“…TORINO STIAMO ARRIVANDO…”

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Quella del Napoli a Bologna è stata una vittoria importante, contro una concorrente diretta alla promozione, che permette, quasi inaspettatamente, di dare una sterzata decisiva al suo campionato dopo i pessimi risultati delle ultime giornate.In un'altra piazza calcistica sarebbero bastati il calo fisico, i soli tre punti nelle ultime quattro partite e la distanza del capoluogo emiliano da casa base per spegnere la voglia di esserci; invece allo stadio Dall’Ara più di 2000 temerari hanno dato il loro contributo per questa importante vittoria azzurra, dando dimostrazione della forza di questa tifoseria.

La grande affluenza di tifosi napoletani ha obbligato un imponente schieramento di forze dell’ordine, che hanno circondato lo stadio di Bologna con il compito evitare contatti tra le tifoserie. Alle ore 16:00, già due ore prima del match, la curva ospite era praticamente piena; mentre solo un’ora dopo i primi tifosi bolognesi iniziavano a prendere posto.

Sugli spalti uno spaccato di una Napoli speranzosa, innamorata ma allo stesso tempo scettica e demoralizzata. Appena alcuni giocatori azzurri si affacciano sul campo prima del riscaldamento, partono inesorabili cori di sostegno; siamo ad un’ora dall’inizio del match, il tifo da questo momento non avrà più alcuna sosta.Pochi minuti prima dell’inizio della partita lo speaker dello stadio legge i risultati dei match disputati alle 16:00: il Genoa ha vinto il derby con lo Spezia distaccandosi di 5 punti in classifica dai partenopei, mentre tra le altre dirette inseguitrici del Napoli solo il Mantova ha fatto bottino pieno. I risultati conseguiti dalle avversarie per la promozione danno la consapevolezza che l’unico risultato utile può essere la vittoria; la tensione è alle stelle.

All’ingresso delle squadre in campo 2000 persone intonano a più riprese un unico coro “… bisogna vincere per ritornare in A …” chiedendo, con forza, una prova d’orgoglio ai calciatori. Il fischio dell’arbitro dà inizio ai giochi, i fragorosi cori dei tifosi partenopei sovrastano di gran lunga quelli dei “silenziosi” supporters bolognesi.

Al 9’ (pt) di gioco gran confusione in aerea bolognese, sotto la curva Andrea Costa, la palla ad un tratto scompare all’orizzonte, Dalla Bona alza le mani al cielo, esplodono i tifosi napoletani; un boato che rimbomba nelle orecchie di tutti i presenti al Dall’Ara. Il Napoli è inaspettatamente in vantaggio.

24’ (pt) Il Bologna s’è fatto pericoloso in più occasioni, la preoccupazione inizia ad aleggiare nella curva azzurra;

25’ (pt) Calcio d’angolo dalla destra, inserimento magistrale di Maldonado e il Napoli raddoppia. L’euforia e la gioia più sfrenata prendono il posto delle paure. Festeggiamenti incontrollabili: “L’apoteosi”

37’ (pt) Calaiò gonfia la rete per la terza volta, scene da panico; i tifosi sbigottiti non credono ai propri occhi; il Napoli vince 3-0 a Bologna. Un coro anima il dall’Ara tutti i sostenitori napoletani cantano all’unisono. ”Torino stiamo arrivando…”

Durante l’intervallo un’aurea azzurra ricopre il settore del Dall’Ara in cui sono posizionati i tifosi di fede partenopea mostrando l’espressione di una città in festa. 45’ minuti di gioco sembrano essere bastati per spazzare via settimane di polemiche e di umiliazioni. “Napoli sogna”

12’ (st) Marazzina segna il primo goal per il Bologna su svarione a centrocampo di Dalla Bona; un timido boato parte dalla restante parte dello stadio mentre i tifosi napoletani ammutoliscono storditi per qualche secondo.

27’ (st)su cross di Smit Marazzina mette a segno il goal che riapre la partita definitivamente. E’ il momento più difficile della squadra; è proprio qui che le urla dei tifosi si caricano di nuova linfa, forse procurata dalla voglia di farcela, dalla voglia di resistere o forse dalla forza della paura; “…dai ragazzi non mollate…” i cori arrivano sul campo ai giocatori che reagiscono con veemenza nonostante un evidente calo fisico generale. “Gladiatori”

36’ Al termine di un’azione Marazzina, sempre lui, colpisce un palo che blocca il fiato per qualche secondo a tutti ultras azzurri; un’opportunità clamorosa sfumata a pochi minuti dalla fine. Pareggiare adesso peserebbe più di una sconfitta.

49’. Dopo quattro interminabili minuti di recupero possono esplodere i festeggiamenti; un’incontenibile festa. Calaiò e compagni corrono sotto la curva per festeggiare la vittoria insieme ai propri tifosi. Si sono regalati una giornata indimenticabile.

Una vittoria liberatoria che regala ai fedelissimi e instancabili tifosi partenopei una giornata di gloria, dopo il primo tempo terminato sorprendentemente sul risultato di 3-0 ci si aspettava di non soffrire tanto, ma una vittoria del genere, tanto sofferta e tanto desiderata ha sempre un retrogusto particolare. I tifosi dalla loro hanno dato un contributo indispensabile sugli spalti sostenendo sempre la squadra soprattutto nei momenti di grossa difficoltà.

I festeggiamenti si sono protratti parecchie decine di minuti dopo il fischio finale di Paparesta; Il classico corteo dei tifosi che vengono scortati dalla polizia nelle aree parcheggio per gli ospiti si è tramutato in una sorta di carosello di supporter, un fiume di scarpette azzurre sventolanti che inneggiavano i loro colori con la forza e la consapevolezza di chi ha fatto davvero qualcosa speciale. Una giornata di sport che per molti si è tramutata in un sogno realizzato; e c’è sicuramente qualcuno che terrà gli occhi chiusi almeno fino a martedì sperando di ritrovarsi a vivere lo stesso sogno e intanto continua a cantare… ”Torino stiamo arrivando…”.

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