Napoli's coach Maurizio Sarri reacts during the Italian Serie A soccer match SS Lazio vs SSC Napoli at Olimpico stadium in Rome, Italy, 20 September 2017. ANSA/ANGELO CARCONI

Sarri: “Vittoria sofferta. Giocare sempre prima della Juve? Assurdo!

Che differenza c’è tra questa gara e quella di coppa italia?

Sono gare e competizioni diverse, il 2 gennaio abbiamo mostrato un limite nella nostra prestazione. L’atalanta resta una squadra difficile da affrontare, infatti abbiamo giocato in maniera leggermente più coperti.

La miglioria rispetto all’anno scorso è il rendimento in trasferta e anche un grande reina?

“Reina è un grande, sta giocando benissimo e lo vedo anche in allenamento, questa gara l’anno scorso sarebbe finita 2 o 3 a 1, con maggiore attenzione siamo migliorati e abbiamo eliminato le cavolate incorporate”

Cos’è successo con Insigne? “Quello che succede tre volte a settimana, anche per un rigore in settimana. Abbiamo già scherzato negli spogliatoi. Era incazzato, ho detto siediti e fai silenzio perché c’è anche chi non è neanche entrato e bisogna rispettare gli altri”.

La Juventus giocherà per 9 volte consecutive dopo di voi. Conta?E‘ una cosa che non esiste, una cazzata clamorosa. Alcune sono obbligate per la Champions, ma si doveva cercare una mediazione. E’ venuta fuori otto su otto in cui gioca dopo, come probabilità eravamo su una su un milione . Mi preoccupa che nessuno se ne sia accorto in Lega, fanno questo per mestiere. Diciamo che per me è una casualità, anche se questa situazione ci darà pressione perché le loro gare sono abbastanza facili”.

Mario Rui, Zielinski, Rog, Diawara, Maggio, aspettando Milik. 18 giocano quasi sempre, perché devi portare l’etichetta che fai giocare solo 13-14 giocatori? “Etichettare le persone facilitano i giornalisti, lavorano meno. Se io ne impiego 18 metto sempre gli stessi, se un altro ne impiega 18 fa ruotare la formazione. Analizzare queste cose richiede studio, tempo, non tutti fanno questo, come in ogni lavoro”.

 

Emanuele Ranzo

Appassionato di calcio, iscritto alla facoltà di giurisprudenza, ex arbitro, ama la lettura, la politica ed il cinema. Alla sua prima esperienza giornalistica

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