Tanto rumore per nulla e Pepe ci mancherà’!

Dopo il pesante K.O contro il Liverpool ed un mercato, di certo non esaltante, continuano ad aleggiare ombre sul nuovo Napoli targato Carlo Ancelotti.
Oltre al passivo, ed una condizione fisica ancora in rodaggio, tra le foto della partita non si puo’ che ricordare le amnesie difensive di Orestis Karnezis che, in attesa del convalescente Meret, dovrebbe fare le veci del giovane portiere ex Spal.
Un’ uscita calcolata molto male che ha, non poco, alimentato i dubbi sul portiere ex-Watford che, stando alle voci di mercato, potrebbe essere soprassato dal messicano Ochoa.
Un’estate travagliata per la porta azzurra che, dai primi di giugno, dopo aver detto “Addio” a Pepe Reina, non ha vissuto giorni tranquilli, soprattutto dopo l’infortunio di Meret al primo giorno a Dimaro.
Dare via Reina, con l’acquisto di Meret, ed inseguire un altro portiere di esperienza, quale il messicano, ora allo Standard Liegi, non fa altro che alimentare le perplessità della piazza sulle stategie societarie.
Se si voleva affiancare un portiere di esperienza al giovane portiere classe ’95, non bisognava aspettare gli ultimi giorni di mercato per rendersi conto dei limiti del portiere greco, per poi puntare su un profilo che, pochi mesi fa, era già all’ombra del Vesuvio.
Esperienza, qualità e leadership che Pepe Reina poteva ancora garantire e che, per malumori e antipatie, è stato lasciato amdar via ad una diretta concorrente che, nonostante il grande spessore di Gianluigi Donnarumma, ha scelto un secondo portiere di sicura garanzia, mentre Giuntoli e De Laurentiis devono fare i conti con infortuni, procuratori e passaporti non comunitari.
Un girare e rigirare che, alla fine dei conti, con l’arrivo del portiere messicano, vedrà comunque indebolito il reparto arretrato, perché, nonostante siano più o meno coetanei, il curriculum dell’Hombre Vertical, con tutto il rispetto per Ochoa era di tutt’altro calibro, avendo militato in squadre di primissima fascia, mentre il messicano ha visto l’apice della sua carriera in squadre quali Malaga e Ajaccio.
La presenza di Pepe, oltre all’intero gruppo, avrebbe giovato anche allo stesso Meret, che avrebbe sentito meno pressione sulle proprie spalle, potendo dividere con lo spagnolo tutte le gare della stagione: non è un caso che, nella prima stagione con Benitez, un portierecome Rafael trasse molto vantaggio dell’alternanza con l’Ex Liverpool.
Una rincorsa che, molto probabilmente, si concluderà con l’arrivo del portiere messicano ma che, creerà non pochi dubbi sulla titolarità di una squadra che, almeno sulla carta, partiva per provaee migliorare il secondo posto dello scorso anno ma che, evidentemente, alla qualità del gruppo ha pensato a mandar via un giocatore che, in questo momento, sarebbe stato fondamentale per la squadra azzurra.

Emanuele Ranzo

Appassionato di calcio, iscritto alla facoltà di giurisprudenza, ex arbitro, ama la lettura, la politica ed il cinema. Alla sua prima esperienza giornalistica

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