Tatticamente – Il 4-5-1 di Donadoni e il grande lavoro di sacrificio degli esterni rossoblu

Il Napoli cade a Bologna: al Dall’Ara finisce 3-2 per gli uomini di Donadoni bravi a sfruttare gli errori degli azzurri. Analizziamo alcune situazioni di gioco.

tatticamente

Il Bologna si dispone in fase di non possesso con un 4-5-1 con Rizzo e Mounier sulla linea dei centrocampisti e marcature ad uomo in ogni zona del campo. Lo stesso esterno francese prende in consegna Ghoulam, Taider guarda a vista Hamsik, Diawara segue Jorginho, Brienza su Allan e il motorino Rizzo pressa il terzino destro Hysaj. Il Napoli ha difficoltà nell’essere veloce nella manovra e, nonostante la pressione asfissiante dei giocatori di Donadoni, nella prima frazione di gioco gli azzurri sono imprevedibili nel gioco e Callejon sfiora il gol in due occasioni. Nel fotogramma si vede in occasione del pressing del giovanissimo Diawara su Jorginho, Rizzo e Mounier esterni a tutta fascia, si stringono con i due interni di centrocampo (Brienza e Taider). Rizzo (in alto) è pronto ad uscire su Hysaj e, nel frattempo, chiuse le linee di passaggio: Jorginho non può verticalizzare su Insigne (nella zona trequarti) e Callejon (sulla linea di fondo). Il Napoli è costretto a tornare dietro per far uscire il Bologna.

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Il Bologna mette in campo grande intensità e soprattutto grande spirito di sacrificio: gli esterni del tridente offensivo Rizzo-Mounier giocano una partita eccezionale in fase di non possesso come richiesto dal proprio allenatore. Higuain riceve palla di spalle con Oikonomu già sulle tracce dell’attaccante argentino. Mounier è sempre su Ghoulam: non avviene lo scalo automatico con l’interno di centrocampo, ma Donadoni chiede sacrificio al suo esterno d’attacco. Rossettini guarda a vista Insigne interpretando al meglio quello richiesto dall’allenatore con i tre difensori in linea dietro al centrale uscito su Higuain. Grande applicazione del Bologna.

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E ancora: Jorginho imposta la manovra, Diawara è già su di lui. Giro palla verso Hysaj e Rizzo è onnipresente: il terzino del Napoli prova un filtrante per vie centrali, ma l’esterno di Donadoni intercetta la sfera e prova una ripartenza velocissima. Hysaj avrebbe due appoggi: Callejon davanti e Albiol dietro, ma il laterale albanese (in difficoltà sull’uscita velocissima di Rizzo) prova un passaggio sbagliato. Questa situazione di gioco dimostra ancora una volta l’applicazione dei rossoblu: appena un calciatore del Napoli riceve palla, i giocatori di Donadoni escono velocemente in pressione sul possessore della palla.

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E’ una situazione che si verifica sempre nel corso della partita: Jorginho riceve palla, il giovane Diawara pressa l’italo-brasiliano costretto ad appoggiare dietro. Ancora Rizzo e Mounier sulla linea dei centrocampisti. Il copione è sempre lo stesso.

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Il Napoli, diversamente dal Bologna, non gioca ad uomo: Jorginho non segue a tutto campo Diawara vertice basso. Sarri vuole l’alternarsi dei due interni (Allan o Hamsik) in pressione sul vertice basso per non far uscire troppo l’italo-brasiliano. In questa situazione di gioco Mirante ha la palla tra i piedi; Higuain in leggera pressione, mentre Hamsik segue il classe ’97 rossoblu. Questo sta a significare il diverso compito dei giocatori delle due squadre: marcatura ad uomo per Donadoni in ogni zona del campo, mentre l’allenatore del Napoli chiede compiti diversi ai suoi centrocampi in base alla zona del campo.

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Hamsik si porta sul lato opposto per ricevere palla per alternare l’imbastitura della manovra con Jorginho, ma il centrocampista slovacco è seguito costantemente da Taider. Rizzo e Mounier rinculano e in fase di non possesso si trovano sempre sulla linea dei centrocampisti per poi cercare di ripartire velocemente. Hamsik è costretto ad appoggiare per Albiol che a sua volta, non avendo opzioni di gioco, riparte da Pepe Reina.

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Albiol pressato da Diawara è costretto a ripartire da Pepe Reina.

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Il Napoli, nonostante la pressione del Bologna, riesce ad andare al tiro in diverse occasione. Minuto 11′ Hysaj per Higuain che mette a terra un pallone d’oro e fa iniziare la manovra del Napoli: palla ad Hamsik che, grazie anche ad un rimpallo, serve a sinistra Insigne che converge verso il centro e serve Callejon, tutto solo, in area di rigore. Lo spagnolo carica il tiro, ma Mirante manda in angolo: la conclusione non è angolata e l’ex portiere del Parma gli nega la gioia del gol. Il Napoli cerca di colpire, ma pecca di imprecisione negli ultimi metri. Anche sul finale di primo tempo Callejon ha i suoi piedi l’occasione per segnare, ma Mirante e il palo salvano ancora una volta il Bologna. Azzurri imprecisi e sfortunati.

IL GOL DEL VANTAGGIO DI DESTRO – 

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Higuain riceve palla da Allan che s’inserisce, Gastaldello lo segue fino sulla trequarti. In base alla posizione del Pipita (centro-destra o centro-sinistra) i due centrali lo seguono ad uomo: si crea così un buco centrale in difesa che si poteva sfruttare con l’inserimento di Allan e Hamsik. L’attaccante argentino prova un tacco per Insigne, ma il Bologna recupera palla e trova il gol con Mattia Destro. Higuain avrebbe potuto appoggiare per Jorginho che, di prima, avrebbe premiato l’inserimento di Allan in quello spazio lasciato libero da Gastaldello. Era quella la zona libera da poter sfruttare.

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Diawara recupera palla e, senza pensarci troppo, lancia per Destro che parte con un piede in fuorigioco. Albiol non riesce a recuperare metri sull’attaccante del Bologna: Reina non esce e l’ex giallorosso firma il gol del vantaggio.

 

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