Taglialatela : “Il problema di Rafael è la continuità. Sepe? Non è ancora pronto per il Napoli”
Stravolto. Così appare Rafael, finito nel tritacarne della critica e dei tifosi, dopo l’ennesimo errore stagionale che va aggiungersi alle tante topiche precedenti. Un campionato fin qui “sfortunato”, cominciato col fardello dell’eredità di Reina e “terminato” con l’avvicendamento decretato dal tecnico che a Trebisonda gli preferirà Andujar. Una scelta che fa già discutere, una decisione commentata con un numero uno che a Napoli, e non solo, ha segnato un epoca: Pino Taglialatela. Con “Batman” è inevitabile partire dall’esclusione del brasiliano: E’ la soluzione migliore per recuperarlo dal punto vista psicologico? La società ha puntato sul ragazzo, sia dal punto di vista tecnico che economico, parliamo di un esborso non indifferente. Io gli avrei dato un’altra chance, quando un portiere sbaglia non vede l’ora di tornare in campo e di riscattarsi. In ogni caso, non dovrà prenderla come una bocciatura, avrà altre occasioni per rifarsi e per dimostrare tutto il suo valore. Guai ad abbattersi e a deprimersi, nessun calciatore di livello può permetterselo e in particolar modo gli estremi difensori. Se mi mettessi nei suoi panni, penso che per giocare a Trebisonda avrei fatto di tutto, dopo quello che è successo a Palermo ma il tecnico ha preso una decisione diversa. C’è il rischio che il ragazzo possa leggere la scelta dell’allenatore come una bocciatura? Assolutamente no, lui resta il titolare e deve esserne consapevole. L’esclusione non deve incidere su quelle che sono le sue certezze. Deve arrabbiarsi e allo stesso tempo restare sereno. Questa esperienza negativa può aiutarlo nel percorso di crescita. Sono emersi, si da subito, limiti di natura tecnica, soprattutto nelle uscite: è un fondamentale che si può migliorare: Con il lavoro quotidiano possono essere raggiunti risultati impensabili. Il vero problema di Rafael è la continuità: deve inanellare tre-quattro partite positive per dare sicurezza a se stesso e all’intero reparto. Quanto può essere determinante del preparatore dei portieri, Xavi Valero? Lui lavora benissimo e si vede ma Rafael ha bisogno di un sostegno psicologico. Il preparatore deve conferirgli la convinzione giusta, devi fargli credere che è il migliore al Mondo, non deve in alcun modo fargli pesare l’errore. Solo così un portiere cresce a acquisisce consapevolezza dei suoi mezzi. Un portiere in difficoltà e un numero uno in ascesa, Luigi Sepe: E’ già pronto per il grande salto? Parliamo di un prodotto del Napoli, di un ragazzo dal grande avvenire. E’ un portiere moderno, bravo anche nel gioco con i piedi. Il futuro è tutto suo ma prima di riportarlo alla base, sarebbe opportuno fargli maturare altre esperienze in serie A. La nostra è una piazza esigente,in questo caso è meglio muoversi con cautela senza affrettare i tempi.