulo, Antonio Conte per dettare regole particolari, Simone Inzaghi per innovazione di gioco ed una vasta gamma di tecnici stranieri. Il patron ha dichiarato di aver pensato a questi profili già dal mese di ottobre: una pugnalata per il buon Sarri che di quei tempi era in vetta alla classifica cercando di vincere lo Scudetto. Piuttosto che pensare al futuro, perché caro presidente non hai pensato di rinnovare l’organico per lottare su più fronti fino alla fine. Sarri sarà anche un integralista, ma chi è che non farebbe giocare giocatori di un certo valore? Neanche il più folle degli allenatori lo farebbe… Sette giorni dopo la farsa del Meazza, De Laurentiis avrebbe dovuto tutelare il Napoli, avrebbe dovuto farsi rispettare facendo comprendere l’importanza di questo club che stava lottando contro tutto e tutti per la conquista del titolo più importante. Del resto l’obiettivo basilare, corrispondente alla qualificazione in Champions League, è stato raggiunto già da tempo… Ma siamo proprio sicuri che la società volesse davvero questo Scudetto?

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