SI PUO’ DARE DI PIU’…

Obiettivo centrato. C’era da vincere assolutamente e la vittoria è arrivata insieme alla doppietta di Emanuele Calaiò, bomber ritrovato dopo un lungo digiuno.Commovente il comportamento dei ragazzi delle curve, mentre una parte dello stadio fischiava, loro continuavano ad incitare la squadra senza mollare un attimo, situazione imbarazzante ma pienamente comprensibile, diciamo che il Napoli ha meritato tutte e due le cose.La Pistoiese è venuta a Napoli a fare la sua onesta partita, dieci giocatori nella propria metà campo e una sola punta in avanti, Di Nardo, napoletano, tanto per non cambiare, che in due occasioni ha anche impensierito Iezzo.La solita canzone, un copione già letto, la solita squadra "catenacciara" in cerca del punticino risicato, ma quello che fa più rabbia è che non si riesca a trovare la giusta chiave di lettura per sbloccare la partita, in questo Mister Reja dovrebbe recitare un "mea culpa", non si può alla quinta giornata di ritorno continuare con lanci lunghi e cercare la testa di Sosa, uno straccio di schema lo si può vedere? o dobbiamo andare avanti così? Sembra di essere tornati indietro di tanti anni, palla lunga e pedalare: caro Reja, la verità è sotto gli occhi di tutti, il Napoli uno schema efficiente non lo ha, e di questo i giocatori in campo ne soffrono maledettamente. Calaiò e compagni Cpo ne soffrono maledettamente, sono costretti a sopperire alla lacuna tattica spendendo preziose energie, e la lucidità è fondamentale per un atleta in fase di conclusione.Eppure c’è qualcosa che non torna. Prima della sosta natalizia eravamo abituati a vedere una squadra briosa, spumeggiante, che finalizzava le azioni create. Dalla ripresa del campionato tutto questo si è dissolto: è comprensibile un calo di tensione, atletico, un rilassamento dovuto ai punti di vantaggio acquisiti o alle partite di Coppa Italia con recuperi annessi che il buon Macalli ci ha propinato; ma tutto ciò già lo si sapeva, e si poteva effettuare una preparazione diversa ed adeguata per far fronte a questi impegni.Questa disamina dei fatti vuole essere uno sprono a fare sempre meglio, perché non si può andare allo stadio e soffrire come contro la Pistoiese. Da qui alla fine del campionato ci saranno altre "Pistoiese", e i tifosi hanno già sofferto abbastanza. Troviamo un’ alternativa e lasciamo questa maledetta serie che ci offende come città, ma soprattutto come tifosi.

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